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L'Inter vince 2 a 0 contro il Rubin

Post n°2261 pubblicato il 10 Dicembre 2009 da paolo.interista

Ieri sera, un’Inter con tanta boglia di vincere, ha vinto per due reti a zero contro il Rubin Kazan ottenendo la qualificazione in Champions League agli ottavi con i gol che portano le firme di Re Leone Samuel Eto’o e un supergol di SuperMario Balotelli, un gol da oltre 30 metri, un gol da leggenda. COSì, L’Inter si fa perdonare le ultime due prestazioni non esaltanti contro Barcellona e Juve. Inter batte Rubin Kazan 2-0 nel matchday 6 della nUefa Champions League '09-'10 e conquista così l'accesso agli ottavi di finale. A quota 9 punti nella classifica del Girone F, i nerazzurri proseguono il loro cammino in Europa; nell'altra partita del gruppo termina 1-2 traDinamo Kiev e Barcellona, blaugrana alla guida del gruppo con 11 punti. L'Inter vuole vincere. Lo dimostra l'undici iniziale d'attacco schierato da José Mourinho e lo dimostra la forza di un gruppo che contro i campioni di Russia mette in campo determinazione, forza e potenza. C'è tutto questo nel gol del vantaggio nerazzurro, costruito da un combattente Zanetti, dalla genialità di Balotelli e dalla qualità di Eto'o, e nella rete del raddoppio firmata da un SuperMario capace di stordire Ryzhikov con un bolide su calcio di punizione. Sul finale di gara, è il palo a negare a Sneijder la gioia del terzo gol.

 
PRIMO TEMPO - Per l'ultima gara del Girone F della Uefa Champions League, José Mourinho schiera un'Inter offensiva: con Julio Cesar tra i pali, davanti alla difesa composta da Maicon, Lucio, Samuel e Zanetti, spazio a Stankovic e Thiago Motta arretrati rispetto al trio Sneijder-Balotelli- Eto'o, Milito è l'unica punta. Berdiyev risponde con il tridente composto da Ryazantsev, Dominguez e Karadeniz.  Maicon spinge sulla fascia destra e, grazie al contributo di Eto'o, si rende protagonista dei primi movimenti offensivi nerazzurri ed è sempre il terzino brasiliano a guadagnarsi il primo calcio d'angolo al 7'. Pochi istanti dopo Balotelli riceve sui piedi da Milito, ma la conclusione dell'attaccante diciannovenne è troppo centrale per impensierire Ryzhikov. Dal 14', Samuel è a terra per dei problemi muscolari, al suo posto entra in campo Ivan Cordoba. Al 18' Julio Cesar, decisivo già in due occasioni, devia in corner la conclusione di Karadeniz. Al 20' un bruttissimo fallo di Kaleshin spegne il contropiede in velocità di Balotelli, per Vink tutto regolare. Al 26' calcio di punizione a favore del Rubin, batte Dominguez, palla direttamente tra le braccia di Julio Cesar. Il vantaggio nerazzurro arriva al 31' con un'azione bellissima costruita con la tenacia di capitan Zanetti alla sua 147esima partita consecutiva tra campionato e coppe; dopo aver mantenuto palla sotto l'incessante pressing avversario, infatti, è il capitano ad appoggiare per Balotelli che, con un colpo di tacco, serve Eto'o più arretrato che di potenza batte Ryzhikov per l'1-0. Al 42' è ancora Zanetti il protagonista con una ripartenza in velocità ce permette a Sneijder di finalizzare con una conclusione di destro dalla distanza che termina di poco alta sulla traversa. Sullo scadere del tempo supplementare concesso da Vink (2'), ci vuole un miracolo di Ryzhikov per respingere il bolide di Maicon dalla distanza dopo il passaggio all'indietro di Eto'o.

SECONDO TEMPO - La ripresa si apre senza cambi e con l'occasione per il Rubin al minuto 5 con Karadeniz che ci prova dal limite calciando il pallone di un soffio a lato. Russi ancora pericolosi al 7', il tocco di Julio Cesar a prolungare il traversone, però, spiazza Karadeniz in procinto di tirare. Al 13' Balotelli prova la conclusione dalla distanza con un destro a giro che si alza sopra la testa di Ryzhikov; prova la conclusione con un tocco preciso ma poco potente, dopo l'assist di Milito, anche Cambiasso, neo entrato al posto di Stankovic. Al 15' buona occasione per Balotelli dopo la giocata in area di Milito, il diagonale di Super Mario sfila sul secondo palo. Rubin in area nerazzurra con Dominguez neutralizato dalla bella parata di Julio Cesar. Ed è un Super Mario quello che al 19' spiazza Ryzhikov, su calcio di punizione da circa 35 metri, con un destro potentissimo che il portiere russo non riesce neanche a vedere. Inter 2, Rubin 0. I nerazzurri sfiorano il tris al minuto 21 con un cross basso di Milito a centro area per Balotelli che non riesce a raccogliere di pochissimo. Il Rubin prova a rispondere al 25' con Semak che serve Noboa smarcato, l'ecuadoregno prova il rasoterra, ma la palla sfila a lato. L'Inter non si arrende e al 27' è il palo a negare, dopo il lavoro combinato di Balotelli e Milito, a Sneijder la gioia del terzo gol. Al 31' Balotelli lascia il posto in campo a Sulley Muntari. E dopo il calcio di punizione conquistato con mestiere da Cambiasso al 47 e calciato da Muntari, Vink fischia la fine del match. Inter batte Rubin 2-0, raggiunge quota 9 punti nella classifica del Girone F della Uefa Champions League '09-'10 e si qualifica agli ottavi di finale. Nello stesso gruppo passa anche il Barcellona.

MOURINHO "L'Inter in campo stasera era come il Milan di Leonardo? Sì, il Milan di Leonardo è la prima squadra nella storia a giocare con questo modulo..". Esordisce così, José Mourinho a chi gli chiede una spiegazione sul modulo schierato in campo stasera contro il Rubin: "Avevamo già giocato tre volte in questo modo - continua l'allenatore nerazzurro ai microfoni di Rai Sport -. Quando ieri, in conferenza stampa, avevo detto che l'Inter non sarebbe scesa in campo per gestire il risultato e aspettare quello che sarebbe accaduto tra Dinamo Kiev e Barcellona, mi aspettavo che qualcuno avesse capito che avremmo affrontato i nostri avversari con uno schieramento più offensivo, l'abbiamo fatto e abbiamo avuto quattro giocatori a centrocampo molto, molto bravi: Stankovic prima, Cambiasso poi, Motta secondo me il migliore in campo, e Sneijder hanno dato molto equilibrio alla squadra; in difesa è andato tutto bene e Julio Cesar ha saputo risolvere qualche problema. Credo che l'Inter sia riuscita ad avere il pieno controllo della gara, una gara nella quale ci si aspettava che noi aspettassimo il risultato dell'altra gara". "A chi va il merito di questa qualificazione? È merito di tutti, da Julio Cesar, fino a Balotelli, fino a coloro che non hanno giocato e stasera erano in panchina o in tribuna, merito di un gruppo che ha saputo stare insieme e soffrire insieme. Balotelli? Ha disputato la su partita come sempre, con aspetti positivi e negativi. Anche Eto'o e Milito hanno fatto un gran lavoro per la squadra". E ora già si pensa agli ottavi di finale: "Chi preferirei come avversaria negli ottavi? Quando l'anno scorso dissi che avrei preferito pescare il Manchestere non lo feci perchè era campione d'Europa, ma perchè poteva essere un fattore extra di motivazione il fatto di affrontare quella squadra, quest'anno non possiamo inconbtrare nuovamente il Barcellona. Ci sono due squadre top inglesi, c'è il Real, c'è il Siviglia che qualcuno potrebbe pensare erroneamente meno forte, ma che invece io so essere una squadra molto difficile da affrontare, il Bordeaux che ha fatto tanti punti e ha giocato molto bene. Non so davvero quale squadra preferirei affrontare. Il Chelsea perché è nella mia storia? Non so se è il Chelsea ad essere nella mia storia o se sono io ad essere nella storia del Chelsea".  E a chi chiede a Mourinho il perché non sorride neanche stasera dopo aver ottenuto la qualificazione, l'allenatore nerazzurro fa notare: " Lei non mi conosce nel privato...".  In chiusura, l'allenatore portoghese riflette: "La scorsa stagione ci eravamo qualificati subito, ma perdendo le ultime due partite. Stavolta siamo passati all'ultimo, ma con due punti in più e chiudendo con un successo in un gruppo vinto dai campioni d'Europa. C'è una cosa che faccio fatica a capire: pensavo che l'Italia fosse un paese nel quale contavano i risultati, ma ho capito che non è così per tutti. Siamo stati campioni d'Italia lo scorso anno, siamo primi quest'anno, l'anno scorso siamo stati eliminati dai campioni d'Europa, quest'anno abbiamo vinto in un girone con gli attuali campioni d'Europa...".
José Mourinho sorride e saluta.

 

MORATTI Il presidente Massimo Moratti commenta, ai microfoni di Sky Sport, la vittoria nerazzurra contro il Rubin Kazan nell'ultima gara del Giorone F della Uefa Champions League 2009-2010 partendo dall'inedito undici iniziale schierato da José Mourinho: "Neanche io mi aspettavo questa formazione, ma è stata una delle chiavi del match affrontare in questo modo l'avversario. Credo che il grande contributo l'abbia dato ad esempio un giocatore come Zanetti, ma faccio i complimenti a tutta la squadra che ha giocato con grande coraggio e determinazione". "Balotelli? Mourinho ha fiducia nelle sue qualità - continua il presidente nerazzurro - e usa con lui un metodo a mio avviso giusto, l'importante è che si stimino e si rispettino. Mourinho a volte sembra duro nei suoi confronti, ma alla fine lo ha schierato titolare in una gara di Champions League...Ammiro Mario per il talento anche se deve ancora crescere. Mi piacerebbe vederlo in Nazionale? Senza dubbio..". Una grande vittoria in Champions che arriva dopo quella un po' più amara in campionato contro la Juventus: "Forse sabato è mancata la voglia di vincere a tutti i costi, cosa che invece c'era stasera. Come proseguirà il nostro cammino in Europa? Ci sono delle situazioni nelle quali ci si ritrova in una serata negativa come è accaduto a Barcellona, della altre nelle quali si gioca bene e si vince, questo non vuol dire che allora eravamo deboli prima e adesso siamo forti, vuol dire che dobbiamo imparare dalle sconfitte, andare avanti e dimostrare di essere all'altezza di questa competizione. Un po' meglio degli ultimi due anni? Lo spero anch'io, ma spero anche che potremo avere quel po' di fortuna che è mancata con Liverpool e Manchester". "Quale squadra preferirei affrontare negli ottavi? Il Bordeaux non è da sottovalutare, non ho delle preferenze, forse la più giovane è l'Arsenal ma ha comunque la sua esperienza, il Siviglia è pericoloso perché magari non si ha la stessa concentrazione rispetto all'affrontare una squadra come il Real o il Barcellona. Se le squadre sulla carta sembrano più semplici da affrontare poi ci si ritrova con meno motivazione...". "Se ho parlato con Mourinho? Certo, gli ho fatto i complimenti. Se gli auguri per la gara di questa sera dell'amministratore del Milan, Adriano Galliani erano sinceri? Certamente, lo ringrazio, sono andati a buon fine e se me li fa anche la prossima volta, li accetto volentieri (ndr.: sorride)'. Il presidente Moratti chiude l'intervista parlando di calciomercato: 'Chi arriva a gennaio tra Toni o Pandev? La mia intenzione è quella di non acquistare nessuno'.

ZANETTI Risponde con un sorriso come sempre timido, il capitano Javier Zanetti ai microfoni di Mediaset Premium: "Ringrazio tutti. Oggi era una partita troppo importante e, per questo, non potevamo sbagliare. Era troppo importante centrare la qualificazione e ora importa poco chi incontreremo negli ottavi di finale. Oggi c'era troppa voglia di passare il turno. Balotelli? Noi lo aiutiamo e lo consigliamo sempre, gli stiamo vicino e cerchiamo di essere presenti ogni giorno nella suo cammino di crescita".

 

CORDOBA "Abbiamo preso questa gara come una finale e l'abbiamo affrontata con grande concentrazione e determinazione. Così si giocano questo tipo di partite'. Ivan Ramiro Cordoba spiega, ai microfoni di Sky Sport, la ricetta vincente che ha permesso ai nerazzurri di qualificarsi per gli ottavi di finale di Champions League: 'È stato molto bello per noi stessi raggiungere questo traguardo, era una prova per tutti noi di fronte a una squadra che sa come diventare pericolosa". "Se Mourinho è contento? Certo che lo è, come tutti, per adesso siamo riusciti a raggiungere questo obiettivo, ora bisogna continuare a lavorare per raggiungerne altri sempre più grandi. Come vedo il rapporto tra l'allenatore e Balotelli? Il mister ha una grande esperienza, Mario deve solo sapere ascoltare, imparare ed esprimere il meglio che ha come ha fatto stasera, esprimersi all'interno di una squadra che gli vuole bene". "Chi affrontare agli ottavi? Non bisogna scegliere, se si deve arrivare fino in fondo alla competizione bisogna sapersela vedere anche con le squadre più grandi. Questa partita ci ha dato qualcosa in più, c'era un solo risultato da raggiungere. Un grazie speciale va ai nostri tifosi: sono stati grandi, stasera ci hanno trascinato alla vittoria".

 
 
 
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