Creato da ioosvaldotujane il 10/03/2012
La giungla è qui
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In questo strano e, sotto molti aspetti, anomalo agosto italiano non possiamo farci mancare anche il ritorno degli zombies. Dalla sua pagina Facebook Emanuele Filiberto di Savoia scrive: “Lo faccio alla Salvini… Sto ricevendo milioni di messaggi di italiani stufi di questa Repubblica delle banane e del comportamento ridicolo dei suoi politici… Che facciamo????”.
Già, che facciamo? Avanti Savoia? Augurandoci che questa sia solo una provocazione; sorridendo un po' amaramente sotto i baffi che non ho, mi chiedo da che pulpito venga la rimostranza. Codesto nobile rampollo non ha mai brillato per particolare illuminazione in parole ed opere, perciò spero sia solo questione di caldo estivo e che i prossimi temporali spazzino via ogni ipotetica velleità. Per il momento le critiche tra i commenti non sono mancate, del tipo:
- Tornare in esilio potrebbe essere una buona cosa...Ad esempio!
- Da repubblica delle banane a terra dei cachi il passo è breve. Manchi solo tu.
D'altro canto posso comprendere qualche nostalgia monarchica, quando le cose vanno male, a volte persino un passato controverso può sembrare migliore del presente, ma ricordiamo che al peggio non c'è limite, soprattuto nella politica italiana.
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Un tale Joe che vive in Australia sta facendo parlare di sè perchè disperatamente in cerca di finanziamenti per un intervento chirurgico che aumenti le dimensioni del suo organo sessuale. Stanco delle lamentele della moglie, insoddisfatta del suo microarnese e che gli rinfaccia continuamente codesta manchevolezza rifiutandosi di concedersi, è speranzoso che una circoncisione e un ingrandimento dell'organo possano migliorare la sua vita sessuale.
Avendo evidentemente piccolo anche il conto in banca (le disgrazie non arrivano mai sole), in cerca di donazioni ha lanciato un accorato appello sul web che, spiegata la problematica, conclude: «Non potrò mai permettermi questo intervento da solo, con il tuo aiuto posso finalmente realizzare i miei sogni».
La vicenda è tragicomica, tragica per chi ha la disavventura di averlo piccino, comica per tutti gli altri che, da che mondo è mondo, la buttano in battutacce.
Se aggiungiamo il fatto che, passati ormai nove mesi dall'appello, non s'è vista ancora l'ombra di una donazione... non si sa davvero se ridere o piangere.
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Mentre in Giappone imperversa sui social il movimento #KuToo, attraverso cui le donne nipponiche protestano contro l'obbligo di portare scarpe con il tacco alto sul lavoro massacrando i piedi, in Italia Paola Barale (e non è certo la sola) per lavoro e per diletto indossa scarpe altissime, assurdissime, scomodissime: ad esempio le Midnight 00, le scarpe con il pvc intorno. Nate dalla creatività perversa di una stilista femmina (e già questo è un mistero perchè una donna dovrebbe sapere quanta fatica e rischio comporti un simile accessorio), credo siano indossate esclusivamente da donne, oltre che basse, esibizioniste all'ennesima potenza, che vogliono farsi notare anche in mezzo ad un gruppo selezionatissimo di malati di protagonismo. Penso anche che, chi dovesse per disavventura cadere da questi tacchi infortunandosi, sarebbe giusto non si rivolgesse all'assisternza sanitaria convenzionata ma si pagasse di propria tasca le cure perchè, se alcune donne sono così cretine da indossare simili calzature, rientrano nella categoria "chi è causa del suo mal...", ne piangano e paghino, quindi, tutte le conseguenze.
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Secondo molti guru dell'ambiente, della salute e del cinema sembrerebbe sia giunta l'ora di lavarsi molto meno e di utilizzare meno prodotti per l'igiene della persona. In pratica c'è una controtendenza nella preoccupazione spesso ossessiva di eliminare gli odori del corpo, ritenuti da alcuni naturali e sani, mentre sono vilipesi dai più per motivi culturali nella società industriale e perchè l'igiene, e tutto ciò che vi ruota attorno, è diventata prevalentemente un grosso business, non una vera necessità.
I motivi che spingerebbero alla scelta radicale di non fare docce quotidiane e non eccedere in detergenti è conservare gli oli naturali della pelle e non distruggere con saponi alcuni batteri, magari un po' puzzolenti ma buoni, che si comportano come antibiotici naturali; senza contare lo spreco di acqua (ne occorrono circa 50 litri per una doccia) che oggi è diventata un bene prezioso.
Fatto sta che la tendenza sta prendendo piede un pò dovunque negli USA e in Europa, con l'adesione a questo trend sporcaccione di personaggi di grosso calibro come Russell Crowe, Colin Farrell, Robert Pattinson, Johnny Depp e Brad Pitt che, secondo quanto dichiarato un tempo dalla ex Angelina Jolie: «puzza come un cane pastore», a causa della sua scelta ambientalista contro detergenti e deodoranti.
Che la famosa e inquietante scena della doccia nel film Psycho sia stata un presagio?
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Carola Rackete sarebbe un uomo e si chiamerebbe Daniel, secondo la bomba mediatica che sta circolando da alcuni giorni sui social e su Open.
Con soddisfazione di alcuni e costernazione di altri quella che ha tutta l'aria di una bufala ipotizza che la Rackete sarebbe un certo Daniel Küblböck, figlio adottato da ricca famiglia e poi, all'età di 33 anni scomparso, per ricomparire con una nuova identità in vesti femminili. La somiglianza c'è, la voglia di complotto pure e il tremendo mix è bastato a scatenare un'altra insolenza sessista nei confronti di questa discussa ragazza che, a onor del vero, non ha esitato a comparire in pubblico in maglietta leggera senza reggiseno, lasciando poco all'immaginazione circa le sue forme. Personalmente direi che questo basta per dimostrare che è nata femmina: infatti, benchè non sia una maggiorata, non è un seno al silicone, ho l'occhio clinico...
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