GIO

Nell’Ottocento a Venezia viveva una famiglia ricca e signorile.
Un giorno vollero andare, con la loro diligenza che era da sei cavalli, siccome c’era un sole splendente, a Milano con i propri due figli; Tommaso, che aveva appena fatto l’esame delle elementari, Annabel, la più grande; il padre era inglese; Philip, si era trasferito in Italia, solo, per seguire il suo grande amore, Chiara; che divenne, dopo, la madre.
Il giorno dopo si svegliarono all’alba, fecero le valige e Annabel si fece più bella che mai, perché si stava formando, sempre di più, una dolce storia tra lei e il postiglione, Ambrogio.
Montarono e Tommaso venne fatto sedere vicino al cocchiere, anche se il suo grande sogno è di sedersi sulla cassetta.
Adesso, siccome, ormai, tutto era a posto, si poté cominciare il viaggio che venne percorso in un giorno e mezzo.
Però, tutto ad un tratto venne il temporale, dopo ci fu la grandine.
Ma non era tutto..il mozzo si ruppe e, così, la carrozza fini fuori la carreggiata.
Però la fortuna non manca mai, perché, intanto, venne bel tempo, poi aggiustarono il mezzo, lo misero in strada proseguirono il viaggio.
Quando arrivarono a destinazione, Ambrogio e Annabel decisero di sposarsi al Duomo di Milano così vissero felice e contenti.