Creato da irlandese76dgl il 13/10/2005

SARO' LE TUE ALI

A come AMORE, L come LIBERTA', I come IDEALI

 

 

L'ACQUA TE LA FUNTANA (PIZZICA SALENTINA)

Post n°178 pubblicato il 11 Settembre 2006 da irlandese76dgl

L’ acqua te la funtana è mara mara

Ca se nu ‘nnera mara ca se nu ‘nnera mara

L’ acqua te la funtana è mara mara

Ca se nu ‘nnera mara ca se nu ‘nnera mara

Amore miu me la bbivia

Comu gira comu zzumpa e balla

Comu gira la nninella mia

Ci vorrebbe na zitella ci vorrebbe na zitella

Comu gira comu zzumpa e balla

Comu gira la nninella mia

Per goder la gioventù

La mamma me mandau a li zanguni

ma ddittu ca sta sira ma ddittu ca sta sira

La mamma me mandau a li zanguni

ma ddittu ca sta sira

amore miu su mmaccarruni

Ritornello............

Marangia e marangella

tu si ingiallita

mo vi’ ca ta’ futtuta mo vi’ ca ta’ futtuta

Marangia e marangella

tu si ingiallita

mo vi’ ca ta’ futtuta

amore miu la gelatura

Ritornello..........

Quando era zitu iu tuttu tiurnisi

mo ca maggiu nzuratu mo ca maggiu nzuratu

Quando era zitu iu tuttu tiurnisi

mo ca maggiu nzuratu

amore miu su comu li mpisi

Ritornello.............. (ripetere 2 volte)

TRADUZIONE (ITALIANO)

L’ACQUA DELLA FONTANA

L’acqua della fontana è molto amara

che se non fosse amara che se non fosse amara

l’acqua della fontana è molto amara

che se non fosse amara

amore mio me la berrei

Ritornello: Come gira come salta e balla

come gira la Ninella mia

ci vorrebbe una zitella ci vorrebbe una zitella

come gira come salta e balla

come gira la Ninella mia

ci vorrebbe una zitella

per goder la gioventù

La mamma mi ha mandato ha raccogliere il songo

mi ha detto che questa sera mi ha detto che questa

sera

la mamma mi ha mandato ha raccogliere il songo

mi ha detto che questa sera

amore mio saranno maccheroni

Ritornello:........................

Aancia e arancina

tu sei ingiallita

adesso vedi che ti ha colpito adesso vedi che ti ha colpito

arancia e arancina

tu sei ingiallita

adesso vedi che ti ha colpito

amore mio la gelatura

Ritornello:........................

Quando ero scapolo io avevo molti soldi

ora che sono sposato ora che sono sposato

quando ero scapolo io avevo molti soldi

ora che sono sposato

amore mio sono come un cretino

 
 
 

sono tornato

Post n°177 pubblicato il 09 Settembre 2006 da irlandese76dgl

L'amore e la follia

Si racconta che una volta, tanto tempo fa, tutti i sentimenti, le qualita' e i difetti dell'uomo si riunirono. Dopo che la Noia aveva sbadigliato per l'ennesima volta la Pazzia propose di andare a giocare a nascondino.La curiosita' chiese: -A nascondino? Come si fa? - E' un gioco, spiego' la Follia, io mi copro gli occhi e incomincio a contare fino a un milione. Voi intanto Vi nascondete e quando non c'e' piu' nessuno in giro e io ho finito di contare, il primo di Voi che trovo rimane al mio posto a fare la guardia per continuare il gioco. L'Entusiasmo ballo' seguito dall' Euforia, dall'Allegria e fece tanti salti che fini' per convincere il Dubbio e l'Apatia, la quale non aveva mai voglia di fare nulla. Ma non tutti vollero partecipare... la Verita' preferi' non nascondersi; la superbia disse che era un gioco molto sciocco e la Codardia preferi' non rischiare.- Uno, due, tre... -incomincio' a contare la Follia. La prima a nascondersi fu la Pigrizia, che si nascose dietro la prima pietra del cammino. La Fede sali' in cielo e la Invidia si nascose dietro l' ombra del Trionfo che era riuscito a salire in cima all' albero piu' alto. La Generosita' invece non riusciva a nascondersi, ogni posto che trovava lo lasciava ai suoi amici. Un lago cristallino? Ideale per la Bellezza, Un cespuglio? Perfetto per la Timidezza, Un soffio di vento? Giusto per la Liberta'. Finche'la Generosita' decise di nascondersi dietro un raggio di sole. L'Egoismo invece si prese subito il posto migliore e superconfortevole, tutto per lui. La Bugia si nascose... veramente non si sa dove, la Passione e il Desiderio si nascosero nel centro di un vulcano. La Dimenticanza... non ce lo ricordiamo ! Quando la Follia arrivo' a contare fino a 999.999, l' Amore ancora non aveva trovato un luogo per nascondersi, perche' erano tutti occupati. Alla fine vide un roseto e decise di nascondersi li', fra le bellissime rose.- Un milione!!!- disse la Follia che inizio' a cercare. La prima a farsi scoprire fu la Pigrizia. Poi la Fede, poi la Passione e il Desiderio, che aveva sentito vibrare dentro il vulcano. Trovo' poi l'Invidia che si era nascosta dove stava il trionfo. Camminando, vicino al lago trovo' la Bellezza; poi il Dubbio, il quale non aveva ancora deciso dove nascondersi.Eppoi uno dopo l'altro incontro' tutti gli altri, tranne l' Amore. La Follia inizio' a cercarlo dietro a ogni albero, sotto il ruscello, in cima alla montagna... e quando fu al punto di darsi per vinta, vide il roseto e inizio' a muovere i rami, quando allo improvviso si senti' un doloroso grido. Le spine avevano ferito negli occhi l'Amore! La Follia non seppe cosa fare e come chiedergli scusa. Pianse, prego', imploro' e chiese perdono. Da allora, da quando per la prima volta sulla terra si gioco' a nascondino: l'Amore fu cieco e la Follia non lo lascio' mai piu'.

 
 
 

Post N° 176

Post n°176 pubblicato il 15 Giugno 2006 da irlandese76dgl

ciao ragazzi, non potete neanche immaginare che felicità che ho avuto ieri mattina....è avvenuto qualcosa di meraviglioso.....la stefy mi ha chiamato....è stata una cosa bellissima sentire la sua voce....ci siamo detti poco perchè io ero a lavoro e lei doveva uscire....ma finalmente ci siamo sentiti.....ha una bella voce....

grazie stefy......

ti voglio bene.....

 
 
 

Post N° 175

Post n°175 pubblicato il 30 Maggio 2006 da irlandese76dgl

PER LA MIA SORELLONA TRUCALLING10

 
 
 

Post N° 173

Post n°173 pubblicato il 24 Maggio 2006 da irlandese76dgl

ciao bella gente.....ho notato che in diversi blog ci sono dei post dove vengono inseriti anche gli mp3.....non per sapere i fatti vostri ma per regolare i miei....ma come fate? me lo spiegate per favore? grazie

 
 
 

LE VERE INGIUSTIZIE

Post n°172 pubblicato il 24 Maggio 2006 da irlandese76dgl

ANNA MARIA FRANZONI

la donna che ha ammazzato il suo bambino.

condannata in primo grado a trent'anni è ancora libera di girare per le strade della nostra terra...gli si affidano anche altri bambini oltre ai suoi...

questa è l'italia dei nostri giorni...SENZA PAROLE

Dove andremo a finire se non si fa niente in questa direzione.....?

 
 
 

Post N° 171

Post n°171 pubblicato il 22 Maggio 2006 da irlandese76dgl

Il cielo d'IrlandaFiorella Mannoia

M. Bubola

(anno)

Il cielo d'Irlanda è un oceano di nuvole e luce
Il cielo d'Irlanda è un tappeto che corre veloce
Il cielo d'Irlanda ha i tuoi occhi se guardi lassù
Ti annega di verde e ti copre di blu
Ti copre di verde e ti annega di blu
Il cielo d'Irlanda si sfama di muschio e di lana
Il cielo d'Irlanda si spulcia i capelli alla luna
Il cielo d'Irlanda è un gregge che pascola in cielo
Si ubriaca di stelle di notte e il mattino è leggero
Si ubriaca di stelle e il mattino è leggero
Dal Donegal alle isole Aran
E da Dublino fino al Connemara
Dovunque tu stia viaggiando con zingari o re
Il cielo d'Irlanda si muove con te
Il cielo d'Irlanda è dentro di te
Il cielo d'Irlanda è un enorme cappello di pioggia
Il cielo d'Irlanda è un bambino che dorme sulla spiaggia
Il cielo d'Irlanda a volte fa il mondo in bianco e nero
Ma dopo un momento i colori li fa brillare più del vero
Ma dopo un momento li fa brillare più del vero
Il cielo d'Irlanda è una donna che cambia spesso d'umore
Il cielo d'Irlanda è una gonna che gira nel sole
Il cielo d'Irlanda è Dio che suona la fisarmonica
Si apre e si chiude con il ritmo della musica
Si apre e si chiude con il ritmo della musica
Dal Donegal alle isole Aran
E da Dublino fino al Connemara
Dovunque tu stia ballando con zingari o re
Il cielo d'Irlanda si muove con te
Il cielo d'Irlanda è dentro di te
Dovunque tu stia bevendo con zingari o re
Il cielo d'Irlanda è dentro di te
Il cielo d'Irlanda è dentro di te.

 
 
 

Post N° 170

Post n°170 pubblicato il 18 Maggio 2006 da irlandese76dgl

FarfallinaLuca Carboni

... un fiore in bocca può servire... non ci giurerei
ma dove voli farfallina non vedi che son qui
come un fiore come un prato fossi in te mi appoggerei
per raccontarmi per esempio come vivi tu

potresti dirmi sorellina in cosa credi tu
cosa speri cosa sogni da grande che farai
se ti blocchi contro il vento o spingi più che puoi
se hai paura certe notti ti senti sola mai

così sola da non poterne più

se hai bisogno di affetto se ne hai bisogno come me
se hai bisogno di affetto e di qualcosa che non c'è

... per te tra gioia e dolore che differenza c'è
vuoi dei figli sì dei figli o non ci pensi mai
e il sesso è un problema oppure no
sembri libera e felice o a volte piangi un po'

si dice in giro farfallina che tu l'anima non l'hai
e come fai piccolina a dire si o no
non pensare che sia pazzo se sto a parlare con te
è che sono solo sorellina così troppo solo che

ho bisogno di affetto per oggi tienimi con te
ho bisogno di affetto ho bisogno anche di te
ho bisogno di amore e di qualcosa che non c'è

 
 
 

Post N° 169

Post n°169 pubblicato il 17 Maggio 2006 da irlandese76dgl

Ho trovato questa foto di questo bel campanile....

non so dove si trova....mi piacerebbe vederlo dal vivo....

mi sapete dire dove posso trovarlo?...

buonanotte stefy....e buonanotte a tutti

 
 
 

Post N° 168

Post n°168 pubblicato il 17 Maggio 2006 da irlandese76dgl

Per me gli occhi sono lo specchio dell'anima.....

se oggi mi avessi guardato negli occhi avresti trovato.....

e non sto esagerando.....

questo meraviglioso spettacolo.....

buonanotte a tutti.

 
 
 

PER I TANTI BAMBINI RICOVERATI NEGLI OSPEDALI

Post n°165 pubblicato il 17 Maggio 2006 da irlandese76dgl



FIABA DI MARILU’



Marilù era un auto a quattro posti tutta blù con una grossa antenna ,ondulante nel vento con cui poteva
captare tutte le stazioni radio del paese.
Quando uscì dal ventre della grande mamma fabbrica era cosi deliziosa che Toni
il proprietario fece morire d’invidia
tutto il vicinato.
Marilù era un auto turbo comoda ,e veloce
Prototipo di gloriose macchine turbodiesel familiari.
Aveva due grandi occhi dolci ,
un tantino malinconici da fare
Tanto tenerezza a guardarli.
Toni non nascondeva mai il suo amore per Marilù, la sua auto ,amica e fedele compagna di tanti viaggi ,e gite .
Ma dal giorno in cui Marilù incomincio troppo a tossire , rallentando la marcia Toni la dovete portare da un suo vecchio amico meccanico.
Fargli cambiare così un pezzo importarne ,quale il sistema
d’iniezione del combustibile,fu solo l’inizio, poiché Marilù
soffrì in seguito di molti problemi .
Per riportarla in sesto fù necessario portarla in una officina specializzata
e lasciarla lì un po’ di tempo,
per far sì che lei guarisse.
Marilù dopo diverse operazioni subite, sembrò ritornare forte e veloce
come un tempo.
Toni con tutta la sua famiglia l’ andò
a ritirala personalmente organizzando contemporaneamente un grande festa
per il suo ritorno a casa.
Marilù commossa, scorrazzo Toni e tutta
la sua famiglia in giro per la città , senza un minimo graffio ,tirata a lucido, dal suo tubo di scappamento uscivano nuvolette bianche e pure che odoravano
L’aria di mughetto.
Fu una giornata quella memorabile.
Le sue vecchie amiche del parcheggio sotto casa gli mandarono
Tanti messagini sul suo telefonino
di felici auguri .
La signora Mercedes organizzò addirittura una festa di ballo in maschera ,
nel grande garage ove la sera ritornavano a dormire tutte l’auto del vicinato , addobbato di luci psicadeliche
Festoni, e cartelloni colorati con su scritto:
Ben tornata tra noi Marilù.
Olio e benzina di buona qualità
fù servito a volontà.
Pasticcini al petrolio furono preparati dalla signora Renault
Amica del cuore di Marilù.
Anche la signora Toyota si diede
Tanto da fare e dopo aver raccolto ,tante offerte , fece un bella
Sorpresa , regalando a Marilù dei nuovi tappetini e copri sediolini in pelle.
Mai tanta gioia aveva provato Marilù
Che emozionata come non mai ,ringraziò tutti gli amici eseguendo in esclusiva
per loro un concerto di clacson
in fà minore .
Facendo innamorare così una giovane
berlina a due porte con una auto
sportiva dal tetto apribile.

 
 
 

Post N° 164

Post n°164 pubblicato il 14 Maggio 2006 da irlandese76dgl



L'Ospedale delle bambole


C'era una volta in un piccolo paese, un uomo che si chiamava Barbarino. Era conosciuto da tutti, perché aveva un laboratorio dove aggiustava le bambole rotte; e per questo motivo, era soprannominato "L'ospedale delle Bambole". Quando ad un bambino si ammalava la sua bambola, sapeva che Barbarino poteva guarirla. Infatti, nel suo laboratorio, l'uomo aveva la sala operatoria che serviva per riattare gambe, braccia e teste; la sala trucco per dare colore alle bambole che erano diventate pallide; ed infine la sala acconciature dove si rimettevano a nuovo le pettinature che nel tempo avevano perso forma. Barbarino, non era solo nel suo lavoro; oltre a lui c'erano anche Mariuccia, addetta ai capelli ed al trucco, Carletto che era il dottore ed operava, ingessava e faceva radiografie; e per finire Rosetta addetta alla riparazione dei loro vestiti. Un giorno, entrò nel laboratorio, una signora in lacrime, che teneva in braccio una bellissima bambola dai lunghi capelli biondi. "Buongiorno signora; in cosa posso esserle utile?" chiese Barbarino. "Ohhhh, sapesse, sono disperata. La bambola più cara alla mia bambina, non vuole più aprire gli occhi, e si rifiuta di mangiare." Mormorò, ed aggiunse: "Mia figlia piange di continuo; é stata proprio lei a mandarmi qui." Barbarino prese in mano la bambola e, dopo averla osservata un po', chiamò Carletto. I due andarono in un'altra stanza per un consulto e, dopo qualche minuto, uscirono e dissero: "Cara signora, dovremo ricoverare per alcuni giorni la bambola; ci sembra un caso piuttosto grave; la cura sarà lunga, e non sappiamo se servirà." Conclusero i due. La signora accettò di lasciare la bambola, raccomandandosi che avessero fatto il possibile per guarirla, ed uscì. Poiché ormai si era fatto sera, Barbarino preparò il lettino alla bambola; l'adagiò lentamente su lenzuola di raso azzurro, e le accese una lucina affinché non avesse paura della notte. L'indomani Barbarino, quando entrò nella stanzetta della bambola, si accorse che dagli occhi, le era scesa una lacrima. "Povera piccola; cosa mai ti avranno fatto? Sei così dolce e tenera." E tenendola tra le braccia, si avviò in sala operatoria. Lì si trovava Carletto, che iniziò a visitarla; le ascoltò il cuore e i polmoni, le toccò il pancino ma vide che era tutto normale. Provò a visitarle gli occhi; ma non voleva aprirsi e continuavano a lacrimare. Subito ebbe una strana sensazione, e volle telefonare alla bambina proprietaria della bambola, invitandola ad andare in laboratorio. Poco dopo suonarono il campanello, e Barbarino corse ad aprire. "Ciao. Ti aspettavamo. Accomodati pure in sala d'attesa, ti raggiungo tra un po'." e si allontanò. La bambina cominciò a guardarsi in torno e con grande stupore, ammirò i trucchi e le parrucche. C'erano i rossetti dai colori brillanti, gli smalti perlati, ed uno era persino color oro; poi posò lo sguardo sulle parrucche; erano bionde, brune, rosse; dai capelli ricci, lisci, corti, lunghi; una vera meraviglia per gli occhi della bambina. "Eccoci qua" esclamarono entrando Barbarino, Mariuccia, Carletto e Rosetta. Iniziò a parlare Mariuccia: "La tua bambola non apre gli occhi ed io non riesco a truccarla." Fu la volta di Carletto "L' ho visitata accuratamente e per me gode di ottima salute; sinceramente non capisco perché non voglia mangiare. " Rosetta non disse nulla, perché gli abiti erano in perfetto stato. Barbarino concluse: "Penso, per mia esperienza, che solo tu possa spiegarci cosa sia successo veramente alla tua bambola. Pensaci bene." La bambina stette un po' lì a rifletterci; poi scoppiò a piangere. Prese dalla tasca il fazzoletto, si asciugò il viso e, con un filo di voce, iniziò a parlare: "Forse ho capito perché la mia bambola si comporta così." Barbarino e i suoi collaboratori si guardarono sbalorditi; erano curiosi di sentire cosa avesse detto la bambina. "Alcuni giorni fa, ho sgridato e dato un ceffone alla mia bambola, perché si era sporcata il vestito nuovo; allora, dalla rabbia, l' ho messa in disparte e non l' ho più guardata." Mariuccia, sentito il racconto, andò nella cameretta dove riposava la bambola, e la portò alla bambina. La piccola, appena vide la bambola, esclamò: "Sono la mamminaa! Vieni tra le mie braccia; ti riporterò a casa e non ti sgriderò mai più. Ti voglio tanto bene." e la strinse forte a sé. Come d'incanto, la bambola aprì gli occhi e la sua carnagione divenne rosea. La bambina salutò ringraziando ad uno ad uno Barbarino, Mariuccia, Rosetta e Carletto. Aveva capito che l'amore é l'unica medicina che guarisce da tutti i mali e che non doveva più arrabbiarsi, soprattutto con le persone che amava e che l'amavano.

 
 
 

Per la semprestefy

Post n°163 pubblicato il 13 Maggio 2006 da irlandese76dgl

Una Amica Vera
Era una giornata grigia e l'acqua dal cielo scendeva a catinelle sulla terra. La pioggia bagnava il povero albero e scuoteva con forza le foglie che urlavano: smettila di bagnarci tutte, sono giorni che lo fai, sei sempre più dispettosa, la pioggia: e allora spostatevi, io cado dove mi pare e piace, cadi dove vuoi ma non sempre qua rispose seccato l'albero.
Intanto nel cielo il "Signore" vide la scena e scosse la testa e sorrise, si lisciò la sua barba bianca e chiamò il vento.
Vento mio caro, fammi un favore, soffia più veloce che puoi e porta via le nuvole, così la pioggia finirà di cadere e gli alberi si asciugheranno e quei due birbanti smetteranno di litigare.
Il vento si fece bello davanti al signore e soffiò con tutta la forza che aveva, sparirono le nuvole ma nel cielo non si vedeva ancora splendere il sole.
Il sole stava ancora dormendo tranquillo tra le nuvole, sveglia dormiglione gli urlò il "Signore" tocca a te e ora che smetti di riposare la terra aspetta i tuoi caldi raggi.
I raggi del sole e il vento, come due birbanti, si misero a giocare sulla terra, la terra fu invasa dal un dolce tepore e l'aria fu carica di profumi lontani, il Signore dall'alto guardava soddisfatto il suo creato, era molto contento e la terra gli sembrava ancora più bella.
Un passero giocava con il vento, lo rincorreva, si faceva trasportare, lo evitava, felice e stanco si fermò sul davanzale di una finestra, incuriosito col becco spostò la tenda, guardò dentro e vide un bambino che giocava da solo con i propri sogni, si proprio così, voi terresti non lo sapete ma i passeri sono personaggi magici, hanno il potere di leggere i sogni degli uomini, gli uccellini sulla terra sono gli informatori del Signore.
Il passerotto lesse incuriosito i sogni del bimbo è capì che a quel bambino mancava una cosa importante, la cosa più difficile da trovare sulla terra, una Vera Amica.
Pensa e ripensa l'uccellino voleva aiutare il bambino e allora decise di andare dal Signore e di chiedere il suo aiuto, Lui era buono e saggio e sicuramente l'avrebbe aiutato.
Senza perdere neanche un attimo il passerotto prese tutta la forza che aveva, chiamò il vento e si fece spingere il alto nel cielo.
Il Signore quel mattino passeggiava tra le nuvole, ad un tratto sentì un tonfo secco, si fermò, guardò per terra e vide il povero passerotto senza più fiato e forze ai suoi piedi.
Ciao Signore, ho fatto questo viaggio perché ho una cosa importante da chiederti, ma guarda che è molto importante, se non fosse così non mi sarei mica fatto scaraventare in questo modo da quel burlone del vento, ho perso almeno una ventina di piume.
Il Signore lo raccolse tra le sue mani, su dimmi caro amico che cosa vuoi che io faccia per te, per me niente, disse l'uccellino, ma devi fare qualcosa di "speciale" per una persona sulla terra.
Un po' di tempo fa, stavo giocando con il vento e stanco mi sono fermato su di una finestra, tu sai bene come sono curioso, non riesco a farne a meno di leggere i sogni delle persone, dentro c'era um bambino che giocava da solo, ho capito che gli mancava disperatamente una cosa, ma guarda bene Signore che è una cosa difficile da trovare e per questo sono venuto da Te.
Signore, quello che ti sto chiedendo non sarà facile, ma Te sei formidabile quando ti ci metti non ti ferma niente e nessuno, sono sicuro che mi accontenterai, al bambino manca, manca un'Amica, una Vera Amica.
La cosa non è semplice ma dammi un po' di tempo, disse il Signore, per pensare e scegliere la persona giusta, su queste cose bisogna stare molto attenti, non si può sbagliare.
L'uccellino indicò al Signore la casa del bambino, il Signore disse al passerotto di ritornare sulla terra e di mandargli tutti i sogni di quel bambino così capirà bene quello che serve e saprà scegliere per lui la persona giusta.
Davanti al Signore incominciarono veloci a scorrere i sogni del bambino che il passerotto stava inviando dalla terra, mamma mia quanto è difficile questo ragazzo, però devo dire che ha le idee chiare, mi farà sudare ma alla fine sono sicuro di riuscire a fare un bel lavoretto.
Il Signore si sedette su di una nuvola ed incominciò a pensare…., vediamo un po', prese un grande libro dalla sua libreria e incominciò a sfogliarlo.
Era il libro della "Vita", cerchiamo la lettera "A" come angeli e li che devo cercare la persona giusta, quà sicuramente troverò quello che cerco.
Ci vuole un angelo femminuccia per quel bambino, sono un po' pignole ma fanno sicuramente ragionare gli uomini anche se poi, sappiano tutti bene, come le donne siano capaci di far perdere la testa a quei poveri maschietti.
Ecco l'elenco degli Angeli bambine, per essere perfetta deve essere molto dolce, queste qua mi sembrano tutte adatte, poi vediamo cerchiamo tra queste quelle non molto alte e magre, a quel bambino se lo conosco bene, piacciono minute ma un po' paffutelle, un po' di ciccia non guasta, da allegria.
Quella giusta deve essere paziente ed ascoltarlo, quindi deve avere, affinché non perda neanche una parola, un bel paio di orecchie, un po' a sventola è meglio, ascolterà con più attenzione.
Deve avere un grandissimo cuore e delle morbide mani per accarezzare dolcemente il suo Amico, bene bene ci siamo quasi, che bel "lavoro" che sta uscendo.
Ecco qua mi sono rimaste due contendenti, per ultimo dovrà avere due dolci occhi dove il bimbo si possa sempre ritrovare, anche nei momenti difficili, non mi posso sbagliare è lei la persona giusta, vediamo un po' che codice ha questa dolce creatura, questi due ragazzi andranno sicuramente d'accordo.
Il Signore, soddisfatto della sua ricerca si alzò, chiamò il suo segretario e gli diede la scheda dell'angelo che aveva scelto e disse di cercarlo e portaglielo al più presto che gli doveva assegnare un difficile incarico sulla terra.
Il segretario partì subito, girò per tutto il cielo e trovò l'angelo che era tutto indaffarato a preparare la cena, mi manda il Signore disse il segretario, ti devo portare da lui al più presto, seguimi.
Quando il Signore vide l'angelo rimase "abbagliato" dalla sua bellezza, sono stato molto bravo, quel ragazzo sulla terra avrà come "Amica" la persona più dolce e carina del paradiso, è stato fortunato.
Il Signore sussurrò nell'orecchio dell'angelo quale sarebbe stato il suo compito sulla terra, gli accarezzò dolcemente la fronte e gli consegnò un paio di ali bianchissime, ti serviranno per il viaggio.
Prima di partire rivolgendosi all'angelo il Signore disse: sai io devo tenere aggiornato il mio libro degli angeli che mando sulla terra, sono anziano e non ho più molta memoria, è meglio che mi scriva tutto, allora dimmi angelo il tuo nome, la bimba aprì i suo grandi dolci occhi e con un timido sorriso disse: Stefania.
Il Signore teneramente le prese la mano di Stefania, e ora che tu vada sulla terra, da tanto tempo qualcuno, molto fortunato, ti sta aspettando……………………


 
 
 

Post N° 162

Post n°162 pubblicato il 13 Maggio 2006 da irlandese76dgl
Foto di irlandese76dgl



FIABA DALL ’OMBRA LUNGA


Ogni anno ritorna al suo solito posto dopo essere stato per tutto l’inverno a riposare in un grosso capanno al fresco
insieme ad una sedia a sdraio e ad un lettino pieghevole.
Viene di nuovo piantato nella sabbia
per la gioia dei nuovi villeggianti .
Alto, bello, grande, dai colori leggermente svaniti nel tempo.
Ancora utile per il suo compito ,dare quella frescura che bisogna avere per stare distesi vicino al mare.
Bruno l’ombrellone ne ha visti tanti
di turisti riposarsi all’ombra sua.
Famiglie numerose con tanti figlioli , carichi di bagagli borse frigo ,
e di giocattoli per il mare, palettine
birichine che scappano all’insaputa
di tutti verso la riva per andarsi a tuffarsi tra l’onde del mare.
Canotti colorati gonfiabili pronti
ad avventurarsi al largo , alla ricerca d’isole perdute,ove sono nascosti favolosi tesori d’antichi pirati.
Quel colorato e malinconico ombrellone ha visto nascere tanti giovani amori su quella grande spiaggia ove egli tacito vive.
Ha visto comitive intere di montanari venir da lontano gente di cui il mare
lo sogna tutto l’anno, ridere e giocare
nell’azzurro mare , felici ritornare bambini.
Affascinanti fanciulle sdraiate al sole ,abbronzarsi e prendere altri aspetti d’inenarrabile bellezza.
In mezzo ai tant’ altri ombrelloni Bruno in riga sulla spiaggia
fa ancora la sua bella figura.
Del mare che avvolte quando e irrequieto e giunge a bagnare la sua asta conosce ogni segreto.
Quando a sera tutti i villeggianti fanno ritorno a casa loro e lasciano spesso ai suoi piedi , tanti giocattoli stanchi
di correre in lungo e in largo per il lido e di tuffarsi in mare.
Bruno dialoga con l’onde del mare , loro gli raccontano dei loro viaggi per mari misteriosi , d’altre coste e d’altri popoli .
Lui l’ascolta incantato e vorrebbe volar via mettere l’ali e essere trasportato dal vento andare a conoscere
Quei meravigliosi lidi.
Il mare per lui e un po’ tutto, gli ricordano la sua mamma ed il suo papà che non ci sono più da un pezzo poiché troppo vecchi e logori disse Aldo il bagnino
per poter stare ancora presenti sulla spiaggia.
Così furono caricati su un camioncino un bel mattino e portati via chi sa dove.
Bruno invece è ancora lì in prima fila a due passi dal mare.
Quella grande distesa d’acqua salata , d’umore sempre incerto, calmo avvolte e agitato altre volte.
Ha imparato a conoscerlo a fondo , a lui gli confida i suoi dolori
le sue gioie. Il mare l’ascolta in silenzio e dopo averlo udito
gli regala una romanza cantata d’alcuni pesciolini di passaggio
o un ballo d’onde da far girare la testa .
Da quel muto dialogo entrambi hanno imparato a rispettarsi e a
vivere in armonia per quel lungo periodo di caldo estivo.
Così il mare cerca , di non bagnare troppo quando e arrabbiato le sedie a sdraio o il lettino che gli son sorelle e fratello
delle volte ci riesce altre volte no .
Quando giunge la canicola e brucia ogni cosa facendo evaporare perfino l’acqua del mare. Bruno si prepara ad accogliere all’ombra qualche intera
numerosa famiglia.
Composta dal nonno e la nonna da una mamma ed un papà e non so quanti bambini . Per tutto il mattino gli occupanti corrono a rinfrescarsi nell’acqua , poi giunge l’ora del desio e dopo aver mangiato dei saporiti panini , dissotterrano dalla sabbia una grossa verde anguria che viene tagliata in due. Fatta a fette successivamente per essere assaggiata e offerta un po’ a tutti compreso il bagnino che per ricompensare il generoso invito , regala uno spettacolo unico salendo in groppa ad alcune onde
con la sua mitica tavola da surf cavalcandola come un cowboy
di prateria compie spettacolari acrobazie su un onda e l’altra
da meritarsi l’ applauso di tutti i bagnanti presenti in spiaggia.
All’ombra del cocente sole lasciandosi andare ai suoni marini una mamma addormenta la più piccola dei suoi bambini al riparo sotto l’ali del bell’ombrellone .
Gli canta una ninnananna e cullandola stanca anch’ella chiude gli occhi e addormentandosi cade in un dolce
sonno estivo con tra le braccia intorno al collo della sua bimba riposante sul suo seno bronzo.
All’orizzonte il mare e file interminabili
d’ombrelloni lungo tutto il golfo
Carrettini trainati da muscolosi gelatai e venditori ambulanti
in cerca di qualche fortunato cliente a cui poter vendere un piccolo sogno di mezz’estate in riva al mare
L’apparire dell’arancio tramonto annuncia l’arrivo del carro
dei desideri guidato dalla sera .
In quell’ore notturne
e silenziose ,tutti gli ombrelloni si riuniscono intorno a Bruno per fargli una gran festa sotto un cielo pieno di stelle.

 
 
 

Post N° 161

Post n°161 pubblicato il 12 Maggio 2006 da irlandese76dgl
Foto di irlandese76dgl

PRINCIPESSA DELLE NEVI


Gli animaletti del bosco annusano l’aria frizzante che l’autunno ha portato in attesa del grande inverno che sta per arrivare.

Approfittando del debole tepore del sole che allieta quella giornata le farfalle svolazzano per il cielo azzurro confondendosi con le ultime foglie dai caldi colori.
I coniglietti salellando qua e là cercano il luogo migliore per costruire la tana. La volpe passeggia sinuosa tra le grandi betulle sfoggiando il folto pelo lucente che la proteggerà dal grande gelo. Gli ultimi uccellini salutano gli amici prima di affronate il grande volo verso paesi più caldi. I funghetti che abitano intorno ai grandi alberi parlottano tra loro perché il vecchio gufo va in giro ripetendo che presto farà la sua comparsa la prima neve. Un rumore di rami spezzati mette in allarme gli animaletti del bosco e subito è un fuggi, fuggi generale. Un allegro abbaiare precede l’arrivo di una curva vecchina che piegata tra i cespugli raccoglie le castagne fuoriuscite dai ricci. Il suo simpatico cagnolino sente la presenza degli animaletti del bosco e vuole giocare con loro, è ancora un cucciolo, ma gli abitanti del bosco terrorizzati restano nascosti nei loro rifugi. La vecchina lo chiama ed insieme riprendono il sentiero per tornare a casa, anche lei sente nell’aria l’arrivo della prima neve.
Il pallido sole si lascia ricoprire languido da cariche nubi scure che ballano al ritmo del vento gelido che soffia sdraiato sui monti. La luce del giorno svanisce poco alla volta ed il cielo ormai plumbeo lascia cadere i primi goccioloni di pioggia che presto trasformeranno la radura del bosco in un pantano fangoso.
Intanto sugli alberi infreddoliti si depositano candidi fiocchi di neve che poco alla volta cambiano completamente il paesaggio dando libero sfogo alla fantasia.
Ogni cosa cambia forma e colore e questo succede al passaggio della Principessa delle nevi. Ella vive nel Regno del Freddo, ma è un regno senza una sede fissa, ella viaggia in compagnia di suo padre Inverno alla ricerca di luoghi in cui la stagione estiva ha fatto il suo passaggio e quindi la natura ha bisogno di riposare sotto una calda coltre di neve.
La principessa ama l’arte e per questo si sbizzarrisce nel creare sculture di ghiaccio o fantasie di cristalli gelati.
Ogni tanto si mimetizza sul manto di neve essendo anch’essa vestita di bianco ed ama ascoltare le grida gioiose dei bambini che pattinano sul laghetto ghiacciato o spia le effusioni amorose dei fidanzatini che si fanno promesse d’amore.
La Principessa sogna di innamorarsi anche lei e questo pensiero le faceva battere forte, forte il cuore. Purtroppo però fra le sue conoscenza nessuno le fa nascere quel sentimento profondo che è l’amore. Così gioca immaginando di incontrare un principe favoloso col quale avrebbe danzato per ore ed ore sotto i riflessi d’argento della luna blu, ma quando riapre gli occhi si ritrova a danzare con arbusti rinsecchiti che il vento ha trasportato nel bosco.
Un giorno la fanciulla sente l’arrivo della vecchina del bosco e si nasconde sotto un cumulo di neve. La vecchina raccoglie legna secca da ardere ed un sacco di castagne e poi si dirige verso casa. La Principessa incuriosita la segue. La vecchina accende un grande fuoco e vi mette su una padella forata dove fa cuocere le castagne. Dopo alcuni minuti arrivano molti bambini rossi in viso per il freddo, ma desiderosi di assaggiare le caldarroste.
La fanciulla rimane estasiata alla vista del fuoco. Suo padre le aveva sempre raccomandato di starne alla larga, perché aveva il potere di scioglierla e quindi distruggerla per sempre. Ma lo spettacolo la affascina incredibilmente e non riusce a distogliere lo sguardo dalle lingue di fuoco che guizzano veloci.
Ad un certo punto le pare di intravedere qualcosa tra le fiamme ed allora cerca di avvicinarsi un pochino sebbene il calore già le procura un forte malessere.
Ma è sicura di aver intravisto una figura bellissima ed infatti le compare un personaggio incredibile. E’ il Principe del Fuoco che con un sorriso smagliante le fae un cenno di saluto. La Principessa capisce immediatamente che quello è il principe dei suoi sogni, ma quale sfortuna non potersi neanche avvicinare!
Anche il Principe si innamora immediatamente di lei e si dispera per la tristezza della situazione. Finalmente hanno incontrato l'’amore, ma non si possono incontrare perché ognuno distruggerebbe l’altro!
La vecchina che altri non è che la buona Fatina del bosco, vista tutta la scena si impietosisce e così decide di realizzare un incantesimo. Si rivolge ai due giovani dicendo loro che li avrebbe aiutati, ma per una notte sola e poi avrebbero dovuto continuare a vivere nei propri mondi con questo bellissimo ricordo, ma senza rimpianti perché avrebbero sicuramente incontrato in futuro l’amore vero.
La vecchina inizia a danzare ripetendo formule magiche tra i latrati del suo cagnolino ed ecco che i due ragazzi si ritrovano stretti l’uno nelle braccia dell’altro senza darsi alcun danno ed iniziano a danzare e danzare felici per quel dono appena ricevuto.
All’alba si lasciano con un ultimo bacio e la promessa che mai avrebbero dimenticato quella notte in cui la fantasia aveva superato la realtà.
In quella zona si continua a raccontare che in una notte invernale, nonostante il paesaggio fosse tutto imbiancato ed il gelo avesse ricamato ogni cosa, la temperatura si fosse elevata talmente che pareva una notte estiva tanto che gli abitanti del bosco si misero a giocare sulla neve in costume da bagno.
Ogni volta che la vecchina risente la storia sorride contenta, perché solo lei ne conosce il segreto.

 
 
 

dedicata a chi mi crede amico.....

Post n°160 pubblicato il 11 Maggio 2006 da irlandese76dgl

L'Albero degli amici
 

Esistono persone nelle nostre vite che ci rendono felici
per il  semplice caso di avere incrociato il nostro cammino.
Alcuni percorrono il cammino al nostro fianco,
vedendo molte lune passare,
gli altri li vediamo appena tra un passo e l'altro.
Tutti li chiamiamo amici e ce sono di molti tipi.
Talvolta ciascuna foglia di un albero rappresenta uno
dei nostri amici.


Il primo che nasce è il nostro amico Papà e la nostra
amica Mamma,
che ci mostrano cosa è la vita.
Dopo vengono gli amici Fratelli, con i quali dividiamo il
nostro spazio affinché possano fiorire come noi.
Conosciamo tutta la famiglia delle foglie che
rispettiamo e a cui auguriamo ogni bene.
Ma il destino ci presenta ad altri amici che non
sapevamo avrebbero incrociato il nostro cammino. Molti di loro
li chiamiamo amici dell'anima, del cuore.
Sono sinceri, sono veri. Sanno quando non stiamo bene,
sanno cosa ci fa felici. E alle volte uno di questi amici dell'anima
si infila nel nostro cuore e allora lo chiamiamo innamorato.
Egli da luce ai nostri occhi, musica alle nostre labbra,
 salti ai nostri piedi.
Ma ci sono anche quegli amici di passaggio, talvolta una
vacanza o un giorno o un'ora. Essi collocano un
sorriso nel nostro viso per tutto il tempo che stiamo con loro.
Non possiamo dimenticare gli amici distanti, quelli
che stanno nelle punte dei rami e che quando il vento
soffia appaiono sempre tra una foglia e l'altra.
Il tempo passa, l'estate se ne va, l'autunno si
avvicina e perdiamo alcune delle nostre foglie, alcune nascono
l'estate dopo, e altre permangono per molte stagioni.
Ma quello che ci lascia felici è che le foglie che
sono cadute continuano a vivere con noi, alimentando le nostre
radici con allegria.
Sono ricordi di momenti meravigliosi di quando
incrociarono il  nostro cammino.

Ti auguro, foglia del mio albero, pace
amore,  fortuna e prosperità.
Oggi e sempre........ semplicemente perché ogni persona che
passa nella nostra vita è unica.
Sempre lascia un poco di se e prende un poco di noi.
Ci saranno quelli che prendono molto,
ma non ci sarà chi non lascia niente.
Questa è la maggior responsabilità della nostra vita e
la prova evidente che due anime non si incontrano

per caso.

in special modo è un segno per scusarmi per la poca dimestichezza che ho verso la semprestefy di dimostrargli la mia amicizia......per questo ti chiedo di crederci e di darmi ancora fiducia perchè io TI VOGLIO BENE

 
 
 

il saluto di Tommy

Post n°159 pubblicato il 09 Aprile 2006 da irlandese76dgl

preso dal blog di semprestefy

"Ciao grande uomo che mi facevi arrabbiare con la barba pungente e ti segnavo di no quando minacciavi di baciarmi, ma a cui affidavo fiducioso la mia protezione.

Ciao piccola grande donna che sapevi sempre come consolarmi, di cui cercavo ancora il seno, a cui affidavo fiducioso la mia cura.

Ciao grande fratellone che avevo adottato come compagno di giochi e mi illuminavo quando ti vedevo tornare a casa.

Ciao piccolo grande fratellino che mi facevi fare le cose più strane, spaventando la mamma, ma mi divertivo da matti quando giocavo con te e ti piantavo dei bei morsacchi quando mi facevi i dispetti.

Oggi vi saluto tutti e insieme a voi saluto tutti i grandi uomini, e tutte le piccole grandi donne e tutti i fratelloni e i fratellini di buona volontà, accingendomi a diventare l'angelo che già avevo dimostrato di essere in terra. Non mi sono sottratto alle sofferenze, non mi sono sottratto al sacrificio estremo.

Il messaggio che voglio lasciarvi, grandi uomini, piccole grandi donne e piccoli e grandi fratellini: fate che il mio sacrificio non si perda nell'oblio, fate che il mio sacrificio sia utile ai vostri cuori, fate che il mio sacrificio vi renda consapevoli della sacralità della vita umana con cui non si può giocare...e a me piaceva molto giocare.

Ciao mamma, ciao papà, ciao Abo, ciao Dado, e un grande sorriso solare come sapevo fare a tutti voi che vi siete stretti a sorreggere la mia famiglia.

                      TOMMY

 
 
 

Post N° 158

Post n°158 pubblicato il 08 Aprile 2006 da irlandese76dgl

PER TE


Per te spaccherei il mondo a metà,
dividerei il bene dal male,
camminerei a piedi nudi
lungo un irto sentiero fatto di spine.
Per te brucerei il mare,
spegnerei il sole,
raccoglierei tutti i fiori
del mondo belli e brutti
per poi ridarteli uno per volta.
Per te andrei a vivere nell'inferno
per convertire Satana
e insegnare l'amore ai dannati
fino a trasformarli in angeli
che si prostrano ai tuoi piedi
come dolci cagnolini.
Per te dimenticherei il mio passato
per poi rettificare
i progetti del mio futuro,
mangerei la mela di Eva
e vivrei d'amore, solo d'amore.
Per te conterei
tutti gli istanti della mia vita
e tutti i granelli di sabbia
presenti nel deserto,
offrirei la mia stessa vita
in cambio di un bacio.
Farei questo per te ma,
ti prego. . .
non chiedermi altro!


 
 
 

Post N° 157

Post n°157 pubblicato il 06 Aprile 2006 da irlandese76dgl

Ti starò vicino nei momenti di crisi
E lontano quando me lo chiedi
Dimmi che ci credi
Ci sveglieremo la mattina, due cuori sotto una campana

 
 
 

Post N° 156

Post n°156 pubblicato il 02 Aprile 2006 da irlandese76dgl
Foto di irlandese76dgl

 
 
 

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Caro papà, per questo Natale, visto che io sono piccolo,...
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