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quotidiane antipatie e facili ironie per moralismi inutili

 

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NOODLES UN CORNO

Post n°8 pubblicato il 20 Agosto 2011 da anthrax.blake
Foto di anthrax.blake

Il titolo è tratto da uno di quei settimanali inutili di gossip, quello che trovo puntualmente a casa di mia nonna ogni settimana.

Ammetto di darci sempre una sfogliata veloce per tre motivi:
1) mi dà sempre nuovi spunti per cattiverie giustificate.
2) non posso fare a meno dell'ironia tagliente di Carlo Rossella a fondo pagina, che dà risposte spietate a gente che non ha meglio da fare che chiedere soluzioni a problemi futili.
3) come ovunque, c'è sempre il topless di qualche star....niente di che, però a tutti piacciono le tette, perchè dovrei sentirmi esonerato?

Nel mio sfogliare mi imbatto in una rubrica gestita dalla starlette televisiva degli anni '80-'90...meglio non fare nomi ufficialmente,non si sa mai con le leggi ipocrite sulla privacy.

La rubrica si chiama "Noodles blabla bla" (non mi ricordo il titolo, ok.).

Noodles...è un piatto asiatico: il titolo si riconnette al fatto che questa celebrità si sia trasferita ad Hong Kong.
Un trasferimento felice, per farsi una vita "diversa" e lontana dallo stile made in Italy.

La verità è che costei, che fino a poco tempo fà, viveva nella mia piccola città del nord; ha sposato un imprenditore del luogo e ha costruito una famiglia. Niente di male, anzi.

Il male avviene dal momento che questa meravigliosa coppia, ha sperperato l'impero economico ereditato dal padre di lui. Viaggi continui, lussi e seppur una vita "ritirata" dalla tv, abbastanza benestante rispetto noi mortali.
Poi il crack, il fallimento,l'abisso.....il vuoto.
Famiglie di operai nella disperazione più nera, nell'incubo di uno stipendio non dato mai per certo.

La "scelta" di andare ad Hong Kong, che io chiamo FUGA.
La feroce ipocrisia del sorriso e della felicità di trovarsi fuori dai guai.

E mi ritrovo a leggere che, in una parentesi di questa meravigliosa rubrica che narra le meraviglie delle Terre dell'Est, sarebbe meglio dare un piccolo chiarimento viste le continue domande sulla faccenda scomoda.
Leggere che dispiace, che non è stata una cosa voluta, che alla fine pochi sono ancora in cassa integrazione....a me fà girare solo che le palle!

All'epoca ero agente di viaggi. Grazie ai debiti che il mio titolare ha riscontrato anche a causa (soprattutto) loro, ho perso il lavoro.
Una situazione terribile dove ho arrancato a zonzo per 2 anni! Non avevo casa,nè famiglia fortunatamente.

Non voglio fare una vera polemica, ma tra me e me, la sofferenza di questo periodo sarà indelebile. Quindi sapere del mazzo di rose bianche che ogni volta veniva ordinato ad ogni viaggio, i taxi privati, le spiagge private ecc.....erano tutti soldi per una vita lussuosa, a discapito di povera gente.

Noodles....piaceranno a te.

 

A me, fanno schifo

 
 
 

CATTIVERIE DA CHAT...

Post n°7 pubblicato il 16 Agosto 2011 da anthrax.blake

Ammetto di non essere amante del genere: credo che la chat sia utile per gli amici che devono dirsi due cose di sfuggita...ma farsi grandi discorsi è improponibile.

Cosa succede dunque quando una persona superficiale e poco furba incontra il mio cinico sarcasmo senza pietà???
Ovviamente comincio a divertirmi!

Lei è una donna di 45 anni, non la conosco, e mi chiede l'amicizia su facebook.
Pecco in curiosità accetando la richiesta, cosa assai rara se non conosco minimamente la persona.

Dopo aver tentato invano di capire chi fosse, e semmai l'avessi mai conosciuta, non risponde neppure per sbaglio ad ogni mia domanda; ieri però, poco prima di esiliarla dai miei contatti, mi trovo pubblicato in bacheca il titolo di un libro che parla di speleologia. E a me la speleologia non dico che non mi piace....NON ME NE POTREBBE IMPORTARE UNA EMERITA FAVA!!!

L'autore è un mio QUASI omonimo( in riferimento al mio vero nome,ovvio), se non fosse per una B mancante nel suo cognome....il libro,dopo una breve ricerca sul web, risulta essere del 1976.
Disperato dalla muta ignoranza di costei, decido di riscrivere semplicemente: "mi potresti dire chi o cosa sei?"

La risposta supera ogni mio desiderio: "sono quella che vedi"......

...ok, andiamo a controllare allora: oltre a qualche foto di questa tizia in bikini su una imbarcazione decisamente poco modesta, accompagnata in secondo piano da una tristissima figlia e un ipotetico marito, non c'era altro da guardare.

A questo punto mi permetto di sentenziare: "a primo impatto pari una persona economicamente ricca, che gode di un fisico apprezzabile ad ogni testosteronica età....ma che chiedendo amicizie a random su facebook dà l'impressione di essere una donna terribilmente annoiata in cerca di nuovi confini, lontani dalla sua realtà"

Incredibile!!! Non capisco perchè ma se la dev'essere presa!!
Ribatte inacidita: "

uno io non chiedo amicizie a caso su fb.
due [omissis- omissis] io l'ho letto ma non conosciuto quindi credevo che quella (tua) fosse una foto sua da giovane.
tre chi sei tu per giudicare il mio fisico
quattro l'annoiato sei tu che scrivi cazzate
cinque io credo che abbiamo davvero finito"
Servita su un piatto d'argento la finisco chiedendo:
  • perchè mette foto in bikini, PUBBLICHE, se non vuole commenti o giudizi.
  • perchè se l'autore del libro ha un cognome diverso dal mio,avrebbe dovuto credere che fossi io, che ho pure 20 anni di differenza.
  • come ha potuto credere che l'autore, che ha pubblicato nel '76, oggi avesse una sua foto giovanile A COLORI E DAVANTI UN NOTEBOOK!!!???

 

Non avremo mai le risposte a queste terribili e maleducatissime domande.....certo però, tra noi due è finita definitivamente.
peccato davvero....cominciava a divertirmi.

 
 
 

PERSONE DIVISIBILI CON ZERO

Post n°6 pubblicato il 12 Agosto 2011 da anthrax.blake

Domani è il mio ultimo giorno di lavoro in questa sede (nome censurato per privacy).

Ho trovato altrove (altro nome censurato) dove già dal primo colloquio mi hanno fatto sentire una persona umana e be accettata all'interno di una squadra.

Dovrebbe essere sempre così, ma mai dare per scontate civiltà e ovvia educazione!

Per farla breve, il rapporto con l'area manager non è stato dei migliori: non contava chi io fossi o cosa facessi...i numeri dettano legge su tutto,anche sull'essere umano.

In mega anteprima la lettera che domani gli spedirò.

 

"Egregio ***********,

con stasera termino ufficialmente i rapporti lavorativi con la Vostra azienda.

Un'esperienza lavorativa soddisfacente grazie all'ottimo ambiente creato coi colleghi in negozio.

Mi spiace solo che la Sua smania verso i numeri del fatturato abbia coperto spesso piccoli dettagli che portano a non riconoscere quanto da me fatto in questo lasso di tempo. 
 Ho sempre dato il massimo impegno e la più totale professionalità: anche il giorno in cui i miei genitori erano in fin di vita per un incidente autostradale, io ero presente in negozio.
Non un solo giorno di assenza, mai un ritardo, abbigliamento sempre impeccabile.

Lei non si è degnato di rispondere all'unica mail in cui Le chiedevo una semplice informazione: ha delegato persino quando rispondevo personalmente al telefono.
 Mi spiace essere stato rimproverato per non essere stato in grado, in meno di 15 secondi, di saperle dire il fatturato giornaliero: avevo iniziato da poco il turno ed avevo dei clienti in attesa.

Mi spiace di sollevare queste critiche inutili, sono certo di essere un numero troppo basso per essere preso in considerazione.

Cordialmente"

 
 
 

PANNI SPORCHI IN LAVASTOVIGLIE

Post n°5 pubblicato il 04 Agosto 2011 da anthrax.blake

Lavorando principalmente nel commercio della grande distribuzione, nel corso degli anni sono stato partecipe di migliaia di aneddoti divertenti.

La maggior parte di essi, sono nati da una lecita ignoranza: dal televisore LSD a Mediaworld, alle costanti richieste di ricariche Tim dentro un negozio Wind....la lista andrebbe avanti parecchio ed in eterno temo.
[tale lista la potete realmente trovare anche su facebook alla voce "mediaworld:tutte le assurdità dei clienti"] .

Tornando a noi, ho trovato il titolo di questo post assolutamente geniale: racchiude una piccola scomoda verità mista ad una ilare ignoranza del sopracitato campo.

Anno 2007, reparto Hi-fi, un giovedì mattina deserto di un agosto ancor più disabitato in città: mi arriva la telefonata di una cliente.

Con voce trasparente di panico, mi descrive velocemente l'acquisto da parte del marito di un registratore vocale-- marca, scatola, dimensioni, codice EAN...pure il colore!
Essendo un prodotto venduto parecchio all'epoca, non potevo ricordare a chi si stesse riferendo ma l'oggetto mi era ben chiaro e conosciuto.
Domandando quale fosse il problema, la conversazione è stata la seguente:

"...no, non credo che abbia un problema, però come faccio a capire SE ha registrato?"

impossibile da parte mia, al telefono, capire e verificare la cosa ovviamente

"...non riesce proprio a dirmelo?...accidenti, era sul comodino e non l'ho visto proprio!! Come faccio ora?...faccio così, lo butto in lavastoviglie e basta!"

CLICK   riaggancia.

Non so quale meravigliosa scusa avesse poi trovato per spiegare come un registratore vocale fosse finito da un comodino della camera alla lavastoviglie in cucina.

Di certo, quel povero marito, oltre ad essere stato cornificato, si è ritrovato senza il suo registratore nuovo.

Speriamo solo non avesse delle riunioni di lavoro al suo interno.

 
 
 

ERA QUESTIONE DI TEMPO

Post n°4 pubblicato il 26 Luglio 2011 da anthrax.blake

Una frase che molti hanno detto alla recente scomparsa della cantante Amy Winehouse.

La stessa madre, in una sconsolata rassegnazione, ha ripetuto queste parole.

Ed ecco che partono i falsi moralismi, lagati ad una morte ritenuta prematura.

In questo istante il telegiornale sta ancora blaterando sui fans che assediano la casa dove è stato trovato il corpo. E sarà l'ira di questi ultimi presunti che attirerò quasi sicuramente su di me, per quello che leggeranno.

Morte prematura, forse legata all'età (27 anni). Prematura....prematura...la parola mi rimbomba in testa e non riesco a capirne il senso: come definire "prematura" una vita autolesionista basata su droga,alcol e farmaci?

Ogni persona intervistata ripete all'unisono che era questione di tempo.
Allora perchè i pianti disperati? Perchè assediare una casa vuota?

Apprezzo la potenza vocale, la melodia e l'originalità della Winehouse, ne rispetto l'assenza.
Mi fanno arrabbiare coloro che ancora ne parlano, che la definiscono un modello, che nascondono la testa sotto la sabbia per non vedere la realtà: è morta per sua stessa volontà atta ad eccessi sbagliati.

Quel che è peggio è il paragone con J.Lennon e F.Mercury...nulla in comune,nemmeno la scomparsa. Un altro business fatto di parole e cronaca dell'orrore.

 Certe bestemmie dovrebbero essere bandite dalla rete pubblica.

Mi spiace, ma anche no.

 

 
 
 

IL PATTO DEI LUPI

Post n°3 pubblicato il 23 Luglio 2011 da anthrax.blake

Ogni giorno sentiamo centinaia di aneddoti.
Tra i tanti ci è stato quasi insegnato che generalmente le persone si dividono in "buone" e "cattive".

Spesso, quelle considerate "buone" sono state associate figuralmente alle pecore; quelle "cattive", per giusta contrapposizione, ai lupi.

Eppure la cosa non mi convince. Seguendo la logica linea dei miei ragionamenti contorti, mi viene quasi spontaneo mettere in discussione la relazione bene-male associata a questi animali.

La pecora è un animale semplice, tanto da paragonarlo nell'insieme "domestico": vive in gregge ed essendo erbivoro si ha l'idea che non sia pericoloso.

Il lupo è l'esatto opposto: carnivoro, solitario, pericoloso...mangia le pecore.

Eppure la pecora a pensarci bene è molto più negativa: pur vivendo in gregge vive un'esistenza piuttosto solitaria; quando attacca lo fà all'improvviso tirando testate con tanto di rincorsa alle tue spalle. Se spaventata, capendo di non aver via di fuga, si finge morta. Sostanzialmente non gliene potrebbe fregare meno di niente di tutto quello che le sta attorno...vive la sua vita, e anzi, ha pure la necessità della tosatura per non rischiare addirittura di morire per davvero.

Un paragone sociale che vede l'uomo - persona "buona" - intento nel suo egocentrico egoismo, che nel momento del bisogno si ritana in se stesso, che al momento del suo bisogno non si fà peso di chiedere aiuto quasi esigendolo.

 

Tutt'altra cosa il lupo: un cane che non si considera domestico solo per la sua natura selvaggia. Uno dei pochi animali capace a vivere in branco e anche da solo; uno dei rari esemplari che quando trova la compagna è per sempre. Poi se uccide è solo per la fame. Un esempio più umano di molti uomini a mio avviso.

 

L'apparenza inganna: diffidate dalle pecore.

 
 
 

DANNO E BEFFA A FORREST GUMP

Post n°2 pubblicato il 21 Luglio 2011 da anthrax.blake

Un film stupendo, meritatamente premiato con l'oscar.

La prima volta lo vidi nel '95 a bordo di un aereo; avevo appena 10 anni e il senso generale del film mi piacque per la trama semplice e piacevolmente scorrevole. Ovviamente non potevo riconoscere tutti gli aneddoti legati ad avvenimenti storici e quant'altro: mi piaceva. Punto.

Il senso generico della pellicola, seconda la mia personalissima opinione, è basato sulla relazione del protagonista con l'amica di infanzia.
Una storia che avrà sicuramente fatto piangere i più sensibili e sentimentali.

Con il passare del tempo ho rivisto "Forrest Gump" più volte senza cambiare opinione positiva in merito.

L'unica cosa che ho rivalutato è proprio la storia d'amore.
Se prima poteva commuovere, ora mi fà solo imbestialire.

Lui, una mente poco brillante, ma pura nei sentimenti: passa una vita intera a provare un amore profondo nei confronti di Jenny__un amore platonico e allo stesso tempo reale,fin dai tempi fanciulleschi, senza costrizioni nè ossessionanti tentativi di corteggiamento. Amore vero.
Una relazione anche di amicizia, interrotta da varie vicissitudini ed eventi che li separano fisicamente, che li riavvicinano in modo scostante nel tempo come un sasso che rimbalza nell'acqua.

Lei,una bambina con problemi familiari che diventando grande sfoga nella classicità della ribellione sociologica.
Tra hippie, spogliarellismi, droga, sesso e alcol, Jenny ha vissuto sempre la vita giramondo che voleva. Solo quando si accorge di aver toccato il fondo e di non avere più niente, "decide" di aver avuto sufficienti esperienze e di dover mettere la testa un pochino più a posto tornando all'ovile.
In un atto di pietà (e forse gratitudine per l'ospitalità in casa) gliela molla al vecchio amico Forrest.

Scompare. Ancora!!!

Dopo anni, fà scoprire al nostro povero protagonista di aver avuto un figlio da lui: mette su famiglia, nella casa di Forrest ovviamente, dove dopo qualche insignificante periodo e troppo breve lasso di tempo muore per malattia.

 

Certo: hai fatto la vita che volevi, quando hai finito di fare qual cazzo che volevi sei tornata a casa, e trovandoti incinta senza relamente volerlo hai voluto assicurarti gli ultimi anni di vita dall'unica persona che ancora ti badava da un'intera esistenza.

AMORE ZERO.

Forrest Gump era leggermente al di sotto della soglia di normalità, altrimenti un qualsiasi coglione l'avrebbe mandata a quel paese.

 

 
 
 

LE DOVUTE PRESENTAZIONI

Post n°1 pubblicato il 20 Luglio 2011 da anthrax.blake
Foto di anthrax.blake

Nessun sipario, nessun urlo.

Creo un blog tra tanti altri, non alla disperata ricerca di attenzioni  dovute a carenze passate, nè al raggiungimento di gloria e popolarità da manifestare su un qualsiasi social network.

Un blog che parla,riflette e si domanda sulla base di un ragionamento o pensiero; un blog che è anche oziante svago; un blog che per lo più risulterà antipatico e antimoralista per gli ipocriti che non accettano facili ironie e totalmente inutili confessioni.

Tra i grattacieli di una società sempre più ignorante e analfabeta, un piccolo rifugio per chi, come me, crede ancora in vecchi valori pur vivendo nel presente. Per chi, come me, non ha voglia di vivere nel bigottismo ma neanche nell'eccesso.

Per chi, come me, non ha voglia di rassegnarsi alla stupidità del generico genere umano.

Per tutti quelli che sono costretti a vivere a denti stretti tra una folla che parla a sproposito, un piccolo e sordo urlo ad ultrasuoni che verrà sentito ed ascoltato solo da chi è in grado di recepirlo.

---non mi interessa conquistare il mondo, mi piacerebbe avere una vita tranquilla nei suoi alti e bassi. Mi piacciono quei momenti nella vita in cui divertirsi o non fare nulla è altrettanto bello quanto faticare per un obbiettivo o assaporare un momento di pensieri e idee.---

Sono Anthrax Blake.....[e non sono qui affatto per piacervi].

 

 
 
 
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Un blog di: anthrax.blake
Data di creazione: 20/07/2011
 

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