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Quaderno a righe

scusate sto imparando a scrivere

 

 

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Post N° 219

Post n°219 pubblicato il 24 Gennaio 2007 da La_Chambre_d_Isabeau
 


Come ho già avuto modo di precisare più volte questo blog NON è un diario personale ma un piccolo laboratorio di scrittura creativa. E lo si dovrebbere evincere anche dal sottotitolo.
Ne consegue che ogni riferimento a persone, fatti o cose è da ritenersi puramente casuale.
Nello specifico negli ultimi tre post posso affermare che: non ho uno zio pedofilo, quella lectio magistralis non si è mai tenuta nella realtà e Julie non si è fagogitata il suo uomo sempre nella realtà.
Che poi la realtà si avvicini o superi la fantasia di una "modesta scribacchina" come me è cosa notoria.
In letteratura, e non solo, esistono i cosiddetti Stereotipi di cui vi allego spigazione tratta da Wikipedia:



Nell'uso moderno il termine stereotipo indica una visione semplificata di un gruppo
riconoscibile di persone che condividono certe caratteristiche o
qualità. Si tratta di un concetto di gruppo, ed è mantenuto da un
gruppo sociale riguardo ad altri gruppi. Il termine è spesso usato in
senso negativo o pregiudizievole, e gli stereotipi sono considerati da
molti come credenze indesiderabili che possono essere cambiate tramite
l'educazione e/o la familiarizzazione.

Talvolta uno stereotipo è una caricatura
negativa (o un inversione) di alcune caratteristiche positive possedute
dai membri di un gruppo, esagerate al punto da diventare detestabili o
ridicole. Alcuni gruppi hanno cercato, per deliberata strategia
politica, di sviluppare nuovi stereotipi positivi per se stessi.

In arte e letteratura, gli stereotipi sono rappresentati da situazioni o personaggi prevedibili. Ad esempio, lo stereotipo del diavolo
è quello di un personaggio rosso, con corna e forcone, mentre lo
stereotipo del venditore e quello di un individuo ben vestito, che
parla rapidamente, di cui non ci si può fidare. La Commedia dell'arte italiana era nota per i suoi personaggi e situazioni tipiche. Nel corso della storia i cantastorie
hanno sempre attinto a personaggi e situazioni stereotipe, allo scopo
di far meglio comprendere al pubblico le nuove storie. Talvolta questi
stereotipi possono essere molto complessi e sofisticati, come nel caso
di Shylock, protagonista de Il mercante di Venezia di William Shakespeare.

Un altro esempio di facile comprensione: il Ragionier Ugo Fantozzi, stereotipo dello sfigato. Personalmente credo di appartenere alla categoria sfigati, ma non mi sognerei mai di mettere al rogo il lavoro di Paolo Villaggio solo perchè mi posso riconoscere nelle sue tragicomiche avventure. Nè tanto meno credo che le migliaia di persone che si chiamano Fantozzi nella realtà si sentano offese o dileggiate.

Anzi personalmente mi inchino al lavoro di scrittore di Paolo Villaggio che ha saputo creare uno stereotipo così perfetto dello sfigato.


Se non amate o non gradite quello che scrivo semplicemente non leggetelo. E' semplice. Non vi sto certo puntando contro un P38special.

Dal canto mio, continuerò a scrivere.

Luisa


Non cancello nessun commento perchè così tutti si possano fare democraticamente un'idea. E non metterò nessuno in lista nera. Faccio mia una frase di un genio della poesia: "Non ti curar di loro, ma guarda e passa". Loro, in quel caso, per chi non se lo ricordasse sono le anime dei dannati.

Grazie


 

Commenti al Post:
Billieholiday
Billieholiday il 24/01/07 alle 22:30 via WEB
Non capisco perchè ti giustifichi...Scrivi bene e con coraggio, te l'ho ribadito qui e in privato. La Blogsfera è un ambito che si spera democratico e libero, chi non apprezza non legga, ma tu bambina, muso duro, sempre... Ti abbraccio ;-)
 
gelsomina_a_volte
gelsomina_a_volte il 25/01/07 alle 00:04 via WEB
Bellissimi i tuoi racocnti, bellissimi e basta....la tua scrittura è un dono...ciao Eli
 
domenica28agosto
domenica28agosto il 25/01/07 alle 10:27 via WEB
^____^
 
blueangel_it
blueangel_it il 25/01/07 alle 11:21 via WEB
Se come dici tu stai imparando a scrivere, a mio modestissimo parere ti sta riuscendo molto bene. Il non ti curar di loro ma guarda e passa credo sia la cura migliore..brava Luisa!^__^
 
Semfim
Semfim il 25/01/07 alle 11:33 via WEB
Da Orson Welles a Melissa P. passando per Coello. Alcuni tra i tanti che hanno per diversi motivi colpito l’animo e suscitato la critica di chi si è sentito provocato dalla loro creatività, dalla loro opera. Mi rendo conto che non è facile pensare all’impatto che può avere sugli altri ciò che si crea : nel mio caso credevo un giovane poco intelligente e molto narciso quanto perverso che raccontasse le sue avventure “erotiche”. Da uomo mi sono trasposto in un senso di disgusto per il pensare e l’agire di quest’ipotetica persona. Tutto sbagliato. Donna, colta con una forte vena letteraria. Questa la giusta risposta. E che vena aggiungerei. Come dicevo non è facile toccare gli animi altrui e provocare reazioni così profonde, e devo ammettere d’avere sbagliato a giudicare in prima impronta e, così come sono stato pronto a offendere pubblicamente, negli stessi termini voglio chiederti scusa. Mi sono sbagliato. Scrivi molto bene. Ciao.
 
afrodite_14
afrodite_14 il 25/01/07 alle 15:09 via WEB
Io credo che ognuno a casa propria possa vedere o leggere il tipo di letture che più gli aggradano,da P.Coelho a Melissa P.Ma qui non siamo a casa nostra.I blog vengono frequentati anche da minorenni e da persone con personalità fragili e molto sensibili,a differenza dell'autrice di questo blog che ne è priva.Sicuramente ha la vena di scrittrice,ma questo non è il luogo adatto.Dovrebbe cercare siti idonei agli argomenti da lei trattati.I contenuti dei suoi post sono cruenti e violano la legge del comunity in quando non adatte a minori.Purtroppo si passa nei blog e si legge non sapendone i contenuti,ed è ovvio che a chi non piace la cruenza non vi metterà più piede...Ho segnalato anche io il post 218 a Libero e spero che venga rimosso.Faresti leggere un post simile ai tuoi figli?
 
 
Billieholiday
Billieholiday il 25/01/07 alle 16:44 via WEB
Io non lascerei i miei figli da soli davanto ad un pc. Ma allora, però, spero che tu lasci nemmeno i tuoi figli davanti alla tv, dove lo scandaloso, il volgare e l'osceno sono presenti quotidianamente.
 
 
Billieholiday
Billieholiday il 25/01/07 alle 16:45 via WEB
P.S. Visto che ci sei, cambia anche la foto del tuo profilo e magari metti una signorina un tantino più vestita...
 
 
Semfim
Semfim il 25/01/07 alle 17:21 via WEB
…Non c’era senso a convincere che le farfalle erano farfalle basta. Era una ragazza che le vedeva repellenti, provava terrore al solo vederle attraverso un vetro. Diceva : da piccola; per scherzo; mi dicevano che facevano del male! Quindi non ti parlerò delle mie e, non ti parlerò delle tue, siamo tropo grandi. Esistono e nella vita prima o poi le incontri.
A mia figlia dirò la verità, le spiegherò che esistono e cosa sono.
 
SirJohn0
SirJohn0 il 25/01/07 alle 21:28 via WEB
Il problema della tutela dei minori è doveroso. E certamente ci sono i beneintenzionati che vogliono difenderli dalle brutture della rete. E sia.
Però mi domando: indipendentemnte dal valore "artistico" di quello che qui è descritto, mi pare indubitabile che ci sia tutt'altro che compiacimento in quello che viene rappresentato.
C'è dolore, c'è follia, c'è disperazione, ci sono tante cose orrende che sono rese proprio per mezzo di una sensibilità raggelata e come resa autistica dall'offesa subìta dalla voce che racconta. E questa è di per sè una condanna inappellabile.
A questo punto la domanda è: ma se il beneintenzionato di turno non riesce a vedere questo fatto e confonde la nefandezza di una situazione descritta con "la nefandezza in sè", come dobbiamo misurare la sua capacità di educare, sulla base di quanto è in grado di comprendere ?
I mostri che a scuola se la prendono col compagno handicappato o violentano la ragazzina, probabilmente devono di più all'indifferenza di certi genitori che non alla cattiva scuola del blog.
Non dall'orrore, vorrei ripetere. Dall'indifferenza, che sa ammantarsi di buoni propositi e ancor migliori principi.
Con chi se la prenderanno quando non avranno più "altri" con cui prendersela e finalmente si troveranno di fronte a loro stessi e al loro magistero ?
Con il cattivo esempio di Virginia Woolf che ha avuto il cattivo gusto di mettersi due pietre in tasca per farla finita dopo che le avevano consigliato per l'ennesima volta di dedicarsi ai lavori domestici per affrontare i suoi fantasmi?
Qualcuno una volta ha detto che perché il male trionfi non è necessario che i cattivi vincano. E' sufficiente che i buoni stiano a guardare.
O che chiudano gli occhi, aggiungo io.
 
 
Billieholiday
Billieholiday il 25/01/07 alle 21:41 via WEB
Applaudo all'intelligenza e alle straordinarie capacità di analisi di Sir John. La raffinatezza e la profondità dell'analisi dell'argomento, dovrebbero far riflettere ognuno di noi...Magari in silenzio, magari facendo autocritica. Si dovrebbe iniziare da ognuno di noi, dall'approfondimento di noi stessi, prima di poterci sentire autorizzati al giudizio altrui... Grazie
 
sea_winter
sea_winter il 25/01/07 alle 22:44 via WEB
io quel post ( l'ho trovato NUDO...PURO....E CRUDO....(alzi la mano chi non si è mai trovato in una situazione del genere...)

p.s. se certe brutture accadono in questa società...non diamo sempre la colpa agli "altri"....nessuno di noi è Santo...siamo tutti umani con le nostre debolezze ed i nostri peccati....

 
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La primavera senza una foglia che potesse venir rovesciata dal vento, nuda e luminosa come una vergine di scontrosa castità, di sdegnosa purezza,  si distese sui prati con gli occhi spalancati e attenti e del tutto indifferente a quel che facessero o pensassero quanti guardavano.

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