« Fist | Messaggio #220 » |
Come ho già avuto modo di precisare più volte questo blog NON è un diario personale ma un piccolo laboratorio di scrittura creativa. E lo si dovrebbere evincere anche dal sottotitolo. Ne consegue che ogni riferimento a persone, fatti o cose è da ritenersi puramente casuale. Nello specifico negli ultimi tre post posso affermare che: non ho uno zio pedofilo, quella lectio magistralis non si è mai tenuta nella realtà e Julie non si è fagogitata il suo uomo sempre nella realtà. Che poi la realtà si avvicini o superi la fantasia di una "modesta scribacchina" come me è cosa notoria. In letteratura, e non solo, esistono i cosiddetti Stereotipi di cui vi allego spigazione tratta da Wikipedia: Nell'uso moderno il termine stereotipo indica una visione semplificata di un gruppo riconoscibile di persone che condividono certe caratteristiche o qualità. Si tratta di un concetto di gruppo, ed è mantenuto da un gruppo sociale riguardo ad altri gruppi. Il termine è spesso usato in senso negativo o pregiudizievole, e gli stereotipi sono considerati da molti come credenze indesiderabili che possono essere cambiate tramite l'educazione e/o la familiarizzazione. Talvolta uno stereotipo è una caricatura
In arte e letteratura, gli stereotipi sono rappresentati da situazioni o personaggi prevedibili. Ad esempio, lo stereotipo del diavolo
Un altro esempio di facile comprensione: il Ragionier Ugo Fantozzi, stereotipo dello sfigato. Personalmente credo di appartenere alla categoria sfigati, ma non mi sognerei mai di mettere al rogo il lavoro di Paolo Villaggio solo perchè mi posso riconoscere nelle sue tragicomiche avventure. Nè tanto meno credo che le migliaia di persone che si chiamano Fantozzi nella realtà si sentano offese o dileggiate. Anzi personalmente mi inchino al lavoro di scrittore di Paolo Villaggio che ha saputo creare uno stereotipo così perfetto dello sfigato. Se non amate o non gradite quello che scrivo semplicemente non leggetelo. E' semplice. Non vi sto certo puntando contro un P38special. Dal canto mio, continuerò a scrivere. Luisa Non cancello nessun commento perchè così tutti si possano fare democraticamente un'idea. E non metterò nessuno in lista nera. Faccio mia una frase di un genio della poesia: "Non ti curar di loro, ma guarda e passa". Loro, in quel caso, per chi non se lo ricordasse sono le anime dei dannati. Grazie |
CINQUE PEZZI FACILI
PRIMAVERA
Virginia Wolf
A mia figlia dirò la verità, le spiegherò che esistono e cosa sono.
Però mi domando: indipendentemnte dal valore "artistico" di quello che qui è descritto, mi pare indubitabile che ci sia tutt'altro che compiacimento in quello che viene rappresentato.
C'è dolore, c'è follia, c'è disperazione, ci sono tante cose orrende che sono rese proprio per mezzo di una sensibilità raggelata e come resa autistica dall'offesa subìta dalla voce che racconta. E questa è di per sè una condanna inappellabile.
A questo punto la domanda è: ma se il beneintenzionato di turno non riesce a vedere questo fatto e confonde la nefandezza di una situazione descritta con "la nefandezza in sè", come dobbiamo misurare la sua capacità di educare, sulla base di quanto è in grado di comprendere ?
I mostri che a scuola se la prendono col compagno handicappato o violentano la ragazzina, probabilmente devono di più all'indifferenza di certi genitori che non alla cattiva scuola del blog.
Non dall'orrore, vorrei ripetere. Dall'indifferenza, che sa ammantarsi di buoni propositi e ancor migliori principi.
Con chi se la prenderanno quando non avranno più "altri" con cui prendersela e finalmente si troveranno di fronte a loro stessi e al loro magistero ?
Con il cattivo esempio di Virginia Woolf che ha avuto il cattivo gusto di mettersi due pietre in tasca per farla finita dopo che le avevano consigliato per l'ennesima volta di dedicarsi ai lavori domestici per affrontare i suoi fantasmi?
Qualcuno una volta ha detto che perché il male trionfi non è necessario che i cattivi vincano. E' sufficiente che i buoni stiano a guardare.
O che chiudano gli occhi, aggiungo io.
p.s. se certe brutture accadono in questa società...non diamo sempre la colpa agli "altri"....nessuno di noi è Santo...siamo tutti umani con le nostre debolezze ed i nostri peccati....