![immagine](http://www.aohc.it/cameras/ap01.jpg)
MI piace girovagare sugli archivi pubblici di fotografie on line. Si trova di tutto, dagli scatti artistici che hanno fatto la storia, ai ritratti della famiglia media in vacanza a Ferragosto, a materiale più o meno pornografico e alla paesaggistica più bieca.
Lo trovo un modo come un altro per assentarmi un momento dalle fatiche del quotidiano vivere.
Ogni tanto mi capita di avere un sobbalzo: una somiglianza, oppure riconosco un luogo a me caro.
Iernotte il salto sulla sedia è stato degno di essere inserito nel guinness dei primati. Complice l' ora tarda i riflessi sono al minimo, ma una volta che l' occhio stanco invia l' impulso al cervello affaticato, non riesco a distogliere lo sguardo da quella foto.
Sembra un autoscatto. Una strana penombra. Una figura maschile in primissimo piano e sullo sfondo quello che potrebbe essere un ufficio. Il soggetto ritratto guarda fisso in camera, con aria da maliardo. E' anziano, indossa una giacca scura e una camicia bianca a collo aperto. Sorride di un sorriso completamente sdentato. L' effetto, oltre che abbastanza orribile a guardarsi, è anche inquietante, Perchè, un uomo dovrebbe ritrarsi senza dentiera, ma soprattutto rendere lo scatto pubblico? Il primo collegamento va alla fotografa americana Diane Arbus, celebre per i suoi freaks. Ma allora sarei di fronte ad un caso di autocompiacimento, quell' uomo trova gioia nel diffondere on line una visione oscena di se stesso. Rimango a lungo perplessa , sapendo benissimo che una fotografia porno non mi avrebbe turbata affatto.