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FARE UN BUON FILMATO E' LA PARTENZA PER UN PRODOTTO FINALE DI SICURO INTERESSE

Post n°5 pubblicato il 03 Gennaio 2009 da isitech.m
 
Tag: Video
Foto di isitech.m

I VIDEO CATTURATI CON LA VIDEOCAMERA SONO SPESSO IL PUNTO DI PARTENZA PER REALIZZARE UN FILMATO DI QUALITÀ CHE, CON QUALCHÉ’ PUÒ ESSERE VALORIZZATO AL MEGLIO
 
1. LA RIPRESA
Per effettuare un montaggio privo di complicazioni è necessario avere a disposizione del materiale di partenza di buona qualità, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche come inquadrature. Onde evitare video tremolanti e soggetti mal posizionati nell’inquadratura è quindi importante curare:
• la fissità dell’immagine, impugnando la videocamera in maniera corretta e mantenendo una postura che non affatichi (appoggiandosi eventualmente contro una base solida). Usare sempre entrambe le mani per stabilizzare l’apparecchio e, se possibile, utilizzare un cavalletto qualora si debbano fare riprese molto lunghe o con zoom molto spinto.
• Il bilanciamento dell’inquadratura, considerando come regola aurea generale (che ha comunque le sue eccezioni, come tutte le regole) che il cielo occupi il 60% dell’inquadratura sopra le linea dell’orizzonte quando si ha a che fare con paesaggi. Una persona, invece, non dovrà avere la testa troppo distante dal bordo superiore dell’inquadratura ed è consigliabile non posizionarla al centro ma lasciare più spazio (“più aria” in gergo tecnico) dal lato verso cui guarda.
• Il salvataggio di ogni ripresa, che deve sempre avere almeno 3 secondi di registrazione “cuscinetto” a inizio e fine filmato per consentire una facile gestione dei tagli e delle transizioni effettuate in fase di montaggio (sia direttamente in camera che su computer).
 
2. SELEZIONE DEL MATERIALE
Una volta terminate le riprese è bene fare una prima scrematura delle riprese buone, di quelle di cui si è incerti e quelle da scartare. In linea di principio è sconsigliabile cancellare definitivamente un filmato, anche il meno riuscito/significativo, poiché in fase di montaggio anche la “peggiore” delle riprese può essere usata in maniera creativa... meglio non porre limiti alla propria fantasia e intuizione artistica del momento. Nel caso si trasferisca il girato su un computer è bene suddividere le riprese in cartelle e sottocartelle per una più facile gestione delle singole clip.

3. MONTAGGIO
Le potenzialità della tecnica del montaggio sono enormi, tanto che con le medesime scene è possibile raccontare due storie completamente diverse operando solo con l’editing. Pur non volendo arrivare a tanto, anche il filmato delle vacanze o le riprese della festa di laurea possono assumere un aspetto decisamente professionale “ripulendo” le riprese grezze delle inevitabili imperfezioni della “presa diretta’.’ Prima di tutto è bene tagliare le teste e le code dalle singole dip, lasciandosi al massimo i secondo di margine qualora si voglia usare una dissolvenza.
Ordinare quindi le varie dip in sequenza, che non deve essere per forza di cose temporalmente coerente. Eventualmente inframezzare blocchi di sequenze con immagini fisse o titoli che descrivano cosa ci si appresta a vedere. Usare una dissolvenza incrociata quando si desidera passare in maniera delicata da una scena all’altra. Corredare il filmato finale con una musica di sottofondo, che non distragga però dal video.
 
4. ESPORTAZIONE
Con il filmato sistemato non rimane che decidere come finalizzarlo. Tutto dipende da dove si desidera memorizzare il lavoro finito e su quali apparecchi volerlo riprodurre. Il formato più diffuso è l’MPEG2 opportunamente codificato con il profilo DVD Video, che può essere letto da un qualsiasi lettore DVD da tavolo o per PC. Chi è in possesso di un player Blu-ray può invece optare per il profilo AVCHD che, grazie all’ottimo rapporto di compressione, consente di registrare su un normale DVD fino a 60 minuti di video in HD. Un formato utilizzabile per essere letto da player portatili, computer e alcuni lettori da tavolo è il DivX (che usa il codec MPEG4ASP), molto efficace come rapporto qualità/spazio occupato. Importante effettuare sempre una copia di backup del materiale originale e del montato, da salvare su un supporto capiente come ad esempio un Hard Disk esterno da tavolo.
 
MOLTEPLICI SUPPORTI DI REGISTRAZIONE , DUE STANDARD DI DEFINIZIONE, MOLTEPLICI ACCESSORI DISPONIBILI ... SCEGLIERE UNA VIDEOCAMERA PUO’  RIVELARSI PIÙ DIFFICILE DEL PREVISTO. VEDIAMO DI CHIARIRE I PUNTI PIÙ OSCURI
 
OTTICA: L’obbiettivo ha il compito di catturare la scena e inviare le immagini al sensore. I valori fondamentali da considerare per valutare se l’ottica soddisfa le nostre necessità sono la luminosità (o apertura, che corrisponde nella scheda tecnica al valore f/1.8 - 3.2 e così via.., minore è il valore più luminosa è l’ottica) e la focale, che indica l’angolo di campo massimo (grandangolo) e minimo (tele) inquadrato e che viene indicata da una coppia di cifre, come ad esempio 41-1189 mm (equivalente a 35 mm). PER CHI: Chi effettua riprese al crepuscolo o con poca luminosità ambientale dovrebbe porre un occhio di riguardo alla luminosità dell’obbiettivo, soprattutto nelle focali più lunghe (tele) dove è facile che la luminosità decada velocemente.
 
MIRINO/DISPLAY: Solitamente le videocamere sono dotate sia di un mirino elettronico presente sul retro dell’apparecchio che, di un display LCD con apertura a libro, posto sul lato sinistro dell’apparecchio. Il mirino consente di contenere il consumo della batteria ma è più piccolo e scomodo da usare, soprattutto durante le riprese a mano, Il display LCD può invece essere ruotato e consente di effettuare riprese anche da angolazioni decisamente estreme e particolari.
PER CHI: Chi usa un cavalletto e ama realizzare inquadrature fìsse può tranquillamente usare il mirino e preservare il consumo energetico, mentre il display è indispensabile qualora si debba (o si voglia) riprendere a mano.

ZOOM OTTICO/DIGITALE: Lo zoom ottico permette di modificare la lunghezza focale dell’obiettivo mediante lo spostamento delle lenti, così da allargare o stringere la porzione di campo inquadrata. Molto spesso nelle foto/videocamere è possibile attivare anche uno zoom digitale, che potenzia il massimo ingrandimento ottico ottenibile rielaborando l’immagine inquadrata e ingrandendo la porzione interessata mediante il processore video, in maniera del tutto analoga all’ingrandimento compiuto su una fotografia con un programma di fotoritocco (con tutti i medesimi limiti qualitativi del caso).
PER CHI: Uno zoom versatile può servire a chi riprende eventi sportivi o intende sperimentare inquadrature con focali estreme. Uno zoom meno spinto solitamente permette di avere ottiche con una migliore luminosità.
 
FUNZIONE FOTO: Grazie alla definizione dei sensori HD, alla potenza dello zoom e alla qualità delle ottiche, è possibile usare la videocamera per scattare ottime foto da 4 o più Megapixel, più che sufficienti per stampe formato cartolina.
PER CHI: chi ama viaggiare leggero e portare con sé un apparecchio polivalente apprezzerà la consistenza della funzione foto nelle video- camere di ultima generazione, soprattutto quelle HD.
 
SENSORE CMOS/CCD: Il sensore è un dispositivo formato da elementi fotosensibili a semiconduttori in grado di trasformare un segnale luminoso in un segnale elettrico (poi trasformato in digitale da un convertitore A/D). Più elevato è il numero di pixel contenuti nel sensore, maggiore è il dettaglio dell’immagine catturata. I vantaggi del sensore CCD (Charge Coupled Device) sono: alta densità dei pixel, alta dinamica, uniformità, basso rumore video, per contro sono costosi da produrre e richiedono vari livelli di tensione di alimentazione. Il sensore CMOS (Complementary Metal Oxide Semi- conductor) offre invece bassa tensione e potenza di alimentazione, minori consumi e un processo produttivo standardizzato e quindi più economico; però soffriva fino a pochi anni fa di rumore video e uniformità di cattura dell’immagine. Attualmente il top è ancora rappresentato dai sensori con 3 CCD, uno per ogni colore fondamentale RGB, ma la tecnologia CMOS ha fatto passi da gigante ultimamente ed è molto promettente.
PER CHI: Gli appassionati di sport e riprese veloci potrebbero preferire il sensore CMOS, più reattivo, mentre il CCD (soprattutto nella versione a tre sensori) assicura maggiore precisione e pulizia in condizioni di bassa luminosità o nelle riprese in interni.
 
Accessori per Completare la vostra videocamera
MICROFONO ESTERNO
Benché i microfoni integrati possano offrire una registrazione multicanale e adattare la loro sensibilità e ampiezza di campo a seconda della focale utilizzata, un microfono esterno (da attaccare alla slitta a contatto caldo della videocamera o all’ingresso Mic) garantisce maggiore qualità e dettaglio anche sui rumori più fini grazie alle maggiori dimensioni dei trasduttori. Il raggio d’azione può spesso essere regolato a seconda della direzionalità del suono che si vuole catturare.
OBIETTIVI AGGIUNTIVI
Per aumentare i fattori di ingrandimento o l’ampiezza di campo coperto dall’ottica della videocamera è possibile ricorrere a obiettivi aggiuntivi di alta qualità, che permettono ad esempio di raddoppiare la lunghezza focale standard dell’apparecchio a tutto tele o, al contrario, di allargare il grandangolo.
I FILMATI SU DVD SENZA PC
Chi non possiede un computer o non desidera utilizzarlo per salvare i filmati registrati con la videocamera può sempre rivolgere l’attenzione ai masterizzatori DVD esterni presenti nei cataloghi delle maggiori aziende produttrici di videocamere. Si tratta di unità autosufficienti, alle quali collegare una videocamera compatibile mediante un semplice cavo USB e archiviare su DVD i contenuti presenti su scheda di memoria, disco fisso interno o nastro. Sempre mediante l’unità ottica esterna è poi possibile rivedere sul TV quanto masterizzato utilizzando l’uscita preferita (dal semplice composito all’HDMI).
CAVALLETTO
Molto utili per effettuare riprese stabili e senza sbavature, i cavalletti possono essere dotati di comandi sull’impugnatura così da comandare l’inizio/arresto della registrazione e lo zoom senza dover toccare la videocamera rischiando di rovinare l’inquadratura. Esistono anche treppiede compatti che non consentono eccessive escursioni in altezza ma hanno il vantaggio di poter essere tenuti in tasca.
LUCE SUPPLEMENTARE
Per gli amanti delle riprese in notturna o al chiaroscuro risulta fondamentale l’utilizzo di una luce alogena esterna, da attaccare alla slitta a contatto caldo, in grado di generare un fascio di luce più o meno concentrato di discreta potenza (solitamente tra i 10 e i2OW).
 
BORSA PER ILTRASPORTO E SPORTIVA
Indispensabili per riporre la videocamera e gli altri accessori praticamente indispensabili che la accompagnano, come carica- batteria e batteria supplementare, supporti di scorta, cavi. Alla comodità di avere tutto ordinato e ben riposto, le borse offrono anche una buona protezione contro gli urti accidentali. Più specifiche le custodie impermeabili e sportive, che consentono di utilizzare la videocamera anche sott’acqua. a decine di metri di profondità.
 
CAVI
Un buon collegamento tra gli apparecchi è fondamentale per non far degradare la qualità del segnale digitale/analogico in uscita dalla videocamera. Oltre ai classici cavi di collegamento quali HDMI e Firewire, vi sono quelli per veicolare il segnale audio/video (Component, S-Video, composito) e gli adattatori (ad esempio da HDMI a mini-HDMI).
 
BATTERIA SUPPLEMENTARE E CARICABATERIA
L’autonomia di una videocamera non è mai abbastanza, quindi meglio avere sempre con sé almeno una batteria di scorta per non dover interrompere le riprese per un’improvvisa mancanza di energia elettrica.  I caricabatteria più evoluti consentono di mettere sotto carica più di una batteria alla volta e offrono informazioni molto utili come il tempo di ricarica e la carica residua.
Alcuni termini di uso comune da conoscere
HDMI L’Hig Definition Multimedia Interface è una connessione per veicolare audio e video digitali in alta definizione. Lo sviluppo della connessione HDMI arrivata alla versione 1.3: se tutti gli apparecchi della catena A/V sono dotati di tale presa è possibile sfruttare lo spazio colore esteso xvYCC.
 
LUNGHEZZA FOCALE È la distanza tra il centro ottico dell’obiettivo e il sensore alla quale viene messa a fuoco l’immagine di un punto posto all’infinito.
 
ZOOM È un obiettivo la cui lunghezza focale può variare a seconda dello spostamento delle lenti che compongono il gruppo ottico.
 
APERTURA OBIETTIVO Identifica la luminosità dell’ottica e quindi la quantità di luce che viene fatta transitare attraverso l’obiettivo. L’ampiezza dell’apertura è regolata da una scala di intervalli detti stop o fstop. Ogni valore di stop corrisponde a una quantità di luce doppia rispetto al valore precedente su una scala così composta: f/1 f/1.4 f/2 f/2.8 f/4 f/5.6 f/8 f/11 f/16 f/22 f/32 f/45 f/64. Passare da un valore di f/1.4 a f/2 significa dimezzare la quantità di energia luminosa che penetra attraverso l’obiettivo.
 
BILANCIAMENTO BIANCO Serve per adattare il sensore della videocamera alla dominante colore della scena che stiamo riprendendo  per ottenere un risultato cromatico quanto più simile alla visione naturale. Il nostro occhio tende infatti ad adattare automaticamente le dominanti più accentuate restituendoci tinte meno nette rispetto a quanto catturato dal sensore elettronico se non opportunamente tarato.

Se dopo aver letto attentamente hai ancora dei dubbi o ti servono consigli, approfitta di un team di tecnici affidabili e preparati che ISITECH ti mette a disposizione gratuitamente senza impegno, scrivi una e-mail isitech.m@libero.it e ti risponderemmo al più presto.

Nella speranza di aver contribuito a far chiarezza su un'argomento non facile da affrontare, porgiamo i nostri più calorosi saluti.

 
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