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COSCERE SCELTA CONSIGLIO GUIDA SELEZIONE DI UNA VIDEOCAMERA

Post n°4 pubblicato il 02 Gennaio 2009 da isitech.m
 
Tag: Video

GUIDA ALLA SCELTA DI UNA VIDEOCAMERA

Con questa breve guida ci proproniamo di aiutare il lettore a capire come è fatta una videocamera a definire le proprie aspettative sul prodotto da acquistare, per riuscire a fare un acquisto centrato alle proprie esigenze.

 SENSORE: Sostituisce la pellicola nelle foto/videocamere digitali e si interfaccia direttamente con l’obiettivo, poiché converte la luce catturata dall’ottica in cariche elettriche, a loro volta poi trasformate in bit digitali. Può essere costruito con tecnologia CCD o CMOS, ma in ogni caso è uno dei componenti più importanti poiché determina la qualità dell’immagine, la sua definizione del dettaglio e la fedeltà dei colori.
SUPPORTO DI REGISTRAZIONE: Sono almeno quattro i supporti usati per memorizzare i video; Hard Disk, mini DVD. memorie a stato solido e nastri magnetici, ognuno dotato di caratteristiche peculiari in grado di influenzare altri parametri dell’apparecchio quali dimensioni, peso, forma e applicazioni pratiche.
COMMANDI: Possono variare a seconda della forma della videocamera e quindi dal modo in cui viene impugnata. Di solito zoom e tasto di registrazione sono disposti in modo da poter essere azionati con una sola mano, mentre gli altri controlli più o meno secondari sono disposti dietro il pannello LCD e nei pressi dell’ottica.
OBBIETTIVO: È il dispositivo ottico che cattura l’immagine. Nelle videocamere è formato da più lenti in grado di spostarsi modificando la distanza l’una dall’altra. In questo modo, al variare della lunghezza focale (la distanza tra il centro ottico dell’obiettivo e il piano del sensore), varia anche la porzione di immagine inquadrata, che può avvicinarsi o allontanarsi senza che si sposti l’apparecchio. In questo caso si parla di obiettivi a focale variabile, o zoom.
EXTRA al crescere della complessità (e anche del costo) della videocamera aumentano le dotazioni avanzate integrate, come il flash, il microfono multicanale 5.1, la slitta a contatto caldo per montare accessori.
MIRINO E MONITOR LCD Entrambi i dispositivi permettono di vedere cosa si sta riprendendo e di comporre l’inquadratura. Il mirino consente di risparmiare batteria e, nonostante le piccole dimensioni, dà un’idea ben precisa dell’area di campo inquadrata. Lo schermo LCD, che ha dimensioni variabili solitamente tra 2,5 e 3.5 pollici, può essere ruotato e inclinato a piacere, assicurando massima maneggevolezza.
IGRESSI E USCITE  Il set di prese in e out può variare a seconda del supporto di memorizzazione, anche se non è una regola fissa e standardizzata. USB e FireWire servono per connettere l’apparecchio al computer, mentre come uscite audio-video si parte dal videocomposito e si sale fino all’HDMI. Come prese extra  possono figurare l’ingresso microfono e l’uscita cuffia.
MEMORIE A STATO SOLIDO 

 
Riprese da taschino
TEMPO Dl REGISTRAZIONE: per memorizzare i filmati vengono utilizzate schede di memoria removibili di capienza variabile. Visto l’ottimo rapporto capienza/prezzo raggiunto dalle schede da 4 GB si tende a utilizzare questo come taglio minimo, salendo fino a 16 GB (o più) nel caso si abbia a che fare con la registrazione di materiale in alta definizione. Le ore di video memorizzabili variano considerevolmente anche in base alla qualità di registrazione selezionata. In linea generale è possibile dire che a definizione standard su una scheda di memoria da 4 GB è possibile memorizzare fino a un’ora di fumati ad alta qualità (in formato MPEG2), mentre in alta definizione (formato AVCHD) si scende a 30 minuti con la massima qualità d’immagine possibile (volendo privilegiare la durata si sale fino a 80 minuti).
 
ERGONOMIA: piccole, compatte, resistenti agli urti... sono solo alcune delle caratteristiche di spicco di queste videocamere che, non avendo parti meccaniche in movimento offrono grande affidabilità e minor consumo della batteria. Le dimensioni sono estremamente ridotte e la forma dell’apparecchio può svilupparsi sia orizzontalmente che verticalmente. Il peso può essere inferiore ai 25Og compresa la batteria.
 
ARCHIVIAZIONE: i filmati possono essere trasferiti sul PC collegando la videocamera tramite presa USB oppure inserendo direttamente nel lettore multicompatibile del computer la scheda di memoria.
 
HARD DISK (HDD)
 
Lo spazio non è un problema
TEMPO Dl REGISTRAZIONE: il disco fisso integrato (non removibile) permette di memorizzare decine di ore di filmati senza doversi (virtualmente) preoccupare di esaurire Io spazio a disposizione proprio sul più bello, I dischi hanno dimensioni variabili tra 30 e 120 GB a seconda che la videocamera registri in definizione standard o in alta definizione. Tranne alcuni casi particolari, dove nonostante l’Hard Disk da 30 GB si arriva a registrare tra le 5 e le 7 ore di filmati HD a causa dell’uso del formato di compressione MPEG2, i modelli più recenti garantiscono da 20 ore di girato in su per lo standard SD-MPEG2 e almeno 15 per l’HD in formato AVCHD.
 
ERGONOMIA: lo spessore di 1.8” di questi Hard Disk non influisce eccessivamente su dimensioni e peso dell’apparecchio, anche se non si può pretendere la compattezza dei modelli basati su memorie a stato solido.
 
ARCHIVIAZIONE: per trasferire e finalizzare i video contenuti nella videocamera è sufficiente collegarla a un PC tramite cavo USB così da liberare lo spazio a disposizione sul disco fisso integrato. Esistono anche soluzioni ad hoc ideate da alcune delle maggiori case produttrici di camcorder con HDD che consistono in un masterizzatore esterno in grado di interfacciarsi alla videocamera senza bisogno del computer e masterizzare i filmati direttamente su DVD.

SUPPORTO OTTICO
Video subito pronti

TEMPO Dl REGISTRAZIONE: i supporti utilizzabili sono mini DVD e mini Blu-ray Disc del diametro di 8 cm. I secondi sono ancora poco utilizzati, anche perché i DVD a doppio strato riescono a contenere fino a 1 ora di video in alta definizione utilizzando il formato AVCHD (contro le due ore garantite da un Blu-ray in MPEG2). Con il meno performante (ma più facile da gestire in fase di editing) MPEG2 in un DVD a doppio strato è possibile memorizzare massimo 30 minuti di video in HD, che salgono a 120 con gli apparecchi in standard definition.
 
ERGONOMIA: la forma solitamente è leggermente più sviluppata in verticale rispetto alle altre videocamere a causa dell’ingombro inevitabile dell’unità ottica, la cui apertura è situata sul lato destro con apertura a libro. La presa è sempre molto comoda e il peso è solitamente inferiore a quello delle HDD Cam.
 
ARCHIVIAZIONE: oltre alla possibilità di collegarsi con il PC tramite porta USB, le DVD Cam offrono l’indubbio vantaggio di poter modificare e finalizzare il girato direttamente in camera, creando un DVD perfettamente leggibile da qualsiasi lettore da tavolo/computer compatibile.

NASTRO
 
Editing facile

TEMPO Dl REGISTRAZIONE: le cassette MiniDV sono disponibili nelle versioni da 60 e 80 minuti di registrazione. Il formato DV, usato per la definizione standard, può attivare la modalità LP (lunga durata) e innalzare del 50% il tempo utile di registrazione (quindi da 60 a 90 minuti e da 80 a 120), mentre il formato HDV, con cui vengono memorizzati i video in alta definizione, può utilizzare al massimo le cassette da 80 minuti senza la possibilità di attivare l’LP

ERGONOMIA: paragonabili come dimensioni, ingombro e peso alle DVD Cam, questi apparecchi offrono una presa comoda e un facile accesso ai tasti di controllo. Il cambio delle cassette è rapido e il supporto facilmente maneggiabile e meno delicato rispetto a un DVD.
 
ARCHIVIAZIONE: economiche e poco ingombranti, le cassette MiniDV obbligano ad accedere al materiale registrato in maniera lineare, essendo questo memorizzato su un nastro magnetico. Il trasferimento sul PC avviene collegando la videocamera al computer tramite cavo USB o FireWire. Di tutti i formati esistenti, il DV è quello che al momento meglio si presta a operazioni di editing e post-produzione.
 
IL CAVO GIUSTO AL MOMENTO GIUSTO

Una volta terminate le riprese, i filmati memorizzati nella videocamera possono essere gestiti in due modi diversi: esportati verso un PC (o masterizzati direttamente su unità ottiche stand alone) oppure visualizzati direttamente tramite la videocamera su un TV.
Esportazione: le prese possono cambiare a seconda della tipologia di videocamera,  anche se generalmente vengono utilizzati gli standard USB o FireWire. Nel caso si usi un supporto removibile (mini DVD o scheda di memoria) questo può essere inserito direttamente nel computer.
Visualizzazione: le videocamere che riprendono in alta definizione hanno adottato l’HDMI come standard di connessione audio-video digitale. Sugli apparecchi in standard definizione è invece sempre presente un’uscita video composita S-video solitamente veicolati mediante un cavo proprietario.
LE VIDEOCAMERE IBRIDE
A seconda del tipo di supporto utilizzato dallavideocamera, è possibile che questa sia dotata di più di un sistema di registrazione combinato, da sfruttare per aumentare le ore di video memorizzabili e in grado di ampliare la flessibilità operativa dell’apparecchio. Nastro, mini DVD e Hard Disk possono infatti essere affiancati da memorie a stato solido removibili o integrate direttamente nell’apparecchio (o entrambe contemporaneamente). La massima interoperabilità si ottiene con le DVD Cam dotate di memoria interna (solitamente 8 GB) e slot per memory card. Al momento della registrazione è infatti possibile scegliere di utilizzare la memoria a stato solido, più flessibile e con maggiore autonomia del supporto ottico, e in un secondo momento masterizzare il prodotto finito ed editato direttamente in camera su DVD, per vederlo con un qualsiasi lettore da tavolo/PC compatibile. Sfruttando invece le memorie removibili si semplifica il trasferimento sul PC per successive operazioni di editing poiché non c’è bisogno di portare con sé la videocamera; inoltre è anche possibile vedere direttamente il girato inserendo la memory card in un TV dotato di slot compatibile.
PROVIAMO A VALUTARE LA SCELTA DI UNA VIDEOCAMERA
Conosciuti tutti gli elementi che compongono una telecamera e i loro vantaggi che ci possono dare, cerchiamo di mettere un po’ d’ ordine esplorando il formato di ripresa più adatto alle proprie esigenze e alla definizione minima che dovrà avere il nostro filmato. Infatti come fine ultimo non è possedere una bella telecamera con tanti costosi optional “aggeggi”, ma un dispositivo che ci soddisfi per i risultati che riesce a riprodurre.
HD VIDEO IN ALTA DEFINIZIONE: riprese in alta definizione non sono ormai più patrimonio solo di professionisti del settore, ma possono essere realizzate anche da amatori che desiderano sfruttare appieno la catena HD casalinga, composta solitamente da una TV a schermo piatto e un lettore Blu-ray, un duo da completare con una videocamera HD. Dalla scelta di una videocamera in alta definizione derivano tutta una serie di considerazioni da valutare attentamente al momento dell’acquisto.
PIU’ LINEE = PIU’ DEFINIZIONE: riescono a catturare più dettagli rispetto ai filmati in Standard Definition. I video contengono un numero di pixel da due (720p) a cinque (1.080i) volte rispetto alla definizione standard, infatti si passa da circa 400.000 pixel (risoluzione SD) a circa 920.000 (720p) o 2.000.000 (1.080i).
COMPONENTISTICA DI ALTO LIVELLO:
una maggiore capacità di catturare i dettagli che ci circondano presuppone non solo un sensore più risoluto, ma anche un insieme di componenti di alta qualità in grado di assecondare tutto il processo di cattura in HD. Quindi ottica in grado di mantenere una buona luminosità non solo a tutto grandangolo ma anche a tutto tele (con uno zoom 10x valori di F 1,8/2,3 sono da considerare più che buoni), processore video con la potenza di calcolo necessaria per gestire il flusso HD, prese di ingresso e uscita ausiliarie e svariate modalità manuali a disposizione.
EDITING PIU’ IMPEGNATIVO: L’utilizzo del formato di compressione MPEG-4 AVC/H 264, il più efficiente per memorizzare video in alta definizione, richiede in fase di editing computer di discreta potenza (processore a doppio Core e almeno 1 GB di RAM) e software in grado di gestire il flusso video così codificato.
FORMATI DI REGISTRAZIONE: Con l’avvento del digitale sì sono moltiplicati i modi in cui è possibile codificare e salvare delle informazioni analogiche su un supporto fisico digitale, sia esso un DVD, un Hard Disk, un nastro magnetico o una memoria a stato solido. Infatti il supporto, adesso, non indica più in maniera univoca il tipo di materiale che vi è stato memorizzato come in ambito analogico (vinile/musica, VHS/video, musicassetta/audio). I fattori che influenzano il formato di registrazione sono essenzialmente due: la risoluzione del video (SD o HD) e il supporto di memorizzazione. Più elevata è la qualità e la risoluzione del filmato, più efficiente deve essere il formato di compressione o capiente il supporto. Per le registrazioni in HD i formati più utilizzati sono MPEG-4 AVC/H.264 e HDV, con alcune videocamere che utilizzano l’MPEG2. Vi è poi il formato AVCHD, introdotto nel 2006 da Panasonic e Sony che, sfruttando la compressione AVC H.264, utilizza una struttura ben precisa e standardizzata di cartelle e file per creare menu e indici delle riprese effettuate, diversamente dalle altre videocamere che salvano ogni ripresa in un singolo file o che utilizzano una struttura di gestione dei filmati proprietaria. Il formato HDV è l’evoluzione del DV, introdotto nel 2003 per registrare sulle medesime cassette da 60/80 minuti contenuti in alta definizione con compressione MPEG2. L’arrivo sul mercato di apparecchi in grado di usare supporti sempre più piccoli ma, in rapporto, anche con minore capacità di registrazione (come i mini DVD e le schede di memoria) ha spinto i produttori all’adozione della compressione MPEG-4AVC/H.264, creata con l’intento di offrire elevata qualità video (sia in SD che in HD e per molteplici piattaforme) a bitrate inferiori rispetto ai formati precedenti (MPEG2 in primis). Al momento l’unico limite di questo formato è dato dalla potenza di calcolo richiesta per visualizzare e (ancor più) editare filmati in AVC/H.264. Le registrazioni in SD sfruttano anch’esse un ventaglio di formati di compressione a seconda del supporto di memorizzazione utilizzato dall’apparecchio. Il formato DV (Digital Video), introdotto nel 1996, è diventato rapidamente (anche grazie alle cassette MiniDV) lo standard di riferimento nel settore delle videocamere consumer. L’elevato bitrate utilizzato (25 Mbit/s), reso possibile dalla capienza offerta dal nastro magnetico, assicura buona qualità video, mentre il sistema di compressione poco aggressivo permette un montaggio privo di complicazioni tecniche anche su computer non recentissimi. li formato MPEG2 è invece il più utilizzato nelle videocamere dotate di mini DVD e Hard Disk in quanto garantisce un buon compromesso tra qualità video/spazio occupato ed è facilmente leggibile dai lettori DVD poiché è lo stesso formato usato dai DVD Video. Le videocamere che registrano su schede di memoria utilizzano invece sia I’MPEG2 che il più efficiente MPEG4 ASP/AVC, riuscendo in entrambi i casi, grazie alla capacità crescente delle schede di memoria removibili, a garantire una discreta autonomia di registrazione anche alla massima qualità video.
SCHEDE : leggere, compatte, resistenti e maggiormente affidabili in quanto prive di parti di registrazione in movimento, sono solo alcune delle caratteristiche di spicco delle nuove videocamere che sfruttano le memorie flash removibili o integrate come supporto di memorizzazione dei fumati. Si tratta di un settore in rapido sviluppo, ricco di novità tecnologiche sia software che hardware, e rappresenta sicuramente il futuro della videoripresa, soprattutto quella “da taschino”.
UNA MEMORIA TUTTOFARE: tra i fattori principali che hanno aiutato l’esplosione di questa tipologia di apparecchi figura sicuramente la capienza sempre maggiore raggiunta dalle schede di memoria a stato solido, solitamente presenti sul mercato nello standard SD/SDHC o Memory Stick (cambia la forma e la compatibilità con alcune videocamere, ma il supporto fisico utilizzato è il medesimo), che sono ora disponibili nei tagli da 4, 8, 16 e anche 32 GB, con capienze ancora superiori già all’orizzonte. Se i 32GB soffrono ancora di un costo al GB non troppo favorevole per i videoamatori senza particolari esigenze, le schede da 4 e 8 GB hanno ormai raggiunto prezzi vantaggiosissimi, impensabili solo qualche mese fa. Si tratta di tagli di tutto rispetto, che permettono di registrare 30 o 60 minuti di video FuIl HD in MPEG4 AVCIH.264 alla massima qualità, autonomia che raddoppia scendendo un po’ con il bitrate (e quindi con la qualità video generale). La comodità delle memorie flash sta anche nella possibilità di cambiarle con grande facilità, proprio come si fa con una fotocamera, sostituendole una volta piene e riponendole nelle loro custodie protettive dall’ingombro praticamente inesistente.
DOPPIO SUPPORTO DOPPIA DURATA: oltre alle videocamere con slot per schede removibili, alcuni modelli integrano anche un quantitativo variabile di memoria flash (solitamente 4 o 8 GB). In questo modo l’apparecchio è fin da subito pronto per memorizzare i video, con la possibilità di espandere l’autonomia di registrazione aggiungendo una classica memory card removibile dal taglio desiderato. Anche l’esportazione dei filmati è semplice e immediata: basta collegare la videocamera al PC tramite cavo USB oppure inserire la scheda di memoria in un lettore di memory card compatibile.

Se dopo aver letto attentamente hai ancora dei dubbi o ti servono consigli, approfitta di un team di tecnici affidabili e preparati che ISITECH ti mette a disposizione gratuitamente senza impegno, scrivi una e-mail isitech.m@libero.it e ti risponderemmo al più presto.

Nella speranza di aver contribuito a far chiarezza su un'argomento non facile da affrontare, porgiamo i nostri più calorosi saluti.

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