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itaca e poi

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Misteri?

Post n°21 pubblicato il 10 Settembre 2007 da itaca.dgl

Il MISTERO invischia attanaglia appassiona nella
sua fumosa nuvola

perché la limpidezza ha una soluzione troppo facile..

il misterioso poi,

 la persona misteriosa ci invoglia ad alzare quel velo,

pur noi

sapendo che spenderemo energie mentali

per arrivare alla chiarezza..

Quasi un rebus umano senza la soluzione

sotto le palme dei piedi.

E se poi ci poniamo romantiche nel cercare di

svelare il mistero voliamo col pensiero tra emozioni

dolci e nostalgici ricordi…

attribuiamo fascinose qualità di eremita ingigantendo la

rara parola che ci vien concessa.

Usiamo lo specchio deformante dei sognatori estatici

che pennellano di tinte pastello

i chiarissimi bianco e nero.

Ma quel misterioso lo è per davvero o è solo

una posa perché  la sua sostanza è terra terra

oppure è solo suo disinteresse, pigrizia,

apatia .. che a parlar di sé si fa anche fatica.

Oppure ancora è un gioco non più tra guardie e ladri

ma tra furbi e curiosi?

La mia speranza è sempre di trovar qualcosa

di elevato dietro quei misteri, ma così elevato che possa

permettersi di trascurarmi ..

essendo io  poca cosa rispetto a lui. Ma ormai ho capito che

chi è elevato ha anche la saggezza e la bontà

di non farmi sforzare a  cercar qualità superiori..

me ne parla con la semplicità

del GRANDE

e

del GIUSTO

Per questo adoro i bambini piccoli che

pane al pane e vino al vino

con disarmante e quasi sconveniente sincerità

ci stupiscono

SEMPLICEMENTE

ED ORA SORRIDIAMO CON INNOCENZA

E SENZA MISTERI

SU QUESTA VIGNETTA

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

            

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
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MAGIC MOMENTS

 
 
 
 

METAFORA

"Anche un viaggiatore abituato, anche il piu' disciplinato, qualche volta s'imbatte in un particolare oggetto che vuole assolutamente riportare a casa. Va tutto bene; purche' uno sia pronto ad accettare le complicazioni e i disagi che ogni bagaglio in piu' necessariamente provoca."

Turista per caso

(ringrazio MacRaiser che mi concede di far mio questo pensiero)

 

LETTURE

 IL LIBRAIO DI SELINUNTE di Roberto Vecchioni (Un libraio che non vende libri ma li legge ad alta voce. E li legge a un ragazzo, l'unico che abbia orecchie per lui. Saffo, Pessoa,  Rimbaud.... )

NO di Diego Cuggia (Uno show sulle ultime visioni dei morenti è il Grande Fratello del futuro.  E Il pubblico deciderà se il presentatore dovrà iniettare l’antidoto  alla protagonista o lasciarla morire con i suoi ricordi.)

LADRA DI PAROLE di John Jaffe (Ci sono quelli che corteggiano con i fiori o con i cioccolatini: Jack DePaul, giornalista del "Baltimore Star-News", no. Lui usa il potere delle parole)

SOLA COME UN GAMBO DI SEDANO di L. Littizzetto (toh! ma allora non vedo solo io certe cose ehehe)

IL TAILLEUR GRIGIO di A. Camilleri (Un uomo che si pone una domanda e che.. trova la risposta.  E la classe di Camilleri )

 

             

  poesie spettinate 

 

   Avrei

Avrei voluto portare l'aquilone là
dove il profumo di rosa confonde
gli arcobaleni         ma.....pioveva

Avrei voluto cogliere ciliege rubizze
dal ramo proteso ma....è autunno

Avrei.... sfidato a scacchi il tempo
per fare matto il suo Re

peccato..

peccato..

peccato.... è notte

 

 .. astinenza ..

quel trattenersi da piacevolezze veniali,
quasi candidi bon bon, confetti dolci dolci
per una compiacenza sottile e svelta
o.... da più ardite.calde.spinte.estreme
pienezza abbandono limite inconfessabile
varcato col piacere, affrontato con lo sprezzo

volontà e coraggio a tener lontane
tentazioni desiderate, abitudini gradite,
modi cresciuti in noi in uno spazio silenzioso,
carezze amorevoli accanto a cupe nubi..

la loro mancanza, la crisi che ne segue

col tempo sparirà..

saranno altri modi al posto loro,

più pudiche espressioni muoveremo

rigore e virtù ci imporremo

ma l'aver vissuto non ci condanni !!

 

A volte 


A volte canto un grido

di dolore.. io

rivolta sola al muro

bianco

Non ho alberi di bosco

attorno

e i miei antichi sentieri

polverosi

son così lontani ormai

Cerco angoli bui,

i più segreti,

perché raccolgano

e si inzuppino delle lacrime

Ma sono muri

.. e duri

restano inerti,

dispettosi e odiosi

 

 

 
  si ..

 .. quell'altalena certe volte dondolata

al ritmo sciolto delle ventate d'aprile

aria tiepida e odorosa

evasa dai raggi più nuovi

.. non più lane alla pelle ma sete leggere

fluenti e lievi ad ogni ritorno ..

ritorni veloci per corse più spinte

salite decise ad altezze lontane

.. un ritorno ..un ritorno..

e se manca un ritorno ..

l'aria fresca avvolta al respiro diventi ..

l'attesa .. curiosa

.. fremente .. gradita

.. che sazia ad un palmo

dalle acque stagnanti

dalle terre pesanti

 

 

Lettera al cielo  

 A te Cielo,

da me che son certa del tuo essere attraverso le tue scomparse.

Mi distrai dai tuoi manti ponendoti stelle come lucciole brillanti

e batuffoli di spume bianche sfrangiate quando e’ giorno.

Diventi schivo vestendo spesse coltri grigie dense allo sguardo

e ti veli con la luce buia della notte per fingere di non esserci.

Ma tu, generoso e benevolo animo,

mi regali pienezze intime, soddisfazioni grandi

quando ti lasci solleticare dalle ali delle rondini

o giochi a esser tavolozza per il pittore dei tramonti.

Dedicata a te Cielo,

Immensa pagina sicura,

Diario dei miei sogni impossibili..

che sempre li abbracci per me

 

 

La preghiera dei navigatori di Facebook 

Il testo, di Patrizio Righero, arriva dal Centro Giovani diocesano di Pinerolo. Certamente può essere una buona bussola per non perdere la rotta giusta tra i flutti virtuali della navigazione on line...

In questo angolo del mondo digitale, Signore,
ci sono centinaia di nomi,
appiccicati alle pareti di una casa
che esiste solo sullo schermo e nella mia fantasia.
Li chiamo “amici”,
ma molti di loro li conosco poco,
altri solo di vista,
altri ancora sono poco più che volti
(a volte nemmeno quelli!).
Qualcuno non l’ho incontrato,
qualcun altro vive dall’altra parte del mondo;
con qualcuno condivido molto,
con altri poco o nulla.
Alcuni li ho scelti.
Altri hanno scelto me.
E ora sono qui,
sulla mia home
come sorelle e fratelli,
posti sulla mia rotta virtuale.
Te li affido, Signore,
uno per uno.
Ti affido le loro speranze,
le loro paure,
i loro progetti di felicità.
Rendimi, per loro,
immagine – sia pur sbiadita!-
del tuo amore paziente e misericordioso.
Rendimi amico vero,
pronto ad ascoltare,
a condividere, a esserci. 
Rendimi apostolo,
capace di annunciare,
anche sul Web
il tuo Vangelo di salvezza.
Ti ringrazio, Signore,
per questo spazio immenso,
per questa vita a colori,
per questi incontri che forse non sono così casuali.
Tuttavia, Signore,
di chiedo di non lasciarmi affogare
in questo mare di finta compagnia:
risveglia in me il desiderio
di uscire là fuori,
di ascoltare voci reali,
di abbracciare persone autentiche
e stringere amicizie vere.
Amen.
 

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