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Creato da: r.capodimonte2009 il 13/10/2009
attualità, politica, cultura

 

 
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Segnali sconcertanti dal futuro: il Governo Renzi è peggio dei due precedenti!

Post n°759 pubblicato il 10 Marzo 2014 da r.capodimonte2009
 

Siamo con il cuore in gola: mancano 48 ore dal momento fatale in cui il Consiglio dei Ministri “nuovista” ci farà sapere di che morte l’Italia deve morire, dopo i due tentativi di omicidio, perpetrati, ma fortunatamente andati a vuoto, di Monti e Letta.

In realtà i segnali che le mannaie sono già pronte e affilate ci sono già. La tassazione sulla casa da parte dello Stato, la c.d. TASI, che configura in due anni, 2012-2013 l’esborso da 9 a 24 miliardi, sta raggranellando miliardi sulla pelle di famiglie, piccole imprese, commercianti, perfino bancarellari che già stavano tirando le cuoia, e adesso moriranno. Costoro, vedranno perciò il loro denaro fare un drammatico e paradossale deja-vu, uscire dai loro asfittici conti correnti e andare a riempire altre tasche “vuote”, quelle dei lavoratori dipendenti. Così, magari un capofamiglia, annegato dai debiti della nuova “imu”, per 4-500 €, se ne vedrà arrivare 80 lordi in busta paga, grazie alle “manovre rivoluzionarie” di Matteo Renzi; e un povero artigiano, che dovrà pagare 1.500 € di TASI per il suo piccolo laboratorio con due dipendenti, per questa volta, dovrà aspettare a vedersi diminuire il cuneo fiscale… E sì che non ce lo aspettavamo da gente con la faccia di bronzo come Alfano! L’avvocatucolo siciliano, dopo il cambio di casacca, si è rapidamente dimenticato delle promesse fatte alla gente (che continua ad abboccare all’amo di questa genia di politicanti, e alla quale poi sta bene il dissanguamento!), di abolire l’Imu, anzi di restituirla in busta paga, come ci raccontava il Cavaliere, suo sponsor.

Intanto, come ministro degli Interni “kazako”, sta tagliando a più non posso i diritti spettanti alle Forze dell’Ordine, a cominciare dagli scatti (per 1,8 miliardi), e  la c.d. “razionalizzazione dei presìdi”, in parole povere il taglio orizzontale di commissariati, dipartimenti, sezioni e sottosezioni. La batosta, ovviamente, non toccherà i “reparti d’assalto” dello Stato di Polizia, ma tutti i quadri della vera e propria sicurezza dei cittadini: investigatori, polizia stradale e ferroviaria, supporti nautici, artificieri. Si tratta di paranoia pura, in un momento in cui, e adesso ne possiamo comprendere anche le cause, gli omicidi sono in aumento, così come gli incidenti stradali, mentre nei grandi processi si assiste ai balletti degli inquirenti strapieni di sospetti indiziari che, come per miracolo diventano prove. Forse allora sarebbe il caso di concedere ai cittadini l’uso delle armi, visto che ce le ha già un terzo della popolazione, ladri, assassini e mafiosi.

Forze dell’ordine come queste, tuttavia, si meritano questo ed altro. Va bene essere “fedeli alla repubblica”, ma qui si tratta di essere “truffati dalla repubblica”, e sarebbe ora che le uniformi, comprese quelle impomatate dell’esercito, dimostrassero ai cittadini italiani, vessati più o meno come loro, se hanno o no le palle. Finora non l’hanno dimostrato.

Nel 2013 il Cerved ha registrato 111.000 fallimenti, il 7,3% in più del 2012, mentre “spontaneamente –sic!” sono scomparse 94.000 aziende, il 5,6% in più del 2012. La falcidia ha colpito soprattutto le aree più industrializzate del Paese: Emilia, Trentino, Veneto, Friuli, Toscana, Lombardia… E la cancellazione di intere filiere, secondo Matteo Renzi si dovrebbe colmare con 80 € mensili in busta paga!

Eh no, caro bambolotto! Questa storiella l’abbiamo già letta e riletta, perfino la CGIL è stufa di ascoltarla: per dare il famoso shock c’è bisogno di ben altro, per esempio, aboliamo l’Irap, restituiamo i 100 miliardi di debito della P.A., riconsegniamo le imprese abbandonate dai “delocalizzatori” alle maestranze (autogestione), obblighiamo quelle in crisi ad adottare la “cogestione”, con l’ingresso delle maestranze nel cda, sostituiamo la cig con il reddito di cittadinanza, altro che l’abolizione del Senato, che ci farà risparmiare un decimo della cifra che la nuova legge sul finanziamento pubblico dei partiti concede da capo alle cupole mafiose che ci governano.

Perché le chiamiamo così?  Perché la TASI, per fare un esempio, non la pagherà la Chiesa, alla faccia del buonismo di maniera di un certo Papa, che riserva dolcissime parole ai poveri, ma questi preferirebbero un tozzo di pane in più(e di pane la Chiesa nei secoli ai poveri ne ha dato molto poco!), e in questo il “cattolico” Renzi non si è distinto dalla manica di mistificatori in acqua santiera che si sono avvicendati al potere. E si tratterebbe di decine di miliardi, che la religione di Stato utilizza per i suoi scopi, altro che!

Perché la TASI, per fare un altro esempio, non la pagheranno gli immobili dei partiti, e per questo il M5S ha protestato duramente, presentando una proposta di legge per istituire una patrimoniale del 50% sui 5 miliardi di valore immobiliare detenuto dalla casta, e sui quali essa lucra da decenni, mascherati da fondazioni, sottofondazioni, onlus, società benefiche e altre corbellerie.

Perché la Cig, per fare ancora un esempio, è stata allargata ai “dipendenti dei partiti”, migliaia di persone raccomandate, destinate a entrare nelle amministrazioni pubbliche col vento in poppa, un ordalia di raccomandati e privilegiati che in passato sono già stati abbondantemente foraggiati dalla “mostruosa” Legge Mosca!

Perché lo scarico fiscale di cui gode un cittadino, ed è l’ultimo esempio tra i tanti, che finanzia un partito è maggiore di quella che si ottiene finanziando un monumento o peggio una onlus o un ospedale!

E’ probabile che in queste contraddizioni plateali e in tante altre che il “nuovista” fa finta di non vedere, tutto preso da una riforma del Senato, che non avrebbe proposto un ragazzino alle Va Elementare (magari uno di quelli che gli ha cantato la canzoncina!), neppure tanto bravo di Educazione Civica, l’Unione Europea abbia visto l’ennesimo bluff.

Quella corsa in cui Renzi si sta affannando gli serve, infatti, per mistificare le reali riforme di cui questo Paese ha necessità impellente, per riassumere almeno un aspetto civile di credibilità, e che non gli affibbiano certo le chiacchiere dell’autarca del Quirinale. Che sono soprattutto quelle relative alla corruzione, alla burocrazia e ai privilegi, nemici primari dello sviluppo di un popolo e della sua economia.

Gli imbrogli servono a poco, se l’Italia ha perduto lo slancio: è come un cancro che corrode il suo corpo, e le metastasi sono diffuse ormai dappertutto. Medicazioni o trasfusioni non servono più: anni di bugie su una “spending review” cui non si ha alcuna volontà di approdare; leggi, come quella Fornero, che tolgono il pane di bocca alla gente e paralizzano le imprese; operazioni finanziarie a favore di un asset bancario ormai esangue e travolto dalle sue stesse contraddizioni, che regalano miliardi a scapito delle famiglie e delle imprese…

Il resto è fuffa. Il resto è Matteo Renzi, e il suo “circo” delle meraviglie!

(R.S.)

PERLE DI SAGGEZZA

Solo ieri, domenica, sono morti di morte violenta sette bambini, di cui tre femminucce, assassinate dalla madre, perché era stata abbandonata dal marito. Venerdì altre due creature erano state ammazzate dalla propria madre, restata senza lavoro. Ogni giorno siamo “distolti” dai c.d. “femminicidi”, e non ci accorgiamo della vera e propria strage degli innocenti a cui questo mondo sta assistendo: lo stupro e l’assassinio delle bambine in India, la morte per fame di migliaia di piccoli africani, lo stato di abbandono dei bambini rumeni che vivono nelle fogne, l’accattonaggio a cui sono costretti i bimbi zingari, la pedofilia sempre più diffusa. I cattolici sembrano tutti rapiti dalle performance di Papa Francesco, e questa drammatica escalation si perde nella retorica e nei riti ormai pacchiani e formali di una Chiesa che non sa più rispondere al cuore umano, sempre più indurito dalla crudeltà e dall’odio. Basti pensare alle parole pronunciate dal parroco del paesino dove sono morte le tre bambine: “Io conoscevo la madre (un’operaia albanese), una donna forte, imperterrita, che tale è restata anche se ha compiuto questo crimine… Quando la rivedrò (ha tentato il suicidio, ma non c’è riuscita, adesso è in galera), potrò esprimerle tutta la mia solidarietà…” E pensare che tutte le domeniche milioni di “plagiati e narcotizzati” continuano a chiudersi dentro quei simulacri che si chiamano chiese, e pregano una divinità che, ormai, da millenni, ha abbandonato questa terra! Se mai ci ha messo piede… 

 

 

 
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