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Il tramonto di Angela Merkel

Post n°1383 pubblicato il 28 Luglio 2016 da r.capodimonte2009
 

Nel lunghissimo e noioso prologo alla conferenza stampa di stamattina, dedicato al terrorismo, Angela Merkel ci ha raccontato le avventure di Pinocchio, superando, però, di molto, la fantasia di Collodi, enumerandoci una trentina di provvedimenti a cui l’UE dovrebbe ricorrere per “difendersi” dalle vendette dell’ISIS, ma soprattutto dallo spirito anarco-giustizialista di alcuni giovani europei, non importa di che razza o colore, che stanno suggendo orrore e distruzione, propria e altrui, da una società reazionaria e capitalista, che, in nome di falsi principi, triti e ritriti, libertà, democrazia, uguaglianza e giustizia, spaccia tutto e il contrario di tutto; e soprattutto sta ratificando l’annichilimento di ogni speranza per il futuro e per il progresso, in cambio della predazione e dell’usura da parte delle lobby bancarie e delle burocrazie.

La “cancelliera” ci ha così recitato una serie di litanie che riguardano, come quelle già elencate dal suo collega Hollande (che, in più è anche il solito socialista bugiardo che mistifica la sicurezza dei propri cittadini, e poi la fallisce clamorosamente!), la pura repressione, nei confronti di una serie di fantasmi, non meglio identificati: schiere di jihaddin , attentatori, sabotatori, golpisti, qualcuno li ha chiamati “nazisti”, ricordando che il prete sgozzato serviva messa in Normandia, dove sbarcarono gli Alleati (sic!); che non esistono, se non nel degrado delle periferie, nell’allontanamento vergognoso delle generazioni dal lavoro, nelle pensioni e nei sussidi da fame per i poveri, al posto di un’integrazione sociale e multiculturale, che le lobby finanziarie, e a cui i politici si sono venduti, confondono con la parola globalizzazione. “Sono momenti molto difficili, questi, per la globalizzazione!” ha dichiarato, infatti, la donna, ex-responsabile della Gioventù Comunista della DDR, transitata dal bagno galvanico del muro di Berlino fino al partito catto-socialista della CDU, i cui fondamenti politici mescolano, in un mix tossico, Goebbels, Stalin e Sant’Ignazio; e che si è concretizzato, infatti, nell’Europa autocratica delle banche cattoliche più usuraie della storia, e nell’imprenditoria più classista mai esistita, che riprende il sogno nefasto di Herr Todt, di un’Europa proletaria schiava del Reich.

La signora, infatti, interpreta pienamente la caduta verticale di una società opulenta ed egoista che sta cannibalizzando se stessa, dando vita a figli degeneri, che, come poveri cerebrolesi, nei rari momenti di lucidità, odiano la propria madre, che li ha messi al mondo: la cosa più sconcertante, ma significativa, è che l’ISIS, in tutta questa tragedia, ha messo solo l’input, il morbo dell’imitazione, il veleno della vendetta, l’esteriorità dei comportamenti, ma ha vinto ugualmente, su tutto il fronte, perché sapeva bene di operare sul ventre molle dell’Europa, quello delle “grandeur” straccione e dei capitalisti intossicati di denaro fasullo, Francia e Germania; illuse di dominare un’Europa che si sta sfaldando, ognuno si va a parare il deretano per conto suo, si salvi chi può, dopo la fuga strategica della Gran Bretagna, e la rivolta della Turchia.

Che pena questa politicante da strapazzo, che ha trionfato politicamente solo per dabbenaggine altrui, e per mandato diretto dell’imperatore americano, affinchè lo sostituisse come cane da guardia verso Mosca! Dopo averla favorita in ogni modo, dai tempi dei danni di guerra, abbonati come se Hirler non fosse mai esistito, fino ai trattati di Maastricht, quando si creò un euro che non era altro che un marco tedesco travestito!

E che pena chi gli si sottomette e gli striscia davanti, come l’Italia, che sta lì solo per raccogliere le briciole ammuffite di una considerazione, che in realtà è puro disprezzo, per i furbetti, che vogliono spacciare serietà per ladrocinio, ma in realtà, per lei, sono pezzenti, nella mente e nell’animo!

Le vuote parole odierne della Merkel, probabilmente segnano un’altra incontrovertibile puntata della crisi dell’UE, cominciata con lo scoppio del bubbone-immigrazione, proseguita con la più grave crisi bancaria dal 2007, e terminata con la Brexit.

Adesso si apre un nuovo, più drammatico capitolo, quello delle morti del terrore, che potrebbe culminare con altri segnali destabilizzanti: la caduta di Renzi e la vittoria del M5S, la caduta di Hollande e la vittoria della Le Penne, la vittoria nei referendum anti-europei di Slovacchia e Polonia, e, infine, la elezione di Trump alla Presidenza degli Usa.

A questo punto, per dirla con un eufemismo, la signora resterebbe semplicemente “in mutande”, e la sua “Europa globalista” come una pagina dell’Unità: un foglio per incartare ortaggi. Così gli Europei, forse, capiranno, che il problema vero è quello di creare un argine al terrorismo, ma da che mondo e mondo gli argini debbono essere costruiti fuori dalle acque tempestose, o crollano. E finchè noi li cementeremo restando a portata dell’Islam, che si sta massacrando nella guerra civile più sanguinaria della storia, non reggeranno. E la piena continuerà a travolgerci! (R.S.)

 
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