Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 7
 
Creato da: r.capodimonte2009 il 13/10/2009
attualità, politica, cultura

 

 
« Distruggiamo gli ulivi, ...IL ritratto di Dorian Gray »

Lo "strazio" della giustizia italiana

Post n°1547 pubblicato il 31 Marzo 2017 da r.capodimonte2009
 

Un magistrato, chiamiamolo dott. X, ha lasciato in libertà due delinquenti, già rinviati a giudizio più volte, spacciatori e alcolizzati, dopo che la polizia li aveva arrestati con addosso circa mille dosi di droghe di ogni genere, giudicando che costoro le avrebbero utilizzate per “uso di gruppo”, un’altra di quelle invenzioni “buoniste e nefaste” per impedire che costoro vengano puniti adeguatamente. Ebbene il giorno dopo, questi due criminali hanno massacrato e ucciso un povero ragazzo di venti anni, così, per divertimento.

Un altro giudice, chiamiamolo dott. Y, dopo aver a lungo tergiversato sui fatti incontrovertibili di un delitto, e precisamente l’eliminazione di un testimone “scomodo” il quale aveva deciso di “parlare” a proposito del fallimento della terza banca italiana, la più antica d’Europa, alla fine, pur di non ammettere che di tale reato si era trattato (la defenestrazione!), ha preferito denunciare la moglie del morto per falso, e i giornalisti, perché insistevano troppo sui dubbi e sulle incongruenze delle indagini. Un suo collega, di una procura vicina, e che chiameremo dott. Y1, di fronte al fallimento di un altro istituto, che grazie ad un Governo colluso, ha potuto derubare tutti i suoi clienti, la cui responsabilità era da addebitare alla gestione criminale dei suoi manager, li ha rinviati a giudizi, ad esclusione del padre di una famosa ministra, niente meno che il vice-presidente della banca.

Un procuratore, chiamiamolo dott. W, ha indagato per sei mesi il Comune di Roma, alla vana ricerca di un reato da ascrivere alla nuova sindaca, espressa da un movimento antagonista che è la maggioranza nel Paese, spinto da tutta una serie di “esposti” politici da parte dei suoi nemici sconfitti, fino a distruggerne l’immagine, fagocitata dai media di regime, per farla dimettere. Alla fine ha incastrato un personaggio della burocrazia romana, premiato dalle alte cariche dello Stato per la sua competenza, già collaboratore di vari sindaci, che con questa sindaca nulla a che vedere se non il fatto di averlo scelto esclusivamente in base al suo curriculum. Un suo collega di un ufficio poco distante, chiamiamolo dott. W1, di fronte al più vasto contesto criminale di tutta la storia, tanto da averlo nominato gli stessi inquirenti, come “mafia capitale”, sta puntualmente smontando, punto su punto, le accuse, le intercettazioni e le prove accumulate a iosa, e nonostante che gli accusati stiano confessando ore e ore, ma coinvolgendo politici e faccendieri del partito al potere, trasformando i reati in semplici manovre fraudolente. Al piano di sotto, un magistrato, chiamiamolo dott. W2, apre un’inchiesta ampia come “tangentopoli” che coinvolge pezzi da 90 del regime, generali, ministri, famiglia del premier, faccendieri, burocrati di Stato, e pian piano, come d’uso, rimette in carreggiata, almeno così sembra, i colpevoli, grazie anche al silenzio che si leva dai media di regime, che chiaramente lo osteggiano, dopo che un alto ufficiale della GdF è finito in Sardegna per aver scoperto, per primo, il legame tra il premier, suo padre, e una lunga catena di sant’Antonio, di corruzione.

Infine, un altro giudice, chiamiamolo dott. Z, famoso per esercitare in una piccola, ma pepata procura della Puglia, che da anni indaga sulle potestà dell’alta finanza di mestare nel torbido, spinta dai poteri speculativi e criminali delle lobby, per aver gettato l’Italia nelle mani della peggiore risma di iene e sciacalli per distruggerne l’economia, e mandare al potere uomini a loro graditi: ci riferiamo alle note agenzie di rating, partecipate delle stesse società finanziarie che poi operano sul mercato, infischiandosene di un mostruoso conflitto d’interessi, è stato “sbugiardato” dalla sua stessa corte, che ha creduto bene di archiviare il tutto, evidentemente “impressionata” da qualche potere in agguato ad essa congeniale.

Aggiungiamo, per inciso, che il segretario del sindacato dei giudici, poco prima di lasciare la sua carica, in merito ad un voto del Senato (il cui Presidente è un ex-giudice passato alla politica!), grazie a cui si è assolto un senatore condannato al terzo grado di giudizio, e privo ormai di diritti civili, ha confermato che costui non può fare il parlamentare per nessun motivo, e quel voto è un abuso di potere!

Ecco a voi la giustizia italiana! (C.T. Cicero)

 

 

 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Ultime visite al Blog

mozillastmonellaccio19acer.250iltuocognatino2karen_71diabolikas0m12ps12robert.sstaff.communityLibannawintour0Miele.Speziato0rossella1900.rlucylla_sdCWBriggs
 

Ultimi commenti

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963