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Post n°1617 pubblicato il 31 Agosto 2017 da r.capodimonte2009
E’ importante che nell’elettorato di centro-destra si cominci a diversificare piuttosto che “ammucchiare”: l’appello è in funzione di un Paese ormai allo sbando, e che, nonostante le messi di bugie interne e internazionali che lo stanno coccolando, e che mistificano la verità, non ha più una classe politica e dirigente in grado di salvarlo. L’appello berlusconiano di fare “accozzaglia” contro il M5S in Sicilia (il PD è ormai tagliato fuori dalla competizione), è una trappola senza via d’uscita, e che molti elettori in buona fede, specie se giovani, debbono considerare: il centro destra ha avuto la possibilità di governare e bene la Sicilia, prima dell’avvento del centro-sinistra, perché aveva la maggioranza su quasi tutta l’isola: ma il risultato quale è stato? Che la maggior parte dei caporioni, compresi quelli di Alfano, che allora concupivano con l’ex-cavaliere, sono finiti sotto inchiesta, molti sono stati processati e condannati (anche se il parlamento, poi, li ha “salvaguardati”, con un do ut des scandaloso tra i due “centri”!); la Fiat ha avuto la possibilità, al solito ben retribuita, di tagliare la corda e lasciare migliaia di disoccupati a carico del popolo; l’abusivismo edilizio è restato intatto; le gare d’appalto sono state costantemente vinte dai consorzi mafiosi, il sign. Dell’Utri è finito in galera perché era il mediatore tra la malavita organizzata e gli uomini di Forza Italia, ci sono le prove che ad Arcore l’abbiano sacrificato! Berlusconi ne ha tratto grossi vantaggi, perché in quegli anni di dominio ha investito molto, senza troppi problemi (basta andarsi a leggere le sue proprietà immobiliari siciliane), ma per i siciliani ha fatto ben poco, se si pensa che la disoccupazione e l’espatrio dei cervelli dall’isola sono aumentati di quasi il 7%. L’unica cosa da evidenziare la batosta inenarrabile del Ponte sullo Stretto, un progetto faraonico che avrebbe favorito soprattutto le imprese azzurro-mafiose. Era logico che la Sicilia cambiasse bandiera, affidandosi a delle figurette di marzapane, come Orlando, che da anni è riuscito a “istituzionalizzare” la malavita, e a questa, vivendo nella bambagia, non conviene più delinquere; e poi è arrivato l’ “Ignazio Marino” della situazione, Crocetta, che forse sarà più onesto dei suoi predecessori, ma certo è politicamente e culturalmente inaffidabile: e il Pd lo sa, e lo mette da parte! Nel frattempo, elettori di destra del centro-destra, sono suonati altri campanelli d’allarme, che dovrebbero mettervi sul chi vive: qui si è già dimenticato l’accordo leonino tra Silvio e Matteo, detto “il Nazareno”, mirante a spartirsi l’Italia con quelli che una volta “mangiavano i bambini per merenda”: che poi è ufficialmente caduto per colpa proprio di un siciliano, Sergio Mattarella, eletto col trucco; ma poi è continuato, dal 2013, forse ancor più compiutamente, nel momento stesso che in senato il Pd non aveva la maggioranza. Da allora, dopo 85 decreti legge passati con la fiducia (il 75% di F.I., con la mediazione attiva di Alfano, che, non dimenticate governa con F.I-FdI e Lega le amministrazioni di centro-destra come niente fosse!), praticamente Berlusconi ha tenuto in piedi Renzi ed ora Gentiloni. Ed è inutile prendersela con i grillini che continuano a fare la loro strada nonostante contro di loro si sia alzato quello stesso “arco costituzionale” che fu eretto, e la Meloni lo sa bene, contro l’allora MSI, perché in Italia, PCI e DC alla fine governassero assieme, disintegrando (lo avrebbe poi realizzato la procura milanese) il PSI! In Sicilia c’è bisogno di aria nuova, e questo può farlo solo il movimento, ma con la sincera condivisione di chi, come minimo vuole sparigliare certe vecchie carte truccate: e non ci si venga a dire che ci vuole esperienza amministrativa della cosa pubblica, visto che i partiti tradizionali, questa “esperienza” l’hanno scialacquata per interessi personali! L’elettorato dovrebbe essere già vaccinato contro le mistificazioni dell’ “uomo della provvidenza”, che ha avuto 20 anni e una maggioranza di 100 deputati per cambiare l’Italia. E non solo non l’ha fatto, ma ha ci ha lasciato in eredità il suo pupillo, Matteo Renzi, coi suoi avatar distruggitori! (R.S.)
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