Un blog creato da Jasondgl2 il 04/09/2006
L'arte...la mia vitaLa mia arte... i miei pensieri... praticamente... io. |
UN PO' DI ME...
Sono un pittore romano di 56 anni, mia caratteristica principale, una grande passione per l'ARTE in tutte le sue forme e rappresentazioni, la pittura è la mia vita, potrei dipingere anche in eterno, se la vita fosse eterna.. Artisticamente autodidatta, tutto quello che vedrete è frutto della mia personale esperienza. Ho operato, sin dall'inizio della mia attività, nella sfera del surrealismo e del fantastico ad olio su tela, pur nella sua diversità, Salvador Dalì, é stato il mio primo ispiratore. Poi dopo vari passaggi di stili diversi, la continua ricerca e la voglia di novità, ultimamente mi hanno portato a questo stile espressivo, volti intensi, colori violenti forti, rielaborazioni con tratti a spatola duri e decisi, la curiosità, l'insoddisfazione, la fantasia, la sensibilità e la voglia di comunicare emozioni, mi spronano a cercare e provare sempre; non mi fermo a quanto ho raggiunto, non mi piace ripetere a lungo il procedimento, il linguaggio, lo stile usato una volta. L'ammirazione e il piacere di scoprire le tecniche di esecuzione dei grandi maestri del passato e del presente pittorico, la costante applicazione, una naturale ed innata predisposizione al disegno ed alla creatività, mi hanno portrato piano piano a copiare quadri di autori famosi; è un’ esperienza affascinante, perché conduce a guardare il soggetto attraverso l’immagine che loro ne hanno dato, ossia attraverso la loro interpretazione; costringendoti a scegliere i loro colori, a scoprirne la finezza, a entrare nelle loro diverse sensibilità. Ho intensificato la mia attività pittorica anche con Ritratti, Trompe l'Oeil, pittura su vetro. Presso il mio studio di Roma, la "Arte & Pubblicità" lavoro ed espongo anche permanentemente le mie opere.
CRITICA DI ROBERTO MALFATTI
Normalmente pubblico testi piuttosto brevi perchè credo che la brevità e la leggerezza costituiscano una virtù... in questo caso però devo fare un'eccezione perchè poche parole non sono sufficienti per presentare un artista come Giacomo Sonaglia; ne devo spendere qualcuna in più, ...questo pittore si scoprirà che egli si dichiara disponibile a eseguire ritratti su commissione, vetrate artistiche, Trompe l'oeil, copie di capolavori e quadri originali.
Alcuni storgono la bocca quando sentono che qualche artista opera su commissione, ma anch'io storgo la bocca quando vedo che queste persone storgono la bocca. So di avere la ragione dalla mia: conosco abbastaza bene la storia dell'arte per sapere che Giotto, il Beato Angelico, Raffaello, Michelangelo, Picasso e tutti i grandissimi lavoravano proprio in questo modo. Qualcuno si scandalizza perchè Renzo Piano progetta edifici soltanto se gli viene chiesto di farlo, ovvero se gli viene commissionato un progetto? Mozart o Verdi forse componevano per hobby? No, tutti i grandi artisti hanno lavorato su commissione. Il committente è fondamentale perchè l'arte possa vivere; non soltanto il singolo artista, l'arte.
Da qualche decennio si è diffusa l'errata convinzione che l'artista deve essere completamente indipendente e che soltanto se fa quello che decide lui, dove e quando sceglie lui, potrà creare capolavori; ma è sbagliata e irrealistica. Tra i grandi, per quello che risulta a me, soltanto Cezanne ha potuto fare a meno del mercato, e soltanto perchè suo padre, grande banchiere, gli assicurò un rendita per tutta la vita.
Sonaglia....se pure fosse bravo (come è) anche in uno solo dei cinque campi in cui opera, avrebbe il successo che ha e ne meriterebbe molto altro ancora; il fatto che di talenti ne possieda cinque (ma in realtà è sempre lo stesso) lo rende un personaggio e un artista straordinario. Sonaglia è un maestro, ovvero uno che conosce in profondità le tecniche che utilizza, che dal loro impiego trae opere di livello qualitativo altissimo e che è in grado di insegnare ad altri i loro segreti. Non è questo che deve saper fare colui a cui attribuiamo il titolo di Mastro? Visitando le gallerie si vedrà che sto descrivendo semplicemente le cose come sono. Si potrà dire che vetrate e trompe l'oeil belli come quelli che lui disegna e realizza hanno più a che fare con l'artigianato, seppure di alto livello, che con l'arte, intesa come capacità di creare. Un'osservazione come questa, che pure è accettabile, non tiene conto di parecchi elementi. Assumersi la responsabilità di affrescare la parete della sala più importate di una magione prestigiosa, non è cosa da tutti. Allo stesso modo copiare un Gauguin o un Renoir può portare a risultati squallidi e perfino grotteschi, ma può anche, all'opposto, riprodurre lo spirito dell'artista di cui si sta copiando l'opera. Per riuscirci occorre penetrare nell'animo di quell'artista, non basta limitarsi a ricalcare i suoi tratti e le sue pennellate. La maestria di Sonaglia in questa parte non puramente creativa della sua attività può essere paragonata a quella di un grande concertista, che esegue musiche composte da altri, ma che è in grado di affascinare chi ascolta.
Ma come un grande concertista può essere anche compositore lui stesso, così Giacomo Sonaglia è anche artista "in proprio". Quando segue la propria ispirazione appare molto libero e moderno, quasi selvaggio. Di Sonaglia "pittore in proprio" parlerò ancora.
Roberto Malfatti
LA TECNICA DELLA PITTURA A OLIO

I FALSI D'AUTORE
(Leonardo:"Dama con l'ermellino")
Sono molte le personalità di una certa fama che si tengono in casa dei "falsi d'autore".
"La prima cliente famosa - racconta un grosso mercante di autentici falsi d'autore - fu Sophia Loren che, affascinata da queste opere, reclamizzò l'idea in America, dove oltre ai molti attuali estimatori annovera il ricordo di Frank Sinatra". Da noi la lista dei clienti può perfino stupire: "dal Barone von Tyssen, ad Alberto di Monaco, sino ad Agnelli e Berlusconi".
Fabio Fazio non solo ha la casa piena di falsi, ma, come si vede dalla foto di "Panorama" del 3.2.2000, ci tiene a farsi fotografare con loro (in alto Ritratto del dottor Ghachet di van Gogh e, più sotto, Ritratto di Giuseppe Verdi di Giovanni Boldini).
Ma quello che più stupisce è che anche Vincent van Gogh era un falsario di sé stesso, infatti di questo ritratto, come di tante altre opere di questo artista, ne esistono due versioni.
Il primo di questi ritratti (Dottor Gachet con ramoscello di digitale - foto in alto) è esposto al Louvre di Parigi (una copia in casa Fazio); il secondo (Dottor Gascet con libri e ramoscello di digitale - foto in basso) si trova a New York al S. Kramarsky Trust Fund.
Entrambi i quadri sono stati dipinti nel giugno 1890 e, contrariamente a quanto appare nella copia di Fazio, nessuno dei due è stato firmato dall'autore, il primo misura cm. 68 x 57, il secondo 66 x 57.
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(Vincen Van Gogh:"Autoritratto")





IL RITRATTO
Ritratto a matita su tela
Il ritratto, ovvero, il desiderio, l’ambizione o la necessità di tramandare ai posteri la propria immagine come testimonianza del proprio passaggio, così come un disegnatore lascia uno schizzo su un foglio di carta. L’origine di un istinto sicuramente molto vicino a quello della procreazione, poiché sempre di “creazione” si tratta, sebbene artistica. I tempi moderni ci portano costantemente ed inconsciamente a contatto con il ritratto in ogni momento della giornata, basti solo pensare a come l’uomo usa quotidianamente i mezzi multimediali: giornali, manifesti, televisione e pubblicità di ogni genere. Ciò che ha sicuramente contribuito alla rivoluzione del ritratto passando da una commissione élitaria ad un’altra su larga scala rivolta successivamente al business ed ai numeri del mercato è stata certamente l’invenzione della fotografia verso la metà del 1800. Attraverso l’uso della fotocamera il senso ed il valore odierno del ritratto è stato ormai “banalizzato”, nonostante validi fotografi abbiano saputo trasformare questa disciplina in una vera e propria nuova arte a sé stante. Chiunque di noi si sarà imbattuto in qualche vecchia foto che ritrae un vecchio antenato o magari i leggendari personaggi della frontiera americana, immagini che trasmettono fascino e curiosità, ma per poter trovare le origini artistiche ed il pathos dei ritratti dei Grandi Maestri occorre tornare indietro di qualche secolo. Nel 1300, grazie alla scoperta dell’olio di lino come legante per i pigmenti colorati, nasceva la pittura ad olio, probabilmente non solo con la complicità dei fratelli Van Eyck.
Ritratto olio su tela


IL TROMPE L'OEIL
(Il tempietto)
Chi sfoglia una qualsiasi rivista d'arredamento puo' accorgersi quanto oggi sia tornato di moda il TROMPE L'OEIL. Illusionistici inganni sulle pareti di interni privati e pubblici, per deliziare gli occhi di chi vive la propria casa e per stupire gli osservatori. Una fittizia architettura dipinta, che nobilita pareti statiche, prive di personalita', dilatandone gli spazi anche ristretti, sfondando la realta' fisica con finestre, balconi, prospettive, e riscattando la fantasia attraverso questi dipinti che ampliano lo spazio nel tempo.
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(Oblò con vista tetti e uccellini)



LE VETRATE ARTISTICHE
(Vetrata Libery "Lo stagno")
La cultura di inserire vetrate artistiche nell’architettura d’interni è divenuta ormai una consuetudine e una scelta d’arredo ottimale: il gioco di luce che attraversa i vetri policromi riflettendo il decoro, distorcendolo, moltiplicandolo in costante metamorfosi,finisce per vivificare l’ambiente e caratterizzarne la personalità.
Ma fu solo verso la fine del 1800, dopo secoli di oblio, che la vetrata artistica venne reintrodotta nell’arredamento e nell’architettura d’interni, sia in Europa che oltreoceano.
Molti artisti di fama, pittori in prevalenza, cominciarono ad interessarsi a questo settore, realizzando disegni per la creazione di vetrate “moderne” da collocare nell’arredamento delle nuove architetture che andavano profilandosi sia in ambito privato che pubblico.
Un apporto determinante al riutilizzo delle vetrate istoriate si deve allo statunitense L.C.Tiffany, il quale produsse una nuova tipologia di vetri ed inventò un metodo innovativo per legare le vetrate artistiche con lo stagno.
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(Imitazione vetrata antica)


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Citazioni nei Blog Amici: 25
ULTIMI COMMENTI
« Ricordo... | Il bisogno di dipingere. » |
Post n°38 pubblicato il 25 Novembre 2006 da Jasondgl2
Di pittura, ce n'è poca, di tele imbrattate ce ne sono molte, il ventesimo secolo ha il record per quantità. Dipingiamo a serie, a trittici a catene di montaggio, ma mi chiedo... i dipinti ancora freschi di oggi potranno stare alla pari dei capolavori antichi? Io ho i miei dubbi... |
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Quanta vera pittura c'è ancora?
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LA STRAGE DEGLI INNOCENTI.

COS'È LA POVERTÀ?
COS'È LA FAME?

COS'È L'ODIO?
L'odio e l'odiosità sono sentimenti propri dell'uomo. Non ci è dato di dimostrare che in altri esseri viventi vi siano comportamenti paragonabili a quelli derivanti dal provare odio. Questo fa si che l'odio e le sue conseguenze siano tratti di differenziazione primaria tra uomo e altri esseri viventi.
Nel corso della storia l'uomo ha manipolato l'odio raggiungendo tecniche raffinatissime per la sua applicazione pratica e questo fa si che si possa affermare che molti avvenimenti storici siano stati determinati dall'odio.
Il sentimento che si contrappone all'odio è l'amore :
sentimento di affetto vivo, trasporto dell'animo verso una persona o una cosa, devozione. Aspirazione spirituale al bene.
L'amore è un sentimento individuale e totalmente soggettivo a diversità dell'odio che può essere vissuto come sentimento comune a più persone.
L'odio è un sentimento che si può trasmettere a più persone con maggior facilità rispetto all'amore e lo si può fare attraverso il comportamento, le parole e le scritture. A diversità dell'amore, l'odio può coinvolgere contemporaneamente più individui ed autoalimentarsi all'interno di comunita` e popolazioni.
L'odio può essere indirizzato verso valori ed istituzioni per cui si può avere :
* odio razziale o etnico : che si sviluppa in un gruppo o in un popolo, verso un altro popolo o gruppo, per motivi razziali
* odio culturale : verso tradizioni, culture, credenze religiose di altre persone
* odio enpatico : verso persone specifiche e senza motivazioni oggettive
* odio politico : verso gruppi politici ed i suoi rappresentanti
11 SETTEMBRE, ricordiamoci di cosa significa l'odio. Non è l'unico esempio di quanto l'essere umano non significa "essere umano", di quanto la vita del prossimo conti poco per molti di noi. Questa immagine deve essere per tutti un simbolo di pace, non ci sono razze, nè religioni, ne credo politico che possano giustificare la perdita di anche una sola vita umana.

COS'È IL BULLISMO?

STOP ALLA ''RETE'' DELLA PEDOFILIA
''Save the Children''
Il progetto raccoglie le segnalazioni anonime di qualsiasi cittadino che voglia contribuire ad evitare abusi su bambini: dietro le foto del mondo virtuale infatti ci sono sempre piccole vittime reali. Pertanto chiunque si imbatta per caso, navigando in rete, in siti o immagini pedo-pornografiche, può compilare il modulo di segnalazione pubblicato su ''Stop-it'' (http://www.stop-it.org/home), aiutando così i più piccoli.
Il personale dell'associazione raccoglierà le denuncie che, dopo la verifica, saranno inviate alla Polizia Postale e delle Comunicazioni la quale avvierà le indagini necessarie per individuare gli autori del sito.
La pornografia minorile è un crimine in continuo aumento che rientra nell'abuso sessuale ai danni di minori e nello sfruttamento sessuale dei bambini a scopo commerciale. Violenze che hanno ripercussioni enormi a livello fisico, psicologico e sociale sulle vittime. E i dati del fenomeno sono sempre più preoccupanti.
Il giro d'affari legato alla pedo-pornografia on line è altissimo: solo in Italia fa registrare un fatturato annuo di oltre 11 miliardi di euro. Il prezzo delle fotografie varia dai 30 ai 100 dollari mentre i video hard costano dai 250 ai 300 dollari.
Dopo la legge 269 del 1998 in Italia sono state sequestrate oltre 100mila immagini di pornografia infantile e circa cento persone sono state arrestate di cui 3 italiani.
Nell'ultimo anno la Polizia Postale e delle Comunicazioni per combattere il fenomeno della pedo-pornografia ha intensificato l'attività di monitoraggio del web, a volte con investigatori sotto copertura, raggiungendo risultati interessanti.
Se navigando nel web trovate, per caso, materiale pedo-pornografico, la prima cosa da fare è mettersi in contatto con la Polizia Postale e delle Comunicazioni, telefonicamente o via e-mail.
Per non correre rischi ed essere d'aiuto agli operatori nelle indagini, è utile comportarsi seguendo alcuni consigli.
Nel caso di siti Internet dal contenuto sospetto, occorre segnare l'indirizzo web esatto, evitando assolutamente di scaricare materiale poiché non è consentito dalla legge.
Se invece si ricevono messaggi di posta elettronica con allegati di natura sessuale, è necessario non cancellare l'e-mail, finché non verrà detto dagli operatori della Postale.
Per quanto riguarda le chat lines, invece, se si viene contattati da un utente che lascia intendere di avere immagini o video che ritraggono rapporti sessuali con minori, bisogna conservare il testo della conversazione con le indicazioni del giorno e dell'ora in cui è avvenuta, del server e del canale in cui si era conversato, specificando anche il servizio di chat usato (per esempio IRC, C6, ICQ).

LA DICHIARAZIONE DI SIVIGLIA
Da: Adams, D. (ed.) 1991, The Seville Statement on Violence, UNESCO, Paris.
Traduzione di Camilla Pagani.
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INTRODUZIONE
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Questa Dichiarazione è un messaggio di pace. Dice che la pace è possibile e che le guerre possono cessare. Dice che può cessare la sofferenza della guerra, la sofferenza della gente che viene ferita e muore e la sofferenza dei bambini che rimangono senza casa o senza famiglia. Dice che invece di preparare la guerra, possiamo usare il denaro, ad esempio, per insegnanti, libri, scuole, medici, medicine e ospedali.
Noi autori di questa Dichiarazione siamo scienziati provenienti da vari paesi, dal nord, dal sud, dall'est e dall'ovest. Questa Dichiarazione è stata sottoscritta e pubblicata da molte organizzazioni di scienziati di tutto il mondo, tra cui antropologi, etologi (studiosi del comportamento animale), fisiologi, politologi, psichiatri, psicologi e sociologi.
Abbiamo studiato il problema della guerra e della violenza con metodi scientifici moderni. Naturalmente le conoscenze non sono mai definitive ed un giorno sapremo di più di quanto sappiamo oggi. Ma abbiamo il dovere di esprimere il nostro pensiero sulla base degli ultimi dati scientifici.
Alcuni affermano che la violenza e la guerra non possono cessare perché fanno parte delle nostre caratteristiche biologiche naturali. Noi diciamo che non è vero. Un tempo si diceva che la schiavitù e la sopraffazione in nome della razza e del sesso facessero parte delle nostre caratteristiche biologiche. Alcuni pretendevano persino di poter provare scientificamente queste affermazioni. Ora sappiamo che avevano torto. La schiavitù non c'è più e ora il mondo è impegnato a porre fine alla sopraffazione in nome della razza e del sesso.
CINQUE PROPOSIZIONI
1.______________________________________________________________________________E' scientificamente scorretto dire che le guerre non finiranno mai perché gli animali fanno la guerra e gli esseri umani sono come gli animali. Prima di tutto questo non è vero, perché gli animali non fanno la guerra. In secondo luogo non è vero perché noi non siamo esattamente come gli animali. Diversamente dagli animali noi possediamo una cultura umana che possiamo modificare. Una cultura in cui è presente la guerra in un determinato secolo può cambiare e vivere in pace con i popoli vicini in un altro secolo.
2.______________________________________________________________________________E' scientificamente scorretto dire che la guerra non può finire perché fa parte della natura umana. Le argomentazioni sulla natura umana non possono provare nulla, perché la nostra cultura umana ci fornisce la capacità di plasmare e modificare la nostra natura da una generazione all'altra. E' vero che i geni che vengono trasmessi nelle uova e negli spermatozoi dai genitori ai figli influenzano il nostro modo di agire. Ma é anche vero che siamo influenzati dalla cultura in cui cresciamo e che possiamo assumerci la responsabilità delle nostre azioni.
3.______________________________________________________________________________E' scientificamente scorretto dire che la violenza non può finire perché gli esseri umani e gli animali violenti sono in grado di vivere meglio ed di avere più figli degli altri. In realtà i risultati della ricerca scientifica dimostrano che gli esseri umani e gli animali vivono meglio quando imparano a lavorare bene insieme.
4.______________________________________________________________________________E' scientificamente scorretto dire che siamo costretti ad essere violenti a causa del nostro cervello. Il cervello fa parte del nostro corpo come le gambe e le mani. Possono essere tutti usati per la cooperazione come per la violenza. Poiché il cervello è la base organica della nostra intelligenza, ci permette di pensare a quello che vogliamo fare e a quello che dovremmo fare. E poiché il cervello ha una grande capacità di apprendimento possiamo inventare nuovi modi di fare le cose.
5.______________________________________________________________________________E' scientificamente scorretto dire che la guerra è causata dall'"istinto". La maggior parte degli scienziati non usa più il termine "istinto" perché nessuno dei nostri comportamenti è così determinato da non poter essere modificato dall'apprendimento. Naturalmente abbiamo emozioni e motivazioni, come la paura, la rabbia, il sesso e la fame, ma ognuno di noi è responsabile per quanto riguarda i modi in cui le esprimiamo. Nella guerra moderna le decisioni e le azioni dei generali e dei soldati non sono di solito dettate dall'emozione. Al contrario, essi eseguono i loro compiti sulla base dell'addestramento ricevuto. Quando i soldati vengono addestrati alla guerra e quando alla gente si insegna a dare il proprio appoggio a una guerra, gli si insegna ad odiare e a temere il nemico. Il problema più importante è capire perché vengano addestrati e preparati in questo modo innanzitutto dai capi politici e dai mass media.
__________________________________________________________________________________________
CONCLUSIONE
___________________________________________________________________________________________
Concludiamo affermando che le nostre caratteristiche biologiche non ci condannano alla guerra e alla violenza. Al contrario, noi possiamo porre fine alla guerra e alla sofferenza che ne deriva. Non possiamo farlo agendo da soli, ma soltanto insieme. Tuttavia è molto diverso se ciascuno di noi crede o no che lo possiamo fare. Altrimenti è verosimile che non ci proviamo neppure. La guerra è stata inventata nei tempi passati e nello stesso modo possiamo inventare la pace nel nostro tempo. Ciascuno di noi fare la propria parte.
Inviato da: konoko88
il 01/04/2017 alle 21:56
Inviato da: sexydamilleeunanotte
il 10/09/2016 alle 11:28
Inviato da: vany47844
il 23/02/2010 alle 14:17
Inviato da: auragarry
il 23/11/2008 alle 13:00
Inviato da: chico_62
il 17/11/2008 alle 22:09