Creato da Michellegay78 il 10/09/2010
confessioni di un transgender

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LE TAPPE DELLA MIA OMOSE... »

Le tappe della mia omosessualità: LA SCOPERTA

Post n°1 pubblicato il 10 Settembre 2010 da Michellegay78
Foto di Michellegay78

Ho scoperto la mia omosessualità intorno ai quindici anni, anche se ritengo di esser sempre stato gay fin da piccolo.

Si tende a sottovalutare i giochi d'infanzia, relegandoli spesso ad una fase della crescita, ma è proprio in quel periodo che si può e si deve intuire quale diverrà la formazione della persona. Senza una logica spiegazione (all'epoca ancora non potevo rendermene conto) volevo sempre imitare le mie sorelle, istintivamente vestendomi come loro, tanto che gli prendevo sempre i vestiti e le scarpe per poterli indossare, salvo poi venir costantemente redarguito dai miei genitori che ovviamente volevano insegnarmi a distinguere le differenze tra maschio e femmina. La stessa cosa avveniva con i giocattoli (le bambole mi affascinavano perché in piccola parte mi identificavo in esse, tanto che giocavo a vestirle, quasi questo potesse appagare il mio grande desiderio di essere femmina...) ma anche da tante altre piccole cose, tipo prediligere il colore rosa, le immagini a fiorellini, le treccine che inutilmente tentavo di farmi ai capelli (inutile perché mia madre mi costringeva a tagliarli corti ogni tre/quattro mesi) o il rossetto con cui mi dipingevo un po' tutto il viso...

Passavo molto tempo con le mie due sorelle ed anche con le compagne di scuola; i miei coetanei maschi invece li guardavo con diffidenza e timore... Forse perché cinicamente mi chiamavano femminuccia (già intorno ai nove-dieci anni di età iniziava evidentemente a palesarsi forte la mia effeminatezza), ma anche perché mi maltrattavano (i soliti bulletti di scuola mi avevano scelto come facile preda), e poi non mi piaceva il loro modo “stronzo” di comportarsi. Non che con l'età cambino, anzi, ma questo loro atteggiamento mi intimoriva, anche se poi con il tempo paradossalmente divenne una componente che attraeva i miei sensi.... E le donne capiscono cosa intendo dire....

Se per tutta l'infanzia non ebbi mai chiaro cosa mi piaceva davvero, dal momento che non provavo nessuna attrazione né per le ragazze, né per i ragazzi, ma solo il desiderio di essere una donna, le cose cominciarono a cambiare e prendere forma verso i dodici-tredici anni, quando di pari passo alla sempre più forte esigenza di travestirmi, iniziavo a provare i primi desideri sessuali verso i maschi.

Il desiderio di essere come una ragazza non era e non è una forma di esibizionismo o di carnevalata, come qualcuno può pensare, bensì è una chiamata interiore che ti spinge continuamente e fortemente a cercare il vero te stesso avvicinandoti il più possibile alla persona che vorresti essere. Anzi, per molti anni ho praticato questa esigenza totalmente di nascosto da chiunque; se avessi voluto esibirmi non avrei atteso tanti anni, quasi alla soglia dei trenta, per essere pubblicamente quello che oggi sono.

All'inizio, l'attrazione che provavo per i ragazzi pensavo ingenuamente fosse solo un modo per sentirmi ancor più femminile, nel senso che non mi bastava più indossare abiti e scarpe da donna e truccarmi come loro; ritenevo che per sentirsi totalmente come una ragazza, dove provare le loro stesse emozioni fisiche e sentimentali per i maschi. Ma non fu una forzatura, avvenne invece in modo pienamente naturale, di pari passo appunto con questa mia esigenza di travestirmi.

Solo verso i quindici anni presi effettivamente coscienza di ciò che provavo: mi innamorai per la prima volta.... Ovviamente fu di un ragazzo, per la quale iniziai a perdere la testa: lo pensavo, lo sognavo, provavo eccitazione ogni volta che mi passava accanto. Il suo fascino rappresentava quel qualcosa che potremmo facilmente definire “essere il mio tipo”. In lui per la prima volta vidi la persona che attraeva i miei sensi, scoprendo così le carte sulla mia vera natura.... (ma di questo ne parlerò specificamente la prossima volta).

Capii allora di essere a tutti gli effetti omosessuale, e questa cosa mi piaceva ma allo stesso mi spaventava: sapevo finalmente chi ero e cosa volevo, ma non sapevo come sarebbe stato il mio futuro.....

 
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