Creato da johanna257 il 18/01/2005
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« Messaggio #276 | Una storia (parte seconda) » |
Una storia (parte prima)
So di avere due brutti difetti. Uno è quello di voler ragionare e l’altro è quello di salvare tutto. In verità ne ho anche molti altri di difetti: sono riservata, silenziosa, pigra, golosa….va beh, non occorre che ve li dica tutti, anche perché non centrano molto con quello che voglio dire. In realtà non so bene dove voglio arrivare. La mia mente vaga sperduta alla ricerca di un senso. Ho pensato a lungo e ho provato a non pensare, ho frugato in ogni angolo di pensiero e ho lasciato che i pensieri scorressero liberi, ho ascoltato il cuore e l’ho costretto al silenzio, ora spero che scrivere possa servire a qualcosa.
Dicevo che salvo tutto, veramente non proprio tutto tutto, solo ciò che per me riveste una certa importanza anche se le cose, le persone e i fatti importanti rimangono comunque scolpiti nella mente e nel cuore per molto, molto tempo senza bisogno di rivedere appunti. Comunque, tra le varie cose, ho conservato i fiumi di parole scritte che sono scorsi durante quella che è stata una storia che mi ha profondamente toccato, trasformato e segnato, ma per la quale non riesco a trovare una morale. Tutte le storie ne hanno una e anche questa sicuramente la ha, per questo, a volte, rispolvero quelle frasi e provo, leggendole, a cercare significati che forse, a quel tempo, non sono riuscita a leggere e continuerò a rileggerle ancora fin quando non troverò un senso per quanto è avvenuto.
Questa è una storia come tante, iniziata per caso alla fine di luglio 2001, tra due persone che navigavano nello stesso mare e le cui rotte, un giorno, si sono incrociate.
Dopo due mesi così lui mi scriveva:
“9/11/2001 - Ciao Jo, porgo il mio inchino alla principessa del mio cuore. Ora leggerai ciò che ti dicevo, e lo ripeto, queste parole non verranno più riscritte per altre persone.
Vagavo per le strade, spalle strette e sguardo chino, senza meta, paura di incrociare gli sguardi, paura di andare, sì…di andarmene un giorno senza aver saputo amare. Dentro il buio, la pianta che era in me era morta seppellita, non c’era la speranza e tantomeno la volontà. Ma lassù davvero c’è qualcuno, e in qualche modo….. Ricordo l’inizio in chat, due parole…poi un caffè, uno sguardo stupito e dentro di me….è impossibile…è impossibile!!! Ed io mi abbandono all’evidenza e ripeti, ma neanche ti vede!!! Poi non lo so…non lo so… la luna o altro…il bisogno di aggrapparsi a qualcosa o qualcuno, il bacio. Un bacio rubato, sognato…ma che non sarà mai dimenticato. Sai, ciò che ho provato dopo è stata rabbia, sì, riderai, ma improvvisamente in me è rispuntata una rabbia tremenda, una voglia di combattere per avere ciò che sentivo mi appartenesse (parlo di amore). Poi la storia la conosci, ma non ciò che stava succedendo dentro di me. Col tempo mi sono sentito e lo sento ancora, di essere come una mamma, tu sei riuscita a piantare dentro di me il tuo seme. Sì, dentro di me nasceva e prendeva forma, grazie a te che donavi calore e tenerezza, qualcosa di bello. Mi sentivo stanco a volte, ma felice, passavano le settimane e lo sentivo dentro crescere, tu lo stavi alimentando. Jo stava crescendo una nuova vita…ora si chiama Amore. Nausee giramenti di testa, mancanza di respiro, battito accelerato, le voglie…si, di nutella. Cercherò di essere una buona madre, ma questo sentimento che tanto mi da è anche figlio tuo. Ora la rabbia non esiste più, c’è tanto amore da crescere e da difendere, tutto ciò sarà fatto. Questo mutamento lo devo a te Jo, solo a te, vorrei nel momento che tu leggi questa cartolina accarezzarti il viso….e sentire il tuo respiro su di me. TI VOGLIO BENE….”
Ed io, che dopo due mesi, ancora conservavo prudenza e diffidenza, da dietro le mie barriere così rispondevo:
“9/11/2001 - C’è una frase nella tua lettera che sto rileggendo più e più volte perché mi lascia molto perplessa….. Non ci posso credere Flo che tu non avevi mai amato, no…. non tu, un cuore grande come il tuo non può non aver amato! Forse non così, ci sono molte forme d’amore, dipende anche dalla propria evoluzione interiore. Sicuramente adesso non potresti amare qualcuno come avresti potuto farlo a vent’anni e viceversa, sei cambiato rispetto allora anche se sei sempre tu, ma sei cresciuto e quello che sei oggi domani non sarai più e non puoi sapere se e come potrai amare in futuro. C’è un mutamento continuo in noi, che dobbiamo seguire e accettare.
Un seme che diventa pianta e poi cresce ogni giorno diversa…. e vive fin che vive….Ripenso spesso anch’io a quella sera sotto la luna, a quel momento in cui mi hai guardato in silenzio e il resto dell’universo per un attimo è scomparso e siamo rimasti solo io e te….. mai più da soli…TVTB”
Questo era l’inizio….
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Inviato da: volandfarm
il 25/03/2009 alle 01:35
Inviato da: toorresa
il 24/03/2009 alle 16:35
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