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Post n°33 pubblicato il 24 Dicembre 2005 da jp.f
Tag: Frasi
Post n°32 pubblicato il 23 Dicembre 2005 da jp.f
Tag: Articoli La sacra famiglia La prima vera famiglia, era una famiglia tutta "sconclusionata" quanto a regolarità dei rapporti. Il padre non era il marito e nemmeno il padre, la madre non era la moglie, ma la figlia del figlio, il figlio era figlio di sua madre ma non di suo padre benché fosse il padre di entrambi e figlio del Padre. Niente al suo posto se non tutto a posto perché tutti figli. Infatti l'unica norma è proprio quella di essere figli. Fatto questo tutti si è rispetto agli altri - appunto anche nel caso di marito e moglie nonché genitore figlio - "putativi", putativi quanto all'essere genitore o figlio. Non è una questione di carne, è una questione di corpo. Ma non è finita qui! Morto il Figlio che è il padre, si genera una nuova famiglia. Il figlio muore di morte atroce, ucciso da tutti i suoi figli, ucciso in croce povero cristo. Ma morente ecco che di nuovo diventa padre, genera una nuova famiglia, non gli bastava la prima già abbastanza (dis)graziata: "Madre ecco tuo figlio - il primo capitato a tiro, benché il più afetionatos - figlio ecco tua madre. Del vecchio padre (l'ombra) più neanche l'ombra. Pover'uomo quest'ultimo che è comparso una sola volta e subito è scomparso. La sua utilità è stata quella di tirare l'asino prima a Nazhareth, poi in Egitto. Neanche Giobbe avrebbe avuto tanta pazienza, eppure sant'uomo "è".
Post n°31 pubblicato il 23 Dicembre 2005 da FOX1974XXX
DUE ANNI... DOMANI,24DICEMBRE2005 SARANNO DUE ANNI CHE IL MIO AMATO CANE HELMUT NON C'E' PIU'. LO SO CHE PRESI DAI MILLE IMPEGNI TUTTI NOI AVREMO TEMPO ZERO PER OCCUPARCI ANCHE DEGLI ALTRI,ANCHE DEGLI ANIMALI... VI CHIEDO SOLO UN SECONDO,SE NON L'AVETE ANCORA FATTO...E' UN REGALO DI NATALE PER ME... FIRMATE LA PETIZIONE PER FAVORE... SOTTO RITROVATE IL MESSAGGIO CHE AVEVO GIA' PUBBLICATO CON LE INDICAZIONI PER IL SITO DELLA LAV.,C'E' IL LINK DELLA LAV DA CLICCARE...ANDATECI E FIRMATE...PER FAVORE... "Scusa l'intrusione, ma mi è appena arrivata una segnalazione della LAV relativa al maltrattamento degli animali da pellicia in cina..queste povere bestioline sono rinkiuse in gabbie anguste ed ammazzati con un colpo in testa x poi essere scuoiati ankora vivi!x favore, firma la petizione x fermare questo orrore sul sito http://www.infolav.org/lenostrecampagne/pellicce/pelliccecina/index.htm e fai girare la cosa...te ne saranno riconoscenti, grazie! E' IL MESE DEL NATALE QUESTO,FACCIAMO UN'AZIONE UTILE CHE SERVA A QUALCOSA,CHE CI COSTA SOLO IL TEMPO DI UNA FIRMA. STIAMO ANCHE ATTENTI A COSA COMPRIAMO NEI NEGOZI DEI CINESI...ALTRIMENTI FINANZIAMO QUESTO MASSACRO!!!! http://www.infolav.org questo qui sopra è il link da cliccare...poi seguite il procedimento scritto nel messaggio per arrivare ad apporre la nostra firma." BUON NATALE A TUTTI SARA
Post n°30 pubblicato il 22 Dicembre 2005 da jp.f
Tag: Commenti Ieri sera ho girato un pò per i blog. C’è una cosa negativa che ne accomuna tanti (tralascio le solite cose sul sesso e via dicendo, che tutto sommato fanno parte della routine quotidiana del chiacchierio). La cosa, dicevo che, negativamente, accomuna tanti blog è ciò che chiamo la “categorizzazione”. Definire cioè le persone all’interno di una categoria. Normalmente si “ascoltano” i testi, si leggono le frasi, ma spesso si chiude il “lavoro dell’incontro” nell’etichettare la persona all’interno di una categoria. Non è per tutti così, ovviamente, ma mi sembra che una grande parte delle persone tenda a far così. Perché dico questo, perché secondo me le persone sono uniche nelle loro bellezze e nei loro limiti. Possono essere a tratti dolci e rozze, serene e tristi. Questo è però legato al sentimento, alla situazione, al momento che si sta vivendo. Definire una persona all’interno di una categoria non permette di incontrarla perché già definita a “priori”. C’è invece una cosa che secondo me accomuna ognuno di noi e che rende ognuno di noi incontrabile infinite volte nella vita: l’unicità e il desiderio di essere voluti per sempre. Questo attraverso ciò che siamo in ogni istante. Ogni volta che incontriamo lo sguardo della persona, anche se l’abbiamo appena vista un momento prima, ogni volta in quello sguardo c’è la possibilità di un nuovo inizio, perché infinito è il nostro desiderio di essere voluti. E’ un inizio sempre nuovo. A tutti Buon Natale
Post n°29 pubblicato il 21 Dicembre 2005 da jp.f
Tag: Frasi L'amore non ha tempo (Ci vuole tempo per capirlo, ma ad un certo punto della vita si capisce. I più sensibili lo capiscono subito, + o - entro i primi tre anni di vita) Ciao ciao
Post n°28 pubblicato il 20 Dicembre 2005 da jp.f
Tag: Articoli Pinocchio una fiaba? Collodi probabilmente si rivolterebbe nella tomba sapendo che l’opera da lui scritta è rimasta nell’immaginario collettivo una fiaba per bambini. Lui un adulto attento alle dinamiche educative, lui che attraverso Pinocchio ha riassunto nel suo libro la metodologia educativa più attenta di qualunque pedagogo americano o americanista divenuto famoso attraverso idiozie da laboratorio (Dewey, solo per citarne uno). Vengo subito al dunque, non critico l’opera di Collodi, racconto ciò che più mi affascina del “suo” Pinocchio. Inizio da Geppetto l’artista falegname geniale. Dalle sue mani, ricche di esperienza e di creatività, nasce il burattino di legno. Tanto Geppetto è geniale, tanto ha esperienza, tanto ha creatività, tanto è alla ricerca della perfezione che riesce a produrre qualcosa di eccezionale. Non un semplice oggetto, come ne aveva fatti tanti e belli, perfetti, deliziosi, ma un oggetto “animato”, tanta era la passione che lo aveva coinvolto. Geppetto è riuscito a imitare il gesto creativo di DIO, ma imperfetto, legato a qualcosa che nemmeno il suo genio gli permetteva di varcare: un burattino di legno animato. Qui Collodi pone un giudizio preciso. Per quanto l’uomo può raggiungere la perfezione di quello che fa e di quello che è, arriva ad un punto invalicabile, un punto che assomiglia molto alla creazione divina, ma che vi si ferma sulla soglia. Eppure, quella soglia è possibile varcare ma come? Lasciando che il divino vi passi. Occorrono due cose: l’offerta da parte di un altro – la Fata Turchina -, e la decisone del soggetto ad aderirvi – Pinocchio vuole e decide di “lasciarsi” diventare un bambino vero. Così l’uomo diviene realmente se stesso, accogliendo un altro (decisone e rapporto). Ma c’è un altro elemento che Collodi pone in modo geniale nell’opera di Pinocchio: il Grillo Parlante. Il Grillo Parlante, ossia la coscienza. Nella cultura moderna la coscienza, normalmente, è intesa come qualcosa che – una vocina – viene “dal di dentro” di noi stessi; qualcosa che ci appartiene naturalmente e che sta dentro di noi. Collodi rovescia questa cultura e dice no: la coscienza è qualcosa che riguarda l’intimo di noi stessi ma che nasce “dal di fuori” di noi stessi. Questo è il vero colpo geniale di Collodi. La coscienza, la propria autocoscienza è nel rapporto con un altro. Un altro che ci corrisponde nel giudizio circa il desiderio di felicità, di giustizia, di bellezza. Un altro che dice a me chi sono. In questo rapporto con un altro si forma la coscienza - quindi non è innata ma posta – che certo può incorrere in errore, ma metodologicamente pone le fondamenta per una strada da percorrere all’interno di una direzione e meta.
Post n°26 pubblicato il 20 Dicembre 2005 da FOX1974XXX
T'AMO SENZA SAPERE COME, questa è tratta dal film "Patch Adams" con R.Williams;nel film è la dedica alla sua ragazza uccisa...
Post n°25 pubblicato il 19 Dicembre 2005 da jp.f
Tag: Frasi
Post n°23 pubblicato il 19 Dicembre 2005 da poeticjustice
Tag: Poesie In questa notte d’autunno
Post n°22 pubblicato il 18 Dicembre 2005 da GENOVESE80
Fratelli, vi insegno qual è la via migliore: Se parlo le lingue degli uomini e anche quelle degli angeli, ma non ho amore, sono un metallo che rimbomba, uno strumento che suona a vuoto. Se ho il dono d’essere profeta e di conoscere tutti i misteri, se possiedo tutta la scienza e anche una fede da smuovere i monti, ma non ho amore, io non sono niente. Se do ai poveri tutti i miei averi, se offro il mio corpo alle fiamme, ma non ho amore, non mi serve a nulla. Chi ama è paziente e generoso. Chi ama non è invidioso non si vanta non si gonfia di orgoglio. Chi ama è rispettoso non cerca il proprio interesse non cede alla collera dimentica i torti. Chi ama non gode dell’ingiustizia, la verità è la sua gioia. Chi ama tutto scusa di tutti ha fiducia tutto sopporta mai perde la speranza. L’amore non tramonta mai: cesserà il dono delle lingue, la profezia passerà, finirà il dono della scienza. La scienza è imperfetta, la profezia è limitata, ma verrà ciò che è perfetto ed esse svaniranno. Quando ero bambino parlavo da bambino, come un bambino pensavo e ragionavo. Da quando sono un uomo ho smesso di agire così. Ora la nostra visione è confusa, come in un antico specchio; ma un giorno saremo a faccia a faccia dinanzi a Dio. Ora lo conosco solo in parte, ma un giorno lo conoscerò come lui mi conosce. Ecco dunque le tre cose che contano: fede, speranza, amore. Ma più grande di tutte è l’amore.
Post n°21 pubblicato il 18 Dicembre 2005 da FOX1974XXX
La maggior parte delle persone ritiene che AMORE voglia dire ESSERE AMATI anzichè AMARE,inoltre si ritiene sia semplice amare e che sia difficile trovare il vero soggetto da amare o dal quale essere amati. L'amore è premura, Questi concetti,che condivido al 100%,li ho estratti dal libro L'ARTE DI AMARE di ERICH FROMM...
Post n°19 pubblicato il 16 Dicembre 2005 da jp.f
Tag: Articoli Ancora sull’amore
Post n°17 pubblicato il 16 Dicembre 2005 da jp.f
Tag: Articoli Contraddizioni
Una volta conoscevo un tipo, uno storpio. Viveva come un accattone sotto i ponti, sarebbe morto in poco tempo. Arriva uno, uno strano-tipo, si avvicina e gli dice: "Alzati e cammina!" Puttana eva! Si alza e cammina davvero! Guarito! Dopo pochi giorni ritrova gli amici, trova lavoro, si sposa. Mette su un'impresa. Fa i soldi, 6 figli, compra casa ai figli che si sposano ..... Insomma diventa un signore! Era l'anno 32 d.C. Qualche anno fa, nel 1995, ho conosciuto un handicappato gravissimo. Tutti gli volevano bene, viveva in famiglia, era ben vestito, mangiava bene. Prendeva una pensione di invalidità (100%) di circa 1.200.000 lire al mese. Alcuni amici lo portavano al mare, gli compravano il gelato e a volte la pizza, insomma un signore! La scienza se lo prende a cuore. Interventi chirurgici di prim'ordine, riabilitazioni educative, psicomotricità, arteterapia, ippoterapia, delfinoterapia ...... Insomma un vero e proprio miracolo della scienza: GUARITO!!!!!! Una volta guarito gli tolgono l'invalidità ... e quindi la pensione! Si mette a cercare un lavoro, ma non lo trova. Comincia a fare la fame, a vagabondare per le strade. Perde gli amici, comincia a fare la carità, ad essere scanzonato, a vivere sotto i ponti. Due anni fa, una pistola in bocca e PAM, si ammazza! Puttana eva!
Post n°16 pubblicato il 14 Dicembre 2005 da jp.f
Tag: Lettere Lettera
Strano mondo il web. Lavoro il 70 % del mio tempo sul PC ma non mi ero mai avventurato nel blog. Inizialmente mi aveva un po’ spaventato, “parlare” con gente che non conosco improvvisando delle cose da dire. Infatti l’ho chiuso subito. Ma nel breve tempo che è stato aperto ho fatto degli incontri eccezionali. Si “incontri” credo sia la parola giusta. Ho chiuso il blog dopo pochi giorni perché mi sembrava assurdo parlare senza “vedere”, ma chiuso il blog mi sono subito mancate le persone che avevo “incontrato”, non molte per la verità solo tre, ma che tre!! Un “tre” straordinario” che già mi mancava l’istante dopo aver “chiuso”. Allora l’ho riaperto e ho continuato a “frequentare” i primi tre e poi altri. Stranamente leggendo i loro blog (meravigliosi) mi immedesimo, vivo le emozioni di ciò che scrivono, di ciò che vivono, raccontano e così vivo io stesso le stesse emozioni, i dolori, le gioie, le semplicità e le complicazioni. Intensamente, come se le conoscessi da molto tempo. E’ strano, lo so, ma è così e non posso negare ciò che vivo, non sono abituato. Per questo riesco oggi a parlare di “incontri” perché come tali li vivo anche se non vedrò mai le persone con le quali parlo. Certo scrivere non è come parlare, scrivere è con il cuore, parlare spesso è con la testa. E’ solo per pochi, di solito gli amanti, parlarsi con il cuore. Per questo trovo bello, ora, questo strumento e ringrazio tutti quelli che incontro da qui. Vi porto tutti nel cuore, per come ci riesco, per come posso, ma nel cuore Vi assicuro. Grazie, di cuore JP
Post n°12 pubblicato il 13 Dicembre 2005 da jp.f
Tag: Articoli L'Amore è l'eccesso dell'amore di un soggetto.
E’ un tema dominante, oggi come ieri e come lo sarà domani, ma è proprio nel trattarlo un tema che si insinua nel pensare quotidiano come un errore. Sto parlando del tema dell'Amore, quello con la “A” maiuscola. A mio modesto avviso - ma è quanto ho imparato anch'io – parlare dell’Amore è cosa quanto mai delicata. “Amore” è il termine della Teoria sull'amore, che è tanto astratta e pericolosa quanto più si radica nel quotidiano. Anche la parola “amore” (con la “a” minuscola) è un puro suono se non è legata ad un’esperienza. L'esperienza dell'amore infatti si riferisce al rapporto tra (almeno) due persone. Il termine amore è allora il nome della forma o del contenuto del rapporto tra due soggetti ed esso definisce l'esperienza di quei due soggetti. Pensare l'amore come l'Amore fa fuori il soggetto e per questo può diventare violento. La Teoria dell’Amore non permette a nessuno di entrarvi perché, in quanto Teoria, esclude la possibilità di una manifestazione diversa da essa. La persona è sottoposta alla legge di natura e non sarà mai all’altezza della Teoria che, in quanto tale, è perfetta. Eppure non per questo l'esperienza amorosa di un soggetto è "meno" di ciò che ci si può attendere, anzi l'amore è nella sua totalità ciò che quel soggetto realizza nel rapporto con il suo altro; può piacere o no, può rispondere alle attese o no, ma è totale in quanto "di" quel soggetto. Potrei dire che l'Amore è l'eccesso dell'amore di un soggetto. L'esperienza amorosa quindi chiede all'uno (non mi riferisco soltanto al rapporto uomo-donna) il dono di sé e all'altro l'abbraccio del "diverso da sé" pur dentro la corrispondenza reciproca, che nel caso della coppia uomo-donna diventa sostanziale. E' quindi totale non l'Amore, ma l'amore nel momento in cui sa comprendere (nel senso di prendere dentro di sé) la diversità dell'altro. Per contro è parziale l'Amore perché elimina la possibilità della diversità dalla Teoria dell'Amore. L’amore è un rapporto di possesso nel suo senso più positivo. Infatti il vero possesso della realtà sta nel suo rispetto. Ad esempio il possesso di un fiore non sta nel farne una proprietà cogliendolo: morirebbe. Il vero possesso di quel fiore è riposto nel cuore di chi lo ama lasciandolo lì dov’è, dove il destino lo ha posto; amare il fiore è amarlo “nel” suo destino (rispetto). Trasportiamo questo nel rapporto tra le persone e troviamo l’amore quale vera forma del rapporto. Le forme dell’amore sono infinite come infinite sono le possibilità di un rapporto. E’ solo nella psicopatologia che la forma del rapporto può essere definita: psicosi, nevrosi, handicap, ecc. Suggerisco di pensare l’amore come la forma del rapporto che abbiamo con i nostri altri presi dall’universo di tutti gli altri del mondo. Ognuno di questi rapporti ha la forma dell’amore, che si manifesta, concretizza, vive nei modi che quel rapporto porta con sé.
Post n°11 pubblicato il 13 Dicembre 2005 da jp.f
Tag: Frasi
Post n°10 pubblicato il 12 Dicembre 2005 da jp.f
Tag: Frasi
Post n°9 pubblicato il 12 Dicembre 2005 da jp.f
Tag: Poesie
Post n°8 pubblicato il 12 Dicembre 2005 da jp.f
Tag: Frasi “E rido della felicità delle masse, Lettera di Giacomo Leopardi a Fanny
Post n°7 pubblicato il 12 Dicembre 2005 da jp.f
Tag: Frasi
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Inviato da: lottergs
il 25/03/2009 alle 08:05
Inviato da: toorresa
il 25/03/2009 alle 03:49
Inviato da: lottergs
il 25/03/2009 alle 03:10
Inviato da: FOX1974XXX
il 10/04/2008 alle 19:56
Inviato da: jp.f
il 23/10/2007 alle 17:49