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« Razzistii o razionali ?

...na la maestra

Post n°6 pubblicato il 11 Febbraio 2016 da kalidas

Il mondo della scuola non è più lo stesso..
Chiaro agli occhi di chiunque.
È cambiato il metodo di insegnamento, sono cambiati i rapporti con i professori e anche i rapporti tra compagni non sono più quelli di una volta.
Sarà anche quel cambiamento nello stile di vita che in un modo o in un altro ci impone i social network.
Sarà quel che sarà, ma non mi pare di ricordare che i miei compagni di scuola avessero mai avuto idee suicide.
Specialmente in tenera età, come nel caso della ragazzina di 12 anni che a Pordenone si è lanciata da un balcone spinta da un disagio scolastico.
Ai miei tempi se qualcuno aveva una piccola insofferenza a scuola i primi ad accorgersi erano proprio maestri o professori.
Gente per cui insegnare non era solo un lavoro… Era più una missione. Insegnare, educare e cercare di capire il più possibile i propri allievi.

Oggi no… Oggi da quello che si vede e sente in giro, la professione di insegnante non è più una scelta di vita. Somiglia sempre di più ad un’alternativa. Ad un modo come un altro per sbarcare il lunario.
Con conseguenze facilmente immaginabili.
Bambini e ragazzi che non sono più seguiti come dovrebbero. Anzi… In certi casi non sono proprio seguiti. Lasciati al proprio destino..
Eppure quando ogni mattina lasciamo i nostri figli davanti la scuola, siamo convinti di affidarli ad una struttura che si prende cura di loro oltre che a garantire il loro insegnamento.
Ma la sensazione è sempre più spesso quella di abbandonarli a se stessi….
E non parlo solo per sentito dire…
Ultimamente la sensazione è proprio forte.image
Specialmente dopo alcuni colloqui avutii con certi professori e di conseguenza col preside.
La sensazione è stata esattamente quella di professori e professoresse prima di tutto stressate. Sempre con la pretesa di essere dalla parte della ragione perfino quando l’evidenza dimostra il contrario. Sempre pronte a cambiare discorso quando l’argomento non conviene
E poi con quella pretesa di conoscere meglio loro tuo figlio in 4 mesi, che tu in 11 anni.
Eh si… Perché secondo loro, e sarà anche vero ma entro certi limiti, i bambini a scuola hanno un comportamento diverso da quello che hanno a casa.
E poi sono strani questi prof..
Si coprono l’uno con l’altro.. Si, perché se metti in dubbio l’operato di uno dl loro,tutti gli altri sono pronti a difendere.
E il dubbio è.: perché un professore, che sta svolgendo un lavoro, quindi è pagato per quello che sta facendo, deve far svolgere una parte della sua mansione ( peraltro di responsabilità) ad alcuni dei suoi studenti?
In particolare, un professore può affidare a due dei suoi alunni ( sempre gli stessi) il compito di controllare se tutti gli altri alunni della classe hanno fatto i compiti a casa?
Da precisare che stiamo parlando di ragazzini di 11 anni di 1ma media, e che in caso qualcuno non ha fatto i compiti il professore non si accerta minimamente della veridicità del fatto scrivendo direttamente delle note.
Ridicolo davvero….
E questa è la scuola di oggi…
Complimenti!!!!!

 “Tutti i grandi sono stati bambini una volta. Ma pochi di essi se ne ricordano.”
Antoine. De Saint- Exupery

 
 
 
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Un blog di: kalidas
Data di creazione: 06/11/2013
 

 

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