Creato da kikkodirisobianco il 14/04/2007

Sol Levante

Thu Hoai... la luce che c'è in me...

 

Ultimi Commenti

RATTLED.SKELETON
RATTLED.SKELETON il 17/11/18 alle 23:23 via WEB
Auguroni Kikka buona festa delle emozioni e del colesterolo siamo divisi da 24 ore io gli anni li compio domani e credo che mangero' anche l'asfalto dell'autostrada A4 mentre torno a Milano.... =) Kiss
 
lialalaila
lialalaila il 11/11/18 alle 09:31 via WEB
"Cara Ottilia, sono qui ad aggiornarti. Questa situazione si sta trascinando, ormai da troppo tempo, per non avere su di me un effetto pressoché mortale. Sono stanca di farmi ingannare da un languido sorriso, allettanti promesse e relative buggerature. Dimmi: quante volte hanno suonato i tamburi senza risultato? I liquami della fossa biologica non sono ancora stati aspirati, al tetto manca qualche tegola e l'inverno si avvicina a larghe falcate. Non so più a cosa appellarmi perché la costruzione venga conclusa al più presto. Ma perché non ho incluso una penale riguardo ai termini di consegna nel contratto?!!!"
 
lialalaila
lialalaila il 09/11/18 alle 18:35 via WEB
"Caro amico/a ti scrivo quella che, per me, è l'unica verità. Ognuno di noi, senza eccezione, è un essere mortale. Posti davanti all'idea della nostra morte abbiamo la possibilità di scegliere tra il terrore o un sentimento languido di malinconica nostalgia per tutto ciò che non avremo avuto modo di vivere. Possiamo aspettare di udire i tamburi, che segnano l'approssimarsi della fine, oppure pensarci per tempo; ma non saremo mai pronti del tutto ad abbandonare la vita, senza avere l'impressione che ci sia un gancio a trattenerci, ad ancorarci ad un sentimento forte, che vince su qualsiasi oscuramento della mente e sui liquami dell'incoscienza. Perché ti scrivo questo? Perché questa consapevolezza ti provochi altrettanta sofferenza di una tegola, che ti colpisce violentemente e ti ferisce, lasciandoti una cicatrice? Non credo di dire nulla che tu già non sappia. Sto solo esprimendo a parole quello che ognuno di noi sa già e con cui deve venire a patti nei giorni in cui deve affrontare, attraverso l'elaborazione della perdita di qualcuno, anche la perdita di sé. Non ci rimane altra scelta che vivere e realizzare istante per istante, senza rimandare a dopo, quello che per noi ha valore."
 
kikkodirisobianco
kikkodirisobianco il 09/11/18 alle 12:04 via WEB
Questo è un poema
 
kikkodirisobianco
kikkodirisobianco il 09/11/18 alle 12:04 via WEB
Bravo!
 
lialalaila
lialalaila il 09/11/18 alle 11:30 via WEB
E' stimolante come ricomporre un puzzle. Sono riuscita a scrivere una lettera in versi di sei strofe, usando in ognuna le parole prescritte. Qui magari non si vedrà la divisione in versi.

"Te lo chiedo per iscritto: pensi di non essere mortale? Pensi che uno sguardo languido possa intenerire gli dei? Pensi che i tamburi non suoneranno anche per te il rullo finale? Pensi che i liquami della morte non potranno risucchiarti? Invece anche su di te cadrà la fine come una tegola che, si sa, si dovrà staccare; ma senza che si sappia come e quando, neppure tu potrai mai dominare il mondo." "Quando venni da te (e per te), mio signore, immagino che la mia pelle avesse un mortale pallore; ma dentro di me sentivo un languido calore. I tendini e la pelle del mio stomaco per te tessi tesi come solo possono essere i tamburi percossi Avevo desideri oscuri, avvolgenti come liquami rossi. Offerta a te, stesa, raccolta dentro una curva tegola come su un vassoio dentro cui si raccoglie e cola la pioggia di un mondo alla rovescia, che mi ritrova sola." "L'orgasmo, che mi facesti provare, si ripetette fino ad essere quasi mortale per il mio respiro ed il mio cuore. Rimase nei miei genitali: dentro la carne, un fremere languido e interminabile, come se dentro lo spessore della pelle mi suonassero i tamburi di una danza sfrenata, impietosa, allucinata e folle. Volevo lasciarmi trascinare nei liquami del buio fino a non sentire più nulla e riposare, lasciando fuori di me ogni altra cosa. C'era dentro di me un'apertura, come un tetto che abbia lo spazio di una tegola scoperto; ma dicevo a me stessa: "Lascia stare, non è il momento di chiedersi: E dopo?, non ci pensare." "Ascolta il mortale silenzio che ti attornia Non ci sarà per te un pensiero languido ad accompagnare la fine e neppure i tamburi, solo il silenzio lineare, piatto ed ininterrotto. Neppure liquami, sparsi come fiori, sul terreno, verranno offerti per celebrare la tua assenza, al massimo qualche tegola in cocci e poche bottiglie rotte." "Col tempo mi riprenderò, riavrò me stessa, quest'esperienza non avrà effetto mortale, niente affatto, per la mia vita quotidiana. Talvolta mi potrà sfiorare un languido ricordo; ma non batteranno più con frenesia i tamburi, non ci saranno squilli di antichi corni e trombe a chiamare alla caccia, tra l'abbaiar dei cani presi da frenesia, a sguazzare tra i liquami. Questa storia sarà solo un pallido disegno appena decifrabile su una tegola istoriata." "Non è mia intenzione essere crudele. Non vorrei pronunciare parole spietate, egoisticamente centrate, con effetto mortale su chi, a suo modo, mi gratificò di attenzioni e cure; ma non indulgerò nel languido teatro della donna fragile, contrita e addolorata Grazie a questa scelta mi sento già rinata, rullano forte i tamburi di una decisione attuata. Non ci sono liquami di esperienze confuse e drammatiche, che non si possano fugare. La mia forza interiore è uno scudo, non è una semplice e rozza tegola, che si possa inopinatamente spezzare. Nelle mie mani c'è la libertà di cercare e rapportarmi serenamente a chi mi è pari.

 
CameraConVistaMare
CameraConVistaMare il 09/11/18 alle 10:36 via WEB
La tua assenza un colpo quasi mortale. Le tue ultime parole, con quel filo di voce e quel languido sguardo, suonano come tamburi nella mia mente. Ho vissuto con te giorni felici, fantastici, un cammino radioso, oggi é squallido, come se inquinato da liquami contaminati. Devo andare avanti, é stata una brutta tegola alla testa ma devo rialzarmi, seppur non posso smettere di sperare che ritorni.
 
kikkodirisobianco
kikkodirisobianco il 08/11/18 alle 15:21 via WEB
No questo è un laboratorio che si fa su altra piattaforma io metto qui il mio racconto per conservarlo. Se dovessi avere io più voti potrei scegliere le parole e il resto.
 
RATTLED.SKELETON
RATTLED.SKELETON il 08/11/18 alle 14:51 via WEB
Ma chiunque puo' proporre le parole..??? mmmm.. io direi.. GIARGIANA KECIAP LAPIDATELO (se i verbi non valgono)RUGGITO CONIGLIO E TECNO.. chi ce la fa' e' una Donna fortunata.. e anche un po' secchiona...
 
RATTLED.SKELETON
RATTLED.SKELETON il 08/11/18 alle 10:13 via WEB
aahh.. ecco perche' mi fischiavano le orecchie siete voi due.. Harg.. credevo veramente fosse demenza senile mi avete fatto preoccupare per niente.. X) e te lallallerolerolla' smettila di prendere in giro il mio cervellino mal conservato e in cattive condizioni... =) Prrrr.. Ciau Buonagiornata a tutti..
 
 
 

 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

AMO...

 

 

AREA PERSONALE

 

ULTIME VISITE AL BLOG

cassetta2dony686incisionerupestrediane27filiditempom12ps12nonna.fraildivinomarchese4solitudinesparsacaffe.65FamousCiccilMiele.Speziato0acer.250marabertoworeste.av
 

CUCÙ

 

Gwen
 

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963