KiPiu ComunicaArea Kipiu dedicata a progetti e comunicazione |
PRESENTAZIONE:
IL COLLETTIVO KIPIUNEHAPIUNEMETTA vuole creare un'informazione libera, dar spazio ai movimenti e alle vertenze territoriali.
Il collettivo realizza arte e attraverso l'arte vuol comunicare un MESSAGGIO giusto e reale.
SABATO 5 APRILE - ARTISTI PER IL BANI COMUNI
Roma-San Lorenzo, Baffo della Gioconda
- Notizie dall'Italia e notizie dai Sud del Mondo
- Spazio ecoEsolidale
- approfondimenti
- aggiornamenti
- Notizie del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
- eventi da non perdere
- comunicati stampa;
- notizie dal sud del mondo e notizie locali;
- denunce e punti di vista;
- info sulle associazioni amiche, le loro iniziative e gli eventi;
- gli sviluppi del progetto KI+EcoEsolidale a cura di Paoletta
- i programmi delle serate Kipiu 2007/2008
KIPIUNEHAPIUNEMETTA APRE LE PORTE AI REDATTORI
KIPIUNEHAPIUNEMETTA comunica il 2008
Dopo le soddisfazioni ottenute nel 2007, il nuovo anno porta Kipiu ad aprire le porte del proprio Blog a nuovi redattori.
Vogliamo che tutti possano dare un contributo sia alla conoscenza sulle tematiche del Blog, sia al dibattito che costituisce la linfa vitale per la creatività dei nostri Artisti.
Per scrivere sul Blog, inviare una mail a comunicazione@kipiu.org.
Grazie
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DALLA NEWSLETTER DI ZERO FILM In conclusione: gennaio servirà a completare tutto il ciclo. Ma
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ASUD INFORMA La
Qui di seguito, l'articolo di Giuseppe De Marzo pubblicato su Il Manifesto di ieri. La carovana dei movimenti italiani in appoggio a Evo Autogoverno, controllo delle risorse, cooperazione dal basso. Il
Giuseppe De Marzo Il cielo è schiacciato sulle teste delle case di mattoni rossi che
Leggi l’articolo completo su www.asud.net |
Credo possa essere utile vedere questo video..
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Post n°48 pubblicato il 06 Gennaio 2008 da equipoA
L'Eni che sfugge al Parlamento
europeo ![]() civile durante l’incontro pubblico organizzato lo scorso 5 dicembre al Parlamento Europeo per discutere delle estrazioni petrolifere nel Caspio portate avanti dalla compagnia italiana. Dopo anni in cui le organizzazioni della società civile internazionale, tra cui CRBM, si sono viste negare un incontro con il consorzio guidato da ENI impegnato nella costruzione del rischiosissimo progetto di Kashagan, finalmente un primo confronto c’è stato. Sfortunatamente per l’ENI, si è trattato di un incontro pubblico, in cui tutto quello che la compagnia ha detto – e non ha detto – è stato registrato e documentato. Come anche l’uscita di scena, in gran fretta, del responsabile delle relazioni esterne dell’ENI, Leonardo Bellodi, che dichiarando “purtroppo ora devo andare..” ha lasciato in gran fretta (nella foto) l’incontro senza rispondere a nessuna delle domande delle organizzazioni non governative in sala, inclusa una rappresentante arrivata apposta dal Kazakistan, per il lancio del rapporto non governativo sugli impatti ambientali e sociali delle esplorazioni a Kashagan. Ascoltate le presentazioni, Bellodi ha detto “riconosco che
qui c’è un problema di comunicazione”. E dopo averlo ascoltato per oltre 20 minuti senza riuscire a captare una sola informazione utile in risposta alle questioni sollevate dai relatori precedenti, i presenti non hanno potuto che concordare con lui. Il pubblico in sala, principalmente parlamentari e ong, abituato a un confronto aperto con multinazionali ben più grandi e conosciute dell’ENI, è rimasto sconcertato. Multinazionali che forse hanno più chiaro cosa significhi responsabilità sociale d’impresa, che danno più importanza al dialogo con la società civile e le comunità locali, e che sono più preparate a un confronto aperto in sedi istituzionali, quali appunto il Parlamento Europeo. Eppure anche l’ENI ha pubblicato
quest’anno il suo primo Rapporto Sostenibilità, e la sua sezione CSR occupa circa 300 persone. Ma sul sito di Agip KCO non c’è neppure un indirizzo o un numero di telefono da chiamare per avere informazioni. Non c’è la VIA del progetto di Kashagan. Non ci sono risposte per le comunità locali che vivono sulla sponda nord del Mar Caspio, in un piccolo paradiso di canneti e acque color del cielo, riserva marina protetta, che tra qualche anno rischia di trasformarsi in un inferno di zolfo proprio per mano dell’ENI. Da una compagnia al 30% pubblica è più che dovuto aspettarsi un comportamento diverso, nel rispetto dei diritti umani e ambientali, e una piena assunzione di responsabilità anche per le operazioni fuori casa. |
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La storia siamo noi.
Che ne pensa Ki+?? |
Buenos Aires, 6 febbraio - Il governo della provincia argentina di
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L'attivista indiana Medha Patkar, invitata recentemente in Italia da A Sud per l'inaugurazione del Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali dei sud del mondo, è stata aggredita questa mattina (8 novembre) mentre cercava di raggiungere la zona di Nandigram, nel West Bengala, dove da mesi è in corso un drammatico conflitto sociale. |
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Inviato da: Triskelle
il 02/05/2008 alle 10:47
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Inviato da: Triskelle
il 18/04/2008 alle 01:00
Inviato da: Kimue
il 01/04/2008 alle 12:54
Inviato da: ele_e_nora
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