Cazzoni avariati!

Personalmente sono assai curioso dell’affermazione di Franceschini, che si dice addirittura soddisfatto della tornata elettorale: il calo consistente alle europee e il clamoroso crollo alle amministrative, sono per Franceschini segnali positivi. Penso sia malato. Anziché soffermarsi sui propri risultati, il gran sultano di Ferrara, se la prende ancora con Berlusconi, reo di non aver raggiunto quota 40%. Non pago delle cazzate espresse a risultati confermati, Franceschini si dilunga parlando del PDL – che a suo dire non è più maggioranza del paese – e del PD con il suo 26,1%, quale vera novità e conferma. 

Dopo le tante coglionerie ascoltate durante la campagna elettorale dal “giullare” della sinistra – inclusi anche gli scoop giornalistici pilotati da botteghe oscure – pensavamo che la batosta elettorale servisse al “dead man walking” per rinsavire: un po’ come fece Veltroni, che dopo la sconfitta, si dimise raggiungendo il 33%. 

Dei tanti politici del panorama Italiano, Franceschini è sicuramente l’unico che ha ereditato una carretta quasi buona e l’ha trasformata in un rottame, pretendendo anche di far passare una sonora sconfitta, per un’ardita impresa. 

Il PD perde vistosamente consensi alle europee e crolla addirittura alle amministrative, perdendo regioni come Marche ed Umbria e comuni importanti, come Napoli. Per il resto arranca anche dove vince e perde consensi qua e là. Parlare quindi di una conferma, sembra a dir poco onirico: mai visto un politico arrampicarsi sugli specchi con la maestria di Franceschini. La prima parola che ha detto davanti le telecamere, quando paonazzo e nervoso ha iniziato il suo discorso è stata: Berlusconi. Dopo il crollo del suo partito e dei suoi consensi, si è soffermato ad analizzare i partiti di maggioranza, anziché parlare del proprio. A me ha fatto tenerezza: passare così da coglione di fronte a milioni d’Italiani, sembra essere diventata la sua occupazione preferita. 

A memoria d’uomo non si ricorda un politico meteora come lui: al prossimo congresso sarà cestinato e al suo posto il politburo, cercherà di portare un uomo di sinistra, che possa riaprire al dialogo con i partiti massimalisti filo-cubani, che sono l’unica possibilità per divenire maggioranza nel paese. Quei voti sono momentaneamente parcheggiati qua e là: Rifondazione, i Comunisti e Di Pietro, i momentanei possessori. In Europa li recinteranno in disparte e saranno trattati come animali in via d’estinzione. Sarà creata una corrente politica a hoc, tipo: Potere Operaio a Porto Rotondo e gli intellettuali Italiani ed Europei appoggeranno la svolta.

Per campare in questo mondo politico, si dovranno inventare pur qualcosa…