Qualora l'universo intero si
muovesse per schiacciare l'uomo, nel momento di venire schiacciato e di
morire, l'uomo saprebbe che muore. L'universo non sa nulla sulla nostra
dignità che risiede dunque nel pensiero.
Il privilegio del pensiero è ciò che fa di noi i fratelli maggiori di
tutte le creature: è per questo che a noi sono affidate, per questo
confidano in noi.
Ma deve essere un pensiero che in questo soltanto sia diverso dal
pensiero del cane o della rondine, dell'ape o del delfino: che si dà e
che si esprime a un più alto livello di coscienza, nell'ambito di una
più evidente - anche se limitata - libertà.
E occorre che a coscienza e a libertà si accoppi la sapienza, quella
che può ricondurci, dopo tanto errare, in sintonia con la natura di cui
siam fatti, con le creature della terra e del mare e del cielo, con le
palesi testimonianze di Dio.
Questo è il primo segno del risveglio, il primo sbadiglio del mattino,
il primo ridestarsi a un nuovo giorno, più limpido, al centro di un
universo riscoperto, nella carezza di un sole più caldo, sotto un cielo
più sereno.
Inviato da: blackadder79
il 22/10/2007 alle 17:15
Inviato da: blackadder79
il 17/07/2007 alle 17:42
Inviato da: blackadder79
il 30/05/2007 alle 17:01
Inviato da: Ladiary
il 24/03/2007 alle 21:46
Inviato da: Pursuiter
il 03/03/2007 alle 15:57