Creato da ventovela il 01/08/2005
niente di più imprevedibile del vento
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« Boma | Vento di ponente » |
Parabordo
Quando ero piccola ero innamorata di Gene Kelly, perché ballava e cantava sotto la pioggia. E sorrideva.
Lui, dopo averla accompagnata, torna verso casa a piedi, ed è così felice - perché la ama, perché lei ama lui - che la pioggia non gli da fastidio. Ne è contento invece, salta nelle pozzanghere e fa le piroette intorno ad un lampione. Soprattutto, si fa scrosciare addosso tutto il getto della grondaia, ed è sempre più felice.
Questa scena è la regina di tutte le scene di tutti i film. Nella mia immaginazione bambina vedevo in lui la vita positiva, l'amore felice, la contentezza delle piccole cose.
Poi la vita mette di fronte all'amore che fa piangere, che schiaccia in una tristezza senza confine, l'amore disperato, l'amore che rende deboli, che riempie di insicurezza. L'amore che si nutre di infelicità. E si pensa di potersi accontentare di amare così, piuttosto che non amare affatto.
Poi torna l'immagine di Gene Kelly e capisco che sono tutte scuse. L'amore deve essere felice. Si deve ballare, e cantare, sotto la pioggia.
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Inviato da: champaosel
il 23/12/2009 alle 14:01
Inviato da: ventovela
il 18/12/2009 alle 12:06
Inviato da: ventovela
il 18/12/2009 alle 12:06
Inviato da: unadonnaperAMICAdgl
il 13/12/2009 alle 09:21
Inviato da: champaosel
il 12/12/2009 alle 08:34