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Ormeggio

Post n°93 pubblicato il 07 Novembre 2006 da ventovela
Foto di ventovela

Ho un nipotino di due anni e mezzo. La piccola gioia della famiglia. Ha una nuvoletta di capelli ricci in testa e ogni cosa che fa è segnata da un coretto di "oh!" da parte di tutti. L'ho perfino visto seduto sul tavolino del soggiorno, con tutta la famiglia in cerchio, intorno a lui, sparsa su divani e poltrone, ad applaudire (applaudire!) le sue prime sillabe o gli accenni a qualche canzoncina.

Il piccolino imita tutto quello che gli succede intorno e sembra avere una predilezione per le attività domestiche. Una delle prime cose che ha fatto, una volta che si reggeva sulle gambette, è stata prendere il centrino del tavolino e spolverare. Mentre ogni volta che guarda un telefono (e forse la sua prima parola non è stata "mamma" ma "pronto?") il papà lo osserva gonfiandosi il petto (è un tecnico nato, dice sorridendo), le sue prodezze nel mondo delle attività casalinghe ricevono sguardi assai più preoccupati. Le manine che spolverano vengono presto indirizzate verso qualche macchinina da fare rollare sulle mattonelle. Azioni più consone ad un ometto.

Io da qualche tempo coltivo il progetto di regalare al piccolo una bella bambola, per Natale. Una di quelle bambole-bimbo, che quando ero piccola mi facevano sentire una mamma in erba: controllavo se aveva la febbre, le infilavo costantemente il biberon in bocca, la mettevo a dormire cantando ninne-nanne, la svegliavo per cambiare il pannolino.
Il solo pensiero di regalare una bambola ad un bambino maschio però viene accolta con una risata, un'asserizione tanto assurda da essere sicuramente una battuta. Come se gli unici esseri a dovere avere a che fare, nel futuro, coi bimbi, dovessero essere le femmine.

Si dice che l'istinto materno è innato. Ma se non venisse invogliato, coltivato, incoraggiato? Se ogni volta che una bambina volesse prendere in mano una bambola gliela si sostituisse con una macchinina? Se si fosse più orgogliosi di lei ogni volta che corre o accenna a fare a botte? Se la si guardasse con preoccupazione ogni volta che tenta di prendere una scopa in mano?
Come si fa a sapere che l'istinto paterno non è altrettanto innato nei maschietti, se viene scoraggiato fin dalla prima infanzia?

E che male c'è ad "addestrare", come si fa con le bambine, ad essere gentili e pieni di attenzione, a cullare dolcemente, a nutrire con finti biberon le bambole di plastica? Perché si insiste, a milioni di anni di distanza, a volere tirare su un genere umano dove l'uomo è il cacciatore e la donna si prende cura della caverna? Perché si insiste a dare la disparità di forza fisica come dimostrazione che l'uomo è fatto per lavorare - come se per la maggior parte dei lavori di oggi fosse effettivamente necessaria l'aggiunta forza fisica maschile? Ci comportiamo come se tutti i lavori fuori casa fossero fisicamente impegnativi, come se tutti fossero pompieri, muratori, o minatori. 

Per quanto mi riguarda, mi convincerò che l'istinto materno è maggiore dell'istinto paterno solo quando tutto il genere umano sarà allevato in maniera pari: quando tutti i bambini, maschi e femmine, saranno incoraggiati a cullare bambole come a fare costruzioni con i lego. Quando si potranno regalare le bambole anche ai bambini maschi senza causare una rivoluzione in famiglia, offendere a morte il giovane papà, e implicitamente offendere il piccolino.

 
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