Creato da labbrasilenziose il 04/04/2009

MY CHEMICAL ROMANCE

IN QUESTA VITA SELVAGGIA NON PUO' ESSERE TUTTO UNA COINCIDENZA

 

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watch faces

Post n°747 pubblicato il 18 Gennaio 2012 da labbrasilenziose

Camminava ovunque guardando le persone, guardando i loro volti, quelle delle donne specialmente, come se cercasse un segnale, una smorfia, una mimica, uno sguardo che attivasse dentro lui quella curiosità di andare oltre alla semplice occhiata fugace…
L’osservazione si era affinata negl’anni. In pochi secondi riusciva a notare il colore e il taglio dei capelli, gli occhi, la forma del viso, del naso, del corpo e in estate perfino il seno, i glutei, le gambe e la consistenza della pelle. Infine si soffermava sulle mani. Come se le mani parlassero più del resto. Mani arrossate e screpolate parlavano di una donna che fa lavori manuali in continuo, quelle ben curate non parlavano di lavoro ma di una donna che si prende cura di se. E ne guardava l’esile costituzione, se erano affusolate, se l’indice e il medio avessero differenti lunghezze. Le unghie poi erano il massimo. Ogni colore e forma, la cura che si aveva per esse dicevano molte cose. Apprezzava unghie naturali leggermente lunghe con colori neutri, classici, caldi ma discreti. Ma non disdegnava il rosso, quell’aggressività latente, quella tonalità che richiama la passione e il sangue, cosi acceso da desiderarle mentre affondano nella pelle in quegl’attimi di lussurioso abbandono. Cosa che spariva al vedere di unghie con il colore saltato via, o peggio, mal messo lasciando intravedere la scarsa dedizione all’opera.
Ecco in pochi istanti di un incontro casuale lui osservava tutto questo, sorridendo alla bellezza o corrugando la fronte lasciando trasparire la perplessità su particolari che proprio non lo convincevano. Ma tutto si limitava a questo. Pochi istanti e poi nulla. Come se quelle sensazioni percepite dallo sguardo fossero castelli di sabbia volatilizzati dal vento. Sensazioni effimere di un osservatore discreto, dormiente, di una spia che guarda ma che invece aspetta la prossima mossa da fare, l’incarico, o chi dovrebbe risvegliarlo per fare tutto questo. Ognuno di quei volti poteva esserlo, ognuno di quegli sguardi poteva ri-accendere la sua indole, ognuna di quelle mani poteva farlo travolgere dalla passione, non solo in istanti di sogni consumati ad occhi aperti. E per questo lui camminava ovunque, osservando…

 
 
 
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