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MY CHEMICAL ROMANCE

IN QUESTA VITA SELVAGGIA NON PUO' ESSERE TUTTO UNA COINCIDENZA

 

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La notte cinica di Natale

Post n°554 pubblicato il 25 Dicembre 2010 da labbrasilenziose

Ho aspettato Babbo Natale davanti al cammino acceso. Ma lui non è arrivato a mezzanotte. Mi son chiesto che forse avrei dovuto spegnerlo il fuoco. E cosi ho fatto. Ma nulla. La casa è diventata tutto di un colpo fredda e gelida. Silenziosa. Solo la luce fioca di una bianca candela illuminava la stanza dalle pareti annerite dal fumo di anni di camino, da anni di inverni scaldati al suo calore, al suo profumo di quercia e ulivo bruciati.
E' la prima notte di Natale che non bacio nessuno. La famiglia è in chiesa da tradizione. Io invece sto con i miei demoni nella testa. I miei ricordi.  Ma soprattutto con i ricordi che non ho. Senza memoria di una vita che avrei dovuto vivere e che invece ho realizzato solo i sogni impossibili.

Piove. Pioggia finissima che cade ormai da ore, da giorni. Se fosse stata neve lo spirito ne avrebbe guadagnato. E forse sarei uscito volentieri per le strade e nelle piazze a baciare le persone, gli amici, la famiglia. Invece son rimasto davanti un camino aspettando un regalo. Una speranza. Una nuova. Ma non è arrivata. Come ogni anno.

Chi è senza futuro mangia oggi tutto il pane, non ne tiene un pezzo per domani. Perchè mai dovrebbe farlo.
Da piccolo pensavo che il mondo era ciò che vedevo. La linea del mio campo visivo era ciò che questa realtà mi faceva osservare e vivere. Ogni situazione vissuta una lezione da custodire gelosamente. Dietro quella linea il buio totale. Il nulla.
Avevo la sensazione del nulla dietro me. Pensavo che ci fossero due occhi invisibili ad osservarmi. Quando ero solo avevo sempre la sensazione di non esserlo. Non dicevo nemmeno bestemmie, e se scappavano chiedevo scusa.
Ogni volta che facevo pensieri strani facevo gli scongiuri affinchè questa presenza non li esaudisse.
Ma poi ho capito che non esaudiva nemmeno i sogni. Quelli tanto desiderati. Anzi no. Non è vero. Anzi non lo so. Forse sono state solo coincidenze. Già, favorevoli coincidenze. Non saprei nemmeno dire se siamo alla pari tra quelle favorevoli o avverse. Tendenzialmente ci colpisce meglio ciò che è negativo.
Qualcuno parlerebbe del solito bicchiere mezzo pieno. O mezzo vuoto.
A volte desiderare troppo è come giocare ad una slot machine. Vuoi vincere, butti tutte le tue risorse in quella fottuta macchinetta. E non pensi al pane per domani. Cosi capita che i desideri troppo cercati, diventano un inutile spreco di risorse dell'anima e del corpo. Non raccontatemela. La perseveranza e la sagacia vengono premiate solo con le coincidenze, la botta di culo. Come trovarsi in quell'istante, inserire una moneta, una sola e vincere il jackpot. E magari dopo averne messe di migliaia di monetine non hai vinto nulla.
La vita è solo una questione di culo, certo di scelte, ma è alla fine il risultato di probabilità. Quelle probabilità che fanno diventare le persone più furbe, più figlie di puttana, o troppo sensibili da prendersela e cadere in depressione.
Ma è anche vero che uno deve saper cogliere anche le opportunità o magari dire basta a ciò che si sta diventando.

Non ho un camino.Quello descritto è quello della casa dei mie nonni materni. Mi mancano specie oggi. Non sono stato a casa perchè aspettavo un regalo. E fa freddo ora perchè sto fumando e ho le finestre aperte perchè domani ho invitato i miei  per il pranzo di Natale, anzi tra poche ore. Pranzo a base di pesce. E mio padre già non sopporta la puzza di pesce e peggio ancora il fumo.

Ho solo un ultima verità però da raccontare. Ho voglia di innamorarmi ma ho paura di fare la scelta sbagliata.

Dimenticavo. Son stato in casa perchè .... già... forse volevo passare il natale con quei due occhi chiusi che mi osservano.


 
 
 
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