La biologia marinaUn sorriso e una manciata di semi. E' così che si educa la gente |
PUBBLICAZIONI E ATTI A CONVEGNI 2019
2019
ü Rizzelli Daniele and Pagliarulo Lorella Pina, “Young Scientists Discovering Food Web: An IBSE (Inquiry Based Science Education) Activity at Zoo Delle Maitine (Benevento, Italy).” American Journal of Educational Research, vol. 7, no. 3 (2019): 194-198. doi: 10.12691/education-7-3-2.
ü Daniele Rizzelli, Lorella Pina Pagliarulo, Newton Fusco. Meeting the Educators’ Anxiety on Zoo Accreditation because of Conservation Education Standards (EAZA CES): the road to success is littered with caffeine and adrenaline. (ORAL COMMUNICATION) EAZA EZE Conference, Skansen Zoo, Stockholm, 25 – 28 March 2019.
Daniele Rizzelli, Michele Capasso, Lorella Pina Pagliarulo, Newton Fusco. Mediterranean reptiles: my monsters friends. An educational campaign to raise awareness on Mediterranean reptiles. (POSTER) EAZA EZE Conference, Skansen Zoo, Stockholm, 25 – 28 March 2019.
I MIEI LINK PREFERITI
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Una nuova lezione del prof. Van Matre
"Any path will do if you don't know where you are going": qualsiasi sentiero andrà bene se non sai dove stai andando. Alle volte è ciò che sentoma fortunatamente, lo stesso autore di queste parole, ci illumina il cammino e ci aiuta a trovare o ritrovare la strada perduta verso un nuovo concetto di educazione relativa alle questini ambientali.
Fino a qualche mese fa avrei utilizzato la parola Educazione Ambientale se solo il prof. Van MAtre stesso non mi avesse convinto del fatto che l'Educazione Ambientale ha prodotto solo un grande buco nell'acqua e che sia decisamente meglio raccogliere gli sforzi e concentrarli su quella che lui chiama Educazione alla Terra!
L'educazione ambientale infatti si è sridotta spesso a mere attività all'aperto. Oppure, "Educazione Ambientale che si limita a educare le persone circa l'ambiente, senza chiedere loro di produre un reale cambiamento nelle loro vite, non è educazione ambientale ma un mero studio delle scienze naturali".
La necessità impellente è quindi quella di produrre esperienze educativhe che siano pregne di significato ma che abbiano un impatto forte, visibile e quantificabile nelle persone che partecipano. Il cambio di stile di vita è il punto cruciale.
Purtroppo il lavoro è lungo e difficile e ce lo dice lo stesso Van Matre: "Crafting good educational experience takes a lot of time and energy" che si traduce anche in una gran quantità di denaro spesa soprattutto in ore di lavoro che oggi, 30 gennaio 2014, scarseggiano a causa della crisi generale in cui versa l'economia mondiale/europea/italiana.
Le aziende non hanno più soldi. I privati non hanno più soldi. Gli educatori sono praticamente poveri ma non si abbattono e vanno avanti! Un grosso grazie al prof. Van Matre!
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