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Carpino, torna la festa della transumanza nella masseria didattica Facenna Redazione online Redazione online 1 di 7 Prev Ne

Post n°501 pubblicato il 18 Aprile 2024 da laboratoriotv

Carpino, torna la festa della transumanza nella masseria didattica Facenna
 

Si terrà il 25 aprile: una giornata di turismo esperienziale attorno all’arte pastorale e casara per vivere la cultura podolica

Venerdì 12 Aprile 2024, 16:15

 
1 min

CARPINO - A Carpino torna la Festa della Transumanza organizzata da Masseria didattica Facenna, Pro Loco Carpino e dalla rivista eno-gastronomica like. Appuntamento il 25 aprile 2024 con una giornata di turismo esperienziale attorno all’arte pastorale e casara per vivere la cultura podolica e ricordare Antonio Facenna, il giovane pastore scomparso tragicamente nel settembre 2014, durante l’alluvione che colpì il Gargano Nord, mentre si recava nel suo allevamento per controllare amento di vacche podoliche.

L’evento, organizzato con una progettualità della locale Pro Loco, viene realizzato con il contributo della Regione Puglia, Dipartimento Agricoltura, Sviluppo Rurale e Ambientale e con il Patrocinio di Parco del Gargano, Comune di Carpino e Centro Studi Tradizioni Popolari “Terra di Capitanata”. Per quello che rappresenta Masseria Facenna di Carpino nella storia e nella cultura podolica del Gargano ma anche per il piacere che regalano al palato caciocavallo, scamorze e trecce realizzati con un sapere caseario che affonda le sue radici nel passato, frutto di una tradizione tramandata di generazione in generazione. E poi una location che riconcilia lo spirito per meglio sentirti custode dei saperi transumanti e convinto praticante del “podolicesimo”. Con la Festa della Transumanza si ricrea questo percorso interiore riscrivendo un patto culturale attorno alla vita pastorale, tutto sarà vissuto in una enclave ancestrale dove il mondo sembra essersi fermato, dove gesti e consuetudini si ripetono da generazioni con gli occhi dispersi sulla piana di Carpino e le sue immense distese di ogliarola garganica, sul lago di Varano, il mare Adriatico e le Isole Tremiti.

Tutti insieme per apprendere quanto di bello c'è dietro questo mondo degustando eccellenze gastronomiche che non hanno eguali. Sarà anche attivo un servizio navetta da e per Masseria Facenna.

 
 
 

La locandina di San Giorgio

Post n°499 pubblicato il 02 Aprile 2024 da laboratoriotv

La locandina di San Giorgio Potrebbe essere un'immagine raffigurante 2 persone e testo

 
 
 

Smantelliamo il Ripetitore 5G che Disturba il Nostro Paese Lanciata 1 aprile 2024 Perché questa petizione è importante Lanciata

Post n°498 pubblicato il 01 Aprile 2024 da laboratoriotv

Smantelliamo il Ripetitore 5G che Disturba il Nostro Paese
Lanciata
1 aprile 2024
Perché questa petizione è importante
Lanciata da Antonio Abatantuono

La nostra comunità è costretta a sopportare un ripetitore 5G che sta causando notevoli disturbi. Questa situazione è particolarmente frustrante per coloro che pagano regolarmente il canone televisivo, ma non riescono a godere di una visione chiara e senza interferenze. Il problema non riguarda solo la qualità della televisione, ma anche la possibilità di fruire di altri servizi digitali in modo efficiente.

Secondo l'ICNIRP (International Commission on Non-Ionizing Radiation Protection), l'esposizione prolungata alle onde radio emesse dai ripetitori 5G può causare vari problemi di salute. Inoltre, diversi studi hanno dimostrato un aumento delle interferenze con i dispositivi elettronici nelle aree vicine ai ripetitori 5G.

Chiediamo quindi alle autorità competenti di smantellare questo ripetitore 5G per garantire la qualità dei servizi digitali nel nostro paese e proteggere la salute dei suoi abitanti. Facciamo appello alla vostra solidarietà e al vostro senso civico per sostenere questa causa importante. Firmate questa petizione per far sentire le nostre voci!

Firme: 5Prossimo obiettivo: 10
Prendere slancio
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  • Smantelliamo il Ripetitore 5G che Disturba il Nostro Paese




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    Pasquetta sotto pioggia e vento in gran parte d’Italia 31 Marzo, 2024 Lunedì di Pasquetta sotto l’insegna di un meteo tutt’alt

    Post n°497 pubblicato il 01 Aprile 2024 da laboratoriotv

    Pasquetta sotto pioggia e vento in gran parte d’Italia

    Lunedì di Pasquetta sotto l’insegna di un meteo tutt’altro che primaverile in buona parte dell’Italia. L’ondata di maltempo che sta investendo l’Italia settentrionale (e che oggi ha provocato notevoli disagi in Liguria, Emilia Romagna e Lombardia) porterà ancora piogge e temporali sul Centro-nord della penisola che rovineranno le gite fuori porta: la Protezione civile ha diramato per la giornata di lunedì l’allerta arancione per rischio idraulico e idrogeologico in alcuni settori di Valle d’Aosta, Lombardia ed Emilia-Romagna e l’allerta gialla in altre zone di queste tre regioni e di Piemonte, Trentino Alto Adige, Veneto e Umbria. A Milano è attesa una notte con raffiche di vento che potrebbero raggiungere i 90 km/h. Dopo il bollettino diramato dal Centro funzionale monitoraggio rischi naturali della Regione Lombardia, si è riunita l’Unità di crisi locale del Comune. Per tutta la notte è prevista una allerta arancione (moderata) per rischio idrogeologico e una allerta di livello giallo (ordinaria) per vento forte e temporali. A Roma il vento del Sahara ha fatto superare i livelli di Pm10 e il Comune ha consigliato alle persone con problemi respiratori di non uscire di casa. Al Sud, Puglia compresa, a creare disagi è il vento. La Protezione civile pugliese ha emesso una nuova “allerta gialla” per vento su tutta la regione, a partire dalle ore 12 di oggi e per le successive 36 ore. Il vento forte, che in queste ore già ha causato disagi e alcuni danni soprattutto nel Barese, caratterizzerà dunque anche la giornata di Pasquetta. Sono previsti, in particolare, “venti forti dai quadranti meridionali con raffiche di burrasca”.

    Mauro Denigris

     
     
     

    5G, no all'aumento dei limiti di esposizione. La diffusione della banda ultralarga è fondamentale, l’aumento dell’esposizione n

    Post n°496 pubblicato il 29 Marzo 2024 da laboratoriotv

    5G, no all'aumento dei limiti di esposizione.

    La diffusione della banda ultralarga è fondamentale, l’aumento dell’esposizione no.

    Chiediamo al Governo di mantenere inalterati i limiti vigenti.
    Unisciti a noi.

     

    Firma la petizione

    Siamo già in tanti, abbiamo bisogno di te!

    26,573

    Dichiaro di avere preso visione dell’informativa privacy di Legambiente e acconsento a quanto specificato.

    Condividiamo la necessità di digitalizzazione del nostro Paese: l’emergenza Covid-19 ha fatto emergere con forza il problema cronico dell'Italia legato al cosiddetto digital divide. Criticità che ha messo a dura prova la possibilità di accesso ai servizi telematici in molte parti del Paese, a partire dal mondo della scuola e del lavoro, mettendo in evidenza disuguaglianze tra territori e persone che rischiano di diventare incolmabili.

    La diffusione della banda ultralarga su tutto il territorio nazionale, sia con la fibra che con il 5G, è fondamentale per colmare questa lacuna intollerabile, ma questo deve avvenire senza alcuna modifica della Legge Quadro 36/2001 sui limiti di esposizione e di attenzione cautelativi di fronte ai rischi sanitari che invece interverrebbero con un loro aumento.

    Hanno già aderito al nostro appello:

    • Stefano Ciafani, presidente di Legambiente
    • Pietro Comba, Collegium Ramazzini
    • Fiorella Belpoggi, direttrice Istituto Ramazzini
    • Roberto Romizi, presidente ISDE
    • Rosalba Giugni, presidente di Marevivo
    • Fausto Bersani Greggio, fisico e consulente della Federconsumatori della Provincia di Rimini, comitato scientifico ISDE Italia
     Petizione al Governo e al Parlamento italianoCon lo sviluppo del 5G verrà a modificarsi il livello di esposizione complessivo della popolazione, per questo risulta di fondamentale importanza adottare un approccio fortemente cautelativo, in linea con quanto messo in evidenza dalla ricerca scientifica.

    L'applicazione del principio di precauzione - al quale si richiamano esplicitamente sia l’Agenzia Europea per l’Ambiente di Copenaghen, sia il Centro Europeo Ambiente e Salute dell’Organizzazione Mondiale della Sanità di Bonn - prevede di non differire le misure di riduzione dell’esposizione umana fino al completamento di nuovi studi e ricerche che riducano le attuali incertezze e lacune delle conoscenze. Il che si traduce nella necessità - in attesa di nuove ricerche per colmare queste lacune - di perseguire da subito la riduzione delle esposizioni, da una parte mantenendo gli attuali i limiti di legge italiani, tra i più bassi in Europa, e dall’altra rendendo omogenei i livelli di esposizione nel territorio, evitando che gruppi di residenti in determinate aree siano soggetti a livelli di esposizione elevati, attraverso una corretta pianificazione delle stazioni radio base con appositi regolamenti comunali.

    La Monografia 102 del 2013 dell’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) di Lione definisce i campi elettromagnetici a radiofrequenza come “possibilmente cancerogeni per l’uomo” sulla base di una corposa serie di studi sul rischio di tumore cerebrale per gli utilizzatori di telefoni cellulari, ritenendo “credibile” questa relazione di causa e effetto, senza escludere però il ruolo di spiegazioni alternative. Dopo questo lavoro sono stati condotti numerosi studi, tra cui i due recenti relativi a esperimenti su animali di laboratorio, svolti dal National Toxicology Program negli USA e dall'Istituto Ramazzini di Bologna hanno mostrato eccessi di rischio per i tumori del sistema nervoso a livello cerebrale e cardiaco per livelli di campi elettromagnetici “elevati”, da qui la necessità esplicitata dalla IARC di una nuova valutazione del rischio di cancro associato ai campi elettromagnetici a radiofrequenza, posta come priorità per il 2020-24.

    In particolare, i ricercatori dell’Istituto Ramazzini hanno presentato i risultati della sperimentazione animale, che prende in esame lo standard 3G, da loro condotta, con risultati congruenti con quelli dello studio del National Toxicology Program (NTP), che mostrano criticità ad alte esposizioni (50 V/m), comparabili a quelle permesse nei Paesi Europei, per un elevato numero di ore al giorno (19 ore). A questi studi si devono aggiungere quelli più noti sull’uso dei cellullari.

     
     
     
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