lacatasta

Ieri sera sono state lette le sentenze d'appello sul processo al mondo del calcio e, come da anticipazioni, le pene sono state sostanzialmente ridotte. Nelle televisioni si sono subito scatenate ridde di commenti e di parole in libertà ed è sempre divertente in questi casi provare a capire per quale squadra fa il tifo l'opinionista di turno, sentendo il suo commento (e quasi sempre ci si riesce, ahimè!, a riprova del fatto che in nulla si è più faziosi che nel calcio. Anch'io, del resto, provando a formulare un'opinione, mi sento molto influenzato dalla mia fede calcistica, e dall'amarezza di vedere la mia amata Juve finire nel limbo della serie B dopo oltre 100 anni di storia.

Al di là, dunque, del tifo per questa o quell'altra squadra, mi sembra di poter dire che chi paga veramente e pesantemente sia solo la Juventus, l'unica retrocessa in serie B e penalizzata con 17 punti che non sono i 30 del primo grado, ma che rendono comunque difficoltosa una pronta risalita in serie A. Nella sostanza la giustizia sportiva ha dato ragione alla Gazzetta dello Sport che, unica nella stampa italiana, ha sempre chiamato questo scandalo "Moggiopoli" ad indicare che le sole grandi colpe erano da individuarsi nel Dg bianconero e in chi gli ruotava intorno come Giraudo. 

Secondo i giudici, solo la Juve ha commesso illeciti sportivi, il sistema Moggi c'era ma ne godevano solo i bianconeri. Sarebbe interessante capire con chi Moggi intavolava le sue losche trame, forse solo con Bergamo e Pairetto visto che il Presidente Carraro non è stato neanche sospeso e ha ricevuto una semplice multa.

E il Milan? Non ha commesso nulla, Meani ha agito da solo e l'unica colpa della società è stata quella di non avere vigilato sul suo operato, per cui qualche punticino di penalizzazione e dritto in Champions League con tutti i benefici economici che questo comporta.

E' chiaro che bisognerà leggere le motivazioni, però mi sembra che questo processo, per la velocità con cui si è tenuto, la indubbia povertà istruttoria (in pratica ci si è basati solo su alcune intercettazioni telefoniche, alsciandone indietro altre), sia tutt'altro che esaustivo e che per un vero rinnovamento del calcio, l'appuntamento sia rimandato a data da destinarsi.