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Post N° 8

Post n°8 pubblicato il 16 Gennaio 2009 da leo.larocca
 

Oggi vi posto una variante della classica mimosa

 

Mimosa al cioccolato              

                       

Ingredienti:

Per il pan di spagna:

200 g farina 00

5 uova

200 g zucchero

2 cucchiai di cacao amaro

1 bustina di lievito per dolci

Per la farcia:

600 g panna montata

100 g crema al cioccolato

100 g granella di cioccolato

Per la bagna:

2 cucchiai di zucchero

1 tazzina di acqua

1 bicchierino di liquore per dolci

Per la copertura:

400 g crema pasticcera

70 g di cioccolato fondente

1 bustina di gelatina per coperture

frutta di stagione

2 cucchiai di zucchero a velo

Preparazione:

Separare i tuorli dall'albume.

Montare l'albume a neve aggiungendo un pizzico di sale. Sbattere i tuorli con lo zucchero, montare e aggiungere il cacao amaro setacciato.

Aggiungere successivamente la farina e il lievito.

Ottenuto l'impasto aggiungere parte dell’albume montato e allentare l'impasto.

unire il resto dell’albume girando dall’esterno verso l'interno.

Imburrare una teglia e infarinarla, versare l'impasto e infornare a 180°, in forno preriscaldato, per 20 – 22 minuti (abbassare a 160° dopo i primi 5 minuti).

sfornare e freddare.

Ridurre la circonferenza della torta e quella che avanza sbriciolarla con il mixer.

unire parte della panna, la granella di cioccolato e la crema di cioccolato.

creare una bagna unendo acqua, zucchero e liquore, facendo sciogliere lo zucchero.

Aprire il pan di spagna, inumidirlo con la bagna, farcirlo con la crema di panna al cioccolato, aggiungere un po' di pan di spagna frullato, bagnare nuovamente e creare un secondo strato di crema.

Richiudere con il secondo disco. Ricoprire la torta con la panna, briciole di pan di spagna e zucchero a velo.

 
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Post N° 7

Post n°7 pubblicato il 14 Gennaio 2009 da leo.larocca
 

Oggi vi posto una semplice ricetta che si prepara molto velocemente ed è molto gustosa. Buon Appetito

 

Crostata di noci                      

                       

Ingredienti:

 

Per la pasta frolla:

300 g di farina

150 g di burro

100 g di zucchero

3 tuorli d'uovo

1 scorza di limone

sale

Per il ripieno:

250 g di miele

300 g di gherigli di noci spellati

1 bicchierino di rum

Preparazione:

Versate la farina nel mixer e mettetevi il burro ammorbidito e spezzettato.

Aggiungete lo zucchero, i tuorli d'uovo, la scorza di limone grattugiata (solo la parte gialla) e un pizzico di sale.

Lavorate gli ingredienti quanto basta per amalgamarli, ma non di più.

Fate riposare la pasta al fresco almeno 3 ore quindi ungete col burro una tortiera dividete a metà la frolla e con il mattarello stendete due dischi: uno un po' più largo, che serve per foderare la tortiera fino ai bordi, e uno più piccolo, a misura per coprire.

Passate al mixer i gherigli di noci, versateli in una terrina, amalgamateli con il miele bagnando con il rum.

Versate il composto di miele e noci nella tortiera, precedentemente foderata con la pasta frolla, quindi ricoprite con il disco piccolo fissandolo al bordo per creare un involucro chiuso.

Scaldate il forno a 180° e fate cuocere per 35 minuti.

 
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pentola a pressione

Post n°6 pubblicato il 13 Gennaio 2009 da leo.larocca
 

Oggi vi parlo di un utensile che si adopera in cucina: la pentola a pressione. Molte persone hanno paura di utilizzare questo utensile perché si pensa sia pericoloso, lo diventa se viene utilizzato male e non viene fatta la manutenzione alla valvola di sfiato.

 

La pentola a pressione

 

La pentola a pressione si basa su un principio basilare della fisica: il punto di ebollizione dell'acqua non è sempre a 100° C. In alta montagna, dove la pressione dell'aria è più bassa, l'acqua è in grado di bollire a temperature minori. Viceversa, se la pressione è particolarmente alta, l'acqua avrà bisogno di più di cento gradi per bollire.

 

In qualsiasi pentola tradizionale, l'ebollizione dell'acqua avviene ad una temperatura di circa 100° C, e non è possibile portare le pietanze ad una temperatura più alta di questa. Infatti, al momento di bollire, l'acqua evapora e, come dimostrano le leggi della fisica, sottrae calore al liquido ed alla pentola. Fin tanto che ci sarà liquido in grado di evaporare e fuoriuscire, quindi, nessuna fonte di calore dovrebbe poter innalzare la temperatura al di sopra dei cento gradi, non almeno in condizioni di pressione atmosferica normale. È vero che chiudendo la pentola con un coperchio tradizionale si potranno ridurre le perdite di calore, ma ciò non porterà mai ad un sensibile innalzamento della temperatura.

Con la pentola a pressione è invece possibile bloccare più o meno la fuoriuscita di aria e vapore, sicché vi sarà al suo interno un notevole aumento della pressione, anche a 2 bar (sarà dunque doppia rispetto a quella riscontrabile nell'atmosfera). Il punto di ebollizione dell'acqua, a livelli di pressione talmente alti, sarà innalzato a valori di 120° C o superiori e raggiungendo tali temperature, le pietanze potranno cuocersi in tempi considerevolmente ridotti.

Per evitare pressioni e temperature troppo alte, la cottura è regolata da una valvola di sicurezza, la quale si alzerà e permetterà che il vapore acqueo e goccioline d'acqua fuoriescano, così gradualmente la temperatura scenderà a cento gradi e la pressione si normalizzerà a quella ambiente permettendo così di aprire la pentola.

Il vantaggio principale di questo tipo di cottura è senza dubbio il risparmio di tempo e il risparmio energetico perchè viene ridotto in misura drastica  la perdita di calore e la cottura procede a fuoco basso. Inoltre, la pentola a pressione aiuta a risparmiare diversi tipi di sostanze nutritive. Da una parte ve ne sono alcune particolarmente sensibili alle alte temperature; dall'altra, però, i tempi di cottura vengono ridotti.

Uno svantaggio del sistema di cottura a pressione sta indubbiamente nel ristretto ambito di uso, dato che non tutti i cibi possono esser preparati con questo metodo.

Tra i cibi più adatti, vi sono senza dubbio, i cereali e le patate. Lo stesso discorso vale per i legumi, dato che le alte temperature possono distruggere in maniera ottimale le sostanze nocive che si ritrovano nel seme crudo. È un metodo adatto anche a spezzatini e bolliti.

La pentola a pressione è sconsigliabile per i grassi sensibili al calore come l'olio di girasole, per tutti gli alimenti a cottura rapida.

Per quanto riguarda la perdita di vitamine durante la cottura, il discorso va differenziato a seconda del caso. Se da un lato le temperature più alte ne favoriscono la distruzione, i tempi di cottura abbastanza brevi favoriscono e preservare gli elementi nutritivi: infatti la temperatura viene maggiorata di poche decine di gradi, mentre i tempi di cottura possono essere ridotti, per esempio, ad un terzo di quelli necessari per la cottura tradizionale.

Come si usa la pentola a pressione:

nella pentola viene messa una modesta quantità d'acqua, dato che i cibi cuoceranno essenzialmente nell'aria e nel vapore. Molti modelli sono dotati di un coperchio avvitabile e una guarnizione di gomma. Spesso, la valvola è provvista di tacche che indicano se la pressione è sufficiente oppure eccessiva, in linea di massima, la fiamma va tenuta alta fino al momento in cui viene raggiunta la pressione giusta; poi si procederà con una cottura a fiamma moderata.

A cottura ultimata, prima dell'apertura, la pentola ed il contenuto devono assolutamente essere raffreddati e riportati ad una pressione normale: questo si fa aprendo la valvola manualmente. Lo stesso discorso vale per chi voglia aprire la pentola a cottura non ultimata ad esempio per controllare il punto di cottura degli alimenti.

Infine, bisogna sempre tenere conto della possibilità che la valvola possa ostruirsi, il che può avvenire più o meno spesso a seconda delle pietanze che vengono preparate per evitare ostruzioni, vi consiglio sempre di pulire bene la valvola. Consiglio anche un'attenta lettura del libretto delle istruzioni perché è il metodo più efficace per evitare i rischi quanto per chiarire timori ingiustificati

 
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liquore al cioccolato

Post n°5 pubblicato il 09 Gennaio 2009 da leo.larocca

E vi posto anche un liquore al cioccolato che non guasta mai

 

Liquore al cioccolato

 

ingredienti:

 

1 kg di zucchero

125 g di cacao amaro

1 bicchiere e mezzo di alcool

1 litro di latte

 

sciogliere lo zucchero nel latte sul fuoco; aggiungere, setacciandolo, il cacao.

Quando si addensa spegnere il gas e lasciar raffreddare.

Aggiungere l'alcool quando e' freddo, conservare in frigorifero e servire abbastanza freddo.

 
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frittelle con ricotta e cioccolato

Post n°4 pubblicato il 09 Gennaio 2009 da leo.larocca
 
Tag: ricette

Visto l’avvicinarsi del carnevale vi posto anche delle semplici frittelle con ricotta e cioccolato.

 

Frittelle di ricotta e cioccolato

 

300 gr Ricotta

3 uova intere

Gocce di cioccolato

Farina q.b.

 

Impastare il tutto fino ad ottenere un impasto omogeneo. Una volta pronte friggere in abbondante olio. Scolarle e passarle nello zucchero semolato.

 
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tiramisù in tre colori

Post n°3 pubblicato il 09 Gennaio 2009 da leo.larocca

Per gli amanti dei dolci vi posto una triplice declinazione del classico tiramisù fatto in tre differenti gusti e tre diversi colori per una presentazione davvero d’effetto

 

Tiramisù in tre gusti 

                       

Ingredienti:

Zabaione alle castagne:

100 gr di castagne

2 tuorli

150 gr di mascarpone

100 gr di zucchero

Zabaione all'arancia:

2 tuorli

150 gr di mascarpone

100 gr di zucchero

succo d'arancia da versare nel caramello

Soufflé di crema pasticcera:

4 tuorli

125 gr di zucchero

250 cl di latte

60 gr di farina

300 gr biscotti savoiardi

200 cl caffè

Preparazione:

Zabaione alle castagne: sbollentare le castagne, sbucciarle, ridurre la farina, aggiungere i due tuorli e montare il tutto. Al termine, dopo aver ottenuto un composto abbastanza denso, unire il mascarpone. Per preparare lo zabaione all'arancia si può usare lo stesso procedimento, sostituendo alle castagne il caramello all’arancia. A parte preparare un soufflè con 4 tuorli, 125 gr di zucchero 250 cl di latte, 60 gr di farina: montare il tutto fino a dare una consistenza morbida e legare tutti gli ingredienti. Alla fine versare il caramello avanzato a filo, rimettere nella pentola a cuocere a fuoco lento rigirando di tanto in tanto fino a che non si rapprende come un soufflè di crema pasticcera. Stesso procedimento per lo zabaione di castagne e lo zabaione all’arancia. Per montare il piatto prendere i savoiardi spezzati in pezzi di due centimetri, inzupparli nel caffè e procedere con l'impiattamento, a strati partendo dallo zabaione alle castagne. Si può accompagnare con della panna montata.

 
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benventi

Post n°1 pubblicato il 09 Gennaio 2009 da leo.larocca

BENVENUTI A TUTTI NEL MIO BLOG

ringrazio tutti coloro che vorranno scambiare con me dei messaggi sulla cucina, delle informazioni culinarie e anche delle ricette

Risotto mantecato alle rose             

 

Ingredienti:

400 g di riso arboreo
1 cipollina fresca
1 litro di brodo
50 g di burro
50 g di parmigiano grattugiato
4 roselline
1/2 bicchiere di vino bianco
 

Tritare finemente la cipollina e metterla a rosolare con metà del burro; aggiungere il riso e rimestando piano farlo tostare assieme alla cipollina per un paio di minuti, quindi bagnare con il vino e lasciare evaporare leggermente; aggiungere poi il brodo bollente.

A fuoco moderato cuocere per circa 15 minuti, aggiungere il purè di fragole e riportare rapidamente ad ebollizione, quindi cuocere ancora per 3-4 minuti; spengnere il fuoco e aggiungere i petali di una delle rose, precedentemente e accuratamente lavate, il burro e il parmigiano grattugiato.

Mescolare il tutto e servire con i petali della seconda rosa, cosparsi sui bordi del piatto e al centro del risotto per guarnizione.

 
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