sempre me stessa
...ma in continua evoluzione...« democrazia? | amore puro » |
posta
un pacco per me...consegnatomi a lavoro...che emozione...di cosa si tratta? chi mi ha pensato? qualcuno che non sa dove abito suppongo...
lo apro senza esitare..
ed ecco...rispuntare il tuo viso....in vecchie fotografie fatte insieme...
degli articoli della stampa che parlano della tua morte...della tua musica...
dei cd...quelli che mi avevi promesso prima di andare via...
e le tue bacchette!!! le tue bacchette...quelle che io tanto desideravo ma non avevo il coraggio di chiedere mentre sapevo che ti stavano smantellando la casa...
ecco, ora so che tu ci sei ancora...che vuoi farmi sapere che mi hai voluto bene...
perchè queste bacchette io le desideravo con tutto il mio cuore! consumate, usate fino alla fine...le maneggio continuamente, le odoro, le impugno pensando alle tue mani...
chi puo' essere stato a farmi questo regalo?
un invito: "concerto jazz alle cave di moleto giovedi' 03 gennaio 2008"
moleto...il nostro posto preferito...dove tu organizzavi e suonavi la tua musica e quella degli altri...dove hai lasciato la tua batteria...
non manchero'...
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![](http://img107.imageshack.us/img107/9140/michy3vk1.png)
Toglimi il pane, se vuoi,
toglimi l'aria, ma
non togliermi il tuo sorriso.
Non togliermi la rosa,
la lancia che sgrani,
l'acqua che d'improvviso
scoppia nella tua gioia,
la repentina onda
d'argento che ti nasce.
Dura è la mia lotta e torno
con gli occhi stanchi,
a volte, d'aver visto
la terra che non cambia,
ma entrando il tuo sorriso
sale al cielo cercandomi
ed apre per me tutte
le porte della vita.
Amor mio, nell'ora
più oscura sgrana
il tuo sorriso, e se d'improvviso
vedi che il mio sangue macchia
le pietre della strada,
ridi, perché il tuo riso
sarà per le mie mani
come una spada fresca.
Vicino al mare, d'autunno,
il tuo riso deve innalzare
la sua cascata di spuma,
e in primavera, amore,
voglio il tuo riso come
il fiore che attendevo,
il fiore azzurro, la rosa
della mia patria sonora.
Riditela della notte,
del giorno, della luna,
riditela delle strade
contorte dell'isola,
riditela di questo rozzo
ragazzo che ti ama,
ma quando apro gli occhi
e quando li richiudo,
quando i miei passi vanno,
quando tornano i miei passi,
negami il pane, l'aria,
la luce, la primavera,
ma il tuo sorriso mai,
perché io ne morrei.
Inviato da: kingle
il 31/03/2012 alle 16:10
Inviato da: philrep
il 03/01/2010 alle 19:34
Inviato da: cesarexxxxxx
il 03/01/2010 alle 18:07
Inviato da: De_Blasi.A
il 16/11/2008 alle 00:17
Inviato da: ventodamare
il 16/09/2008 alle 10:30