Io FaTa...

Grazie, sei molto gentile. A presto, Fata.

La notte, caro cavaliere, non l'oscurità. Essa ti spinge nel cieco baratro, dove non vedi nulla e non riesci a trovare la via per tornare...

non dirlo a me...ci sono immersa da così tanto tempo che non ricordo nemmeno più come sia la luce...un saluto:-)

Figurati!!!!buona giornata.Un forte abbraccio ^_^

Molto bello il tuo blog, complimenti. Un saluto e buona serata, Kill.

Quando la notte tesse i suoi drappi per avvolgere il mondo, l'anima- non più frastornata dalle diuturne banalità- ritrova la sua speciale armonia

Che dire...grazie per aver lasciato in questa casa le tue parole. Ciao Vladìmir, a presto. Fata

Grazie per essere passato, anche il tuo blog è molto interessante, seppur diverso da questo. Buona serata

Grazie a te :)

Mentre io forgiavo queste rime discontinue sul mondo delle fate, il mio cuore traboccava dei sogni di quei tempi, quando curvi sui carboni quasi spenti, parlavamo di quel popolo oscuro, che vive nelle anime d’uomini appassionati, come le nottole sugli alberi morti, e delle indocili compagnie crepuscolari, che sospirano in un misto di dolore ed allegrezza, perché i loro sogni in fiore non si sono mai piegati, sotto i frutti del bene e del male. E di tutta quella moltitudine schierata che monta ala su ala, fiamma su fiamma, e come una tempesta grida il Nome ineffabile, e col clangore delle lame delle spade, leva una musica estasiante, finché irrompere il mattino, e il bianco silenzio spegne tutto, tranne il battito sonoro, delle loro lunghe ali, il lampo dei loro candidi piedi. Vladìmir Roberto