LAFISIOTERAPIA

Il gomito del tennista. E se non fosse così?

Il cosiddetto gomito del tennista consiste in una infiammazione dei tendini dell'avambraccio all'inserzione sull'epicondilo.

E' così chiamato perchè tipico di chi compie movimenti ripetitivi e contro resistenza della mano e dell'avambraccio (tipico il rovescio nel tennis).

In realtà è più frequente negli operai, nei giardinieri, e nei montatori di cucine che nei tennisti!

Dunque la diagnosi è alquanto semplice: due manovre cliniche, e una bella ecografia se restano dubbi.

 Il trattamento fisioterapico si basa essenzialmente sulla riduzione dell'infiammazione e del dolore in acuto con farmaci in ionoforesi, ghiaccio, bendaggi, ultrasuoni. Onde d'urto o intervento chirurgico per i casi più ostici. Fondamentale poi l'apprendimento di movimenti ergonomici e, se necessario, l'uso di tutori e/o pressori durante le attività specifiche, per non ricominciare daccapo.

Sembrerebbe tutto ma attenzione!

Nella stessa zona decorre un nervo dal nome sconosciuto ai più: nervo interosseo posteriore, che sarebbe una diramazione di un nervo più noto ai più: il nervo radiale.

Il poveretto decorre attaccato a un muscolo in una zona angusta dal nome ancor più angusto: arcata di Froehse.

Ebbene la sintomatologia di questa "SINDROME DEL TUNNEL RADIALE" è molto simile a quella dell'epicondilite. Non è affar vostro capirci di più, ma il vostro specialista deve saper distinguere i due casi, perchè nell'epicondilite si tratta di tendini, nella sindrome del tunnel radiale si tratta di un nervo. Il bravo fisioterapista non deve saper operare il vostro nervo, ma sapere che esiste e indirizzarvi, se è il caso, al neurochirurgo.

Peraltro nel 5% delle epicondiliti si associa sindrome del tunnel radiale.

Dunque, senza offendere la sensibilità del vostro specialista, se sono mesi che combattete con una epicondilite e non se ne esce, potreste mettergli la pulce nell'orecchio e chiedergli di indagare questa eventualità.