LAFISIOTERAPIA

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« Osteoporosi e fisioterapia.Paresi facciale »

Riabilitazione post innesto n.surale

Post n°62 pubblicato il 11 Luglio 2009 da lafisioterapia
 

Gent. Dott. Bianchi,
ho letto il suo Post n°16 pubblicato il 19 Agosto 2007 dal titolo "Paresi faciale e neurinoma dell'acustico" (Tag: facciale faciale neurinoma).
 
Mia mamma, 62 anni, è stata operata di neurinoma al nervo acustico sinistro il 22 giugno scorso.
L'asportazione del neurinoma, 3 cm, ha comportato la recisione oltre che del nervo acustico anche del faciale, al posto del quale è stato innestato il nervo surale che, se ho capito bene, dovrebbe fungere da guida per i due monconi del faciale durante la reinnervazione.
 
Mia mamma ora presenta inevitabilmente una paralisi facciale, per la quale i neurochirurghi che l'hanno operata hanno pronosticato un recupero del 70-80% su un periodo che va da 5-6 mesi ad 1 anno.
Sperando che questo sia vero, dopo aver letto il suo Post, ho capito che è importantissimo agire tempestivamente con la riabilitazione ed essere affiancati da un fisioterapista "specializzato" e che lavori in equipe con il neurologo, il neurochirurgo ed eventualmente con lo psicologo.
Dato che il recupero del nervo si può ottenere su un arco di tempo limitato, vorremmo "andare a colpo sicuro" nella scelta del fisioterapista.
 
Volevo pertanto chiederle se lei conosce qualche centro di questo livello nella nostra zona. Mia mamma abita a Mantova, io invece a Bologna, può tenere in considerazione entrambe le città e dintorni.
 
Infine mi permetto di sfruttare la sua esperienza per chiedere anche un suo parere sulle possibilità di recupero di mia mamma, considerandone anche l'età. E' attendibile il 70-80% che ci è stato detto?
Al momento l'emiviso paralizzato è colpito soprattutto nella bocca (è "storta", mentre internamente la deglutizione è faticosa e non consente ancora un pasto normale). L'occhio invece si muove bene, mentre la palpebra si chiude completamente dopo circa 14 secondi. L'apertura invece avviene in contemporanea con l'occhio destro.
 
La ringrazio sentitamente per quanto potrà dirmi o consigliarmi. Come ha giustamente scritto lei, "Non bisogna essere dei luminari, ma delle persone di buon senso, per capire  il disagio soggettivamente provato da un paziente menomato nel suo aspetto esteriore e, ancor di più, nella sua espressività e vita di relazione".
 
E mia mamma ora sta proprio così: ferita profondamente nella sua condizione umana.
 
 
Cordiali saluti,
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Cara Signora,
le possibilità di recupero sono estremamente variabili e dipendenti dalla specificità del caso.
Il 70-80% di recupero corrisponde, in effetti, a quello che si vede nella pratica clinica del post-intervento di innesto, , ma le statistiche sono utili per  gli specialisti, non per i pazienti.
 
Un identico recupero "tecnico" del 70% può essere soddisfacente per una paziente, o costituire un dramma per un'altra paziente.
 
In ogni caso è importante  che il paziente senta di aver fatto "tutto il possibile", e direi che fin'ora è sulla buona strada.
 
Non conosco personalmente colleghi specializzati nelle città di cui mi chiede notizia, ma Le consiglio di rivolgersi al neurochirurgo che ha in carico Sua madre per farsi consigliare al riguardo.
 
Tuttavia, per non eludere la Sua domanda, ove non avesse soddisfazione dal Suo specialista,  Le consiglio di contattare la sede AIFI della Sua città (www.aifi.net), la quale Le saprà indicare fisioterapisti specializzati nella riabilitazione del Nervo Faciale.
 
Inoltre, se vorrà, sarò lieto di darLe un mio personale giudizio delle tecniche riabilitative cui si sottoporrà Sua madre.
 
Auguri.
 
Simone Bianchi.

 
 
 
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INFO


Un blog di: lafisioterapia
Data di creazione: 29/09/2006
 

INFO SULL'AUTORE DEL BLOG

Il blog è curato da Simone Bianchi.

Docente tecnico-pratico dell'Università "La Sapienza" di Roma.

Specializzato in rieducazione posturale metodo Mezieres, riabilitazione neurologica, ortopedica e dei Disordini Cranio Mandibolari.

 
 

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