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i tigli di prima mattina
teresa ha occhi cupi
occhi tondi e grandi.
teresa si vendeva,
un po' per gioco,
un po' per costrizione
per piacere o corruzione.
non che le piacesse
particolarmente
ma tant'è,
una cosa come tante.
sfoggiava i suoi giochini
plasticati
e i suoi sorrisi aperti
e le gambe.
giocherellava
- appesa -
sceglieva una posa
tra tante.
come una fotografia.
lui la toccava dappertutto
e a lei piaceva,
sì le piaceva.
un piacere nuovo
clandestino
incalzante
bambino.
lui l'amava
o almeno così le diceva
per questo la vendeva
al principe
all'asino
al re di bogotà.
313 spettatori quella notte
tutti per lei, l'auto di paperino.
un successo!
sudata
nella sua tutina di plastina nera
teresa si trastullava
e sognava
con le sue manette strette.
le piaceva il suono di ferro
sul suo corpo
bianco e levigato
un tintinnio argentato
di filo spinato e luna
bello come i tagli
di tanto tempo prima.
bello come i tigli
di prima mattina
come l'alba
che s'alzava
romantica
solo per lei
che l'aveva attesa
per tutta la notte.
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Colibrì (per Tess)
Fai conto che io dica estate
scriva la parola "colibrì",
la metta in una busta,
la porti giù per la discesa
fino alla buca. Quando tu aprirai
la lettera, ti riverranno in mente
quei giorni e quanto,
ma proprio tanto, ti amo.
Raymond Carver