Quotidianamente...

Post N° 407

- Guarda che lui è peggio, ti assicuro che è così!

- Dipende cosa intendi per peggio.

Ultimamente così finivano le nostre conversazioni immaginarie, perché lo scambio avveniva sempre via e-mail.

Martine, francese e residente a Parigi, da qualche giorno aveva deciso di convincermi che Sarkozy fosse  peggiore persino di Berlusconi. E’ un suo parere ed è legittimo, ma chi non vive in questo ridente Paese non può, secondo me, capire tanti particolari.

- Ci copre di ridicolo con la sua pseudo-storia d’amore con la Bruni. Ti rendi conto?... una modella!

Ed io, davanti a questa affermazione, non so cosa dire, penso che siano fatti strettamente personali di Sarko; cosa fa e con chi fa, finché quello che fa non va a discapito del paese e dei cittadini che egli rappresenta. E in fondo sposarsi una modella può essere una caduta di stile ma niente di più, almeno secondo me. E sto lì a rammentarle che, dopotutto, non ha rubato ma solo sposato una modella, che sì, forse tutto poteva avvenire in modo più discreto, che non è propriamente elegante ma che poi a me cosa importa. Ma lei non si arrende.

- Hai visto la battuta che ha fatto a quella fiera?

Avevo visto, avevo sentito. Sì, anche lì non era stato elegante, certo che no, ma in fondo...

- Poi ha fatto causa ad un settimanale per la storia di quel sms che avrebbe mandato alla sua ex moglie.

Pazienza anche su quello. Non volevo, proprio io, cadere nella rubrica delle comari.

Precisavo che era stato votato democraticamente e che la scelta era stata proprio sul suo nome, non su una lista che poteva sembrare un calderone e con questo non volevo fare paragoni ma solo constatare la realtà. E che, in fondo, non poteva aver vinto in quel modo solo perché degli imbecilli lo avevano votato. Per qualche giorno lei non mi ha più risposto e ho tirato un sospiro di sollievo.

Già mi sembra così difficile districarmi in questa realtà politica, che aggiungerci anche Sarkozy mi sembrava al di sopra delle mie possibilità.

- Guarda che link ho trovato!

E ti pareva. Ho risposto che tra qualche settimana ci saranno le elezioni municipali e che i cittadini non soddisfatti dell’operato dell’amministrazione uscente magari potevano iniziare a votare per l’opposizione e così mandare un segnale all'attuale governo. E ancora non osavo dire che, nel frattempo, in questo paese per via di una lista che contava meno di niente il governo era crollato. Ero sicura che anche lei aveva o letto qualche resoconto della “famosa” seduta in un’aula di senato trasformata per l’occasione in un hostaria o peggio, aveva visto qualche immagine in televisione.  Che io di quelle immagini ancora mi vergogno, nemmeno fossi stata io a fare una cosa simile, ma le parole di scherno da parte dei miei fratelli ancora mi rimbombano nelle orecchie.

Silenzio. Per un po’ di tempo non ci furono e-mail. Potevo respirare e tornare a dedicarmi al mio proprio orticello fatto di campagna elettorale e di manifesti che ormai avevano invaso i muri (e i marciapiedi) della città e nessun manifesto, proprio nessuno, mi attirava in modo particolare. Nemmeno quello più originale, secondo me, del Partito dei Valori, che in una bistecca un po’ di grasso ci sta bene perché dà sapore anche se capivo, però, il senso del manifesto.

Martine tornò alla carica con nuovi particolari ed io ero sfinita.

“Cara Martine, ti ho mandato “Gomorra” (e chissà come è stato tradotto in francese) dunque ti sarai fatta un’idea di come vanno certe cose da queste parti, ma soprattutto non ho voglia di farti una rassegna stampa sull’andamento della campagna elettorale, non ho voglia di spiegarti (ammesso che ci sia qualcosa da spiegare) che c’è chi propone una moratoria contro l’aborto che però non è contro la legge sull’aborto, che non è contro le donne ma che è pro-life; non ho voglia di parlarti di persone eternamente giovani pur essendo questo un paese che invecchia in tempo record; per tua informazione il 13 e 14 aprile ci saranno cinque schede se decido di entrare in cabina per votare; non ho voglia di dirti che ormai sono più importanti i sondaggi dei programmi elettorali; non ho voglia di spiegarti come funziona questa legge elettorale e forse qualcosa dal nostro scambio hai percepito; non ho voglia di raccontarti dei referendum che vengono proposti, che vengono sottoscritti dai cittadini e che non vengono mai rispettati da chi dovrebbe farlo; non ho voglia di spiegarti che in Campania l’emergenza dura da quattordici anni ma questo lo avrai capito leggendo il libro di Saviano; non ho voglia di spiegarti che mi sono stancata dei furbi e delle leggi fatte ad hoc per i furbi; non ho voglia perché dovrei scrivere così tanto che non mi basterebbe il tempo a disposizione. Ma una domanda te la voglio fare: perché il Papa non è rimasto ad Avignone? Ecco, solo questa risposta vorrei da parte tua. Grazie.

P.s.: e forse preferirei un presidente che si “fa” una modelle piuttosto che una classe dirigente che si fa il paese”

E che cavolo! E’ proprio vero che l’erba del vicino è sempre più verde anche se il verde non è proprio verde.

Non ha più risposto. Non capisco.