Quotidianamente...
Vita di ufficio... ma quella è un'altra storia...
"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali" -
(Articolo 3 della Costituzione Italiana)
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Caspiterina..
Post n°6 pubblicato il 21 Novembre 2005 da quotidiana_mente
Cavolo, cavolo, cavolo! Posto un messaggio che non mi sembrava, in fondo, tanto cattivo sulla mia collega e… succede che… succede che… non solo il pc è andato in tilt (ormai ci sono abituata, il mio pc va a carbonella e, a volte, mi tocca soffiarci sopra per aiutarlo a prendere il via) ma addirittura lo switch che collega i vari pc al server ha reso l’anima. Ah i super poteri della mia collega. Così super da mandare a farsi friggere lo swicht. Strabilianti! Ho chiamato il tecnico dicendo che, secondo me, qualcosa lampeggiava in modo “nevrotico” (sembrava la mia collega addobbata ad albero di Natale con le lampadine impazzite). Lui non si è fidato. Ha avuto, però, la cortesia di recarsi in ufficio per controllare e ha dovuto riconoscere che, sì, ebbene sì, lo switch lampeggiava in modo scomposto (nevrotico, diciamo le cose come stanno). La soluzione era cambiare tale strumento impazzito (avrei optato per la sostituzione della mia collega). Senza perdermi d’animo, ho spedito il collega a prendere uno switch nuovo. Abbiamo dovuto fare una colletta. Ovviamente, la mia collega non ha voluto versare l’obolo necessario. Nonostante lei, siamo riusciti a portare a termine l’operazione switch. E siamo collegati al mondo esterno (lo so, nessuno sentiva la mancanza di questo anfratto buio e gelido). Sto ancora meditando sui poteri della mia collega. Sto pensando di contattare qualche potenza straniera e di venderla come arma altamente chimica. Sì sì, mi sembra la soluzione migliore. Due piccioni con una fava: la mia collega lontana e magari, un piccolo gruzzoletto in banca. Uhm.. Sicuramente tutto questo si ritornerà contro di me. Sicuro. Verrò ridotta ad un mucchietto di cenere, verrò investita da una bicicletta oppure da un monopatine (entrambi? Possibile). Lo so. Ne sono cosciente. Dovrò pure morire in qualche modo. Gli accidenti della mia collega sono portentosi, ormai è un dato acquisito. Pazienza. Cavolo, cavolo, cavolo. Ci sarà pure una soluzione!
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