Quotidianamente...
Vita di ufficio... ma quella è un'altra storia...
"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali" -
(Articolo 3 della Costituzione Italiana)
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Post N° 471
lo so che non ho più l’età per scriverti, ma mi piace pensare che degnerai di uno sguardo anche questa mia lettera. Caro Babbo Natale, ti vorrei chiedere la pace nel mondo e la fine della fame, sempre nel mondo, ma purtroppo non ho più l’età per chiederti queste due cose, seppure fondamentali per tutti. Per via della mia veneranda età, ho perso un po’ di illusioni pur non perdendo certe speranze. Avrei la giusta età per essere cinica ma mi manca l’intelligenza per esserlo al punto giusto. Già. Caro Babbo Natale non ti preoccupare, non ti chiederò qualche chilo di intelligenza perché so che nemmeno tu puoi fare miracoli. Caro Babbo Natale, ti vorrei chiedere di aiutarmi a realizzare il mio sogno nel cassetto. Lo so, Babbo Natale, che sei molto impegnato soprattutto in questo periodo dell’anno, ma io non pretendo di veder realizzato il mio sogno proprio in questo periodo. Ho molta pazienza, so aspettare e posso aspettare, ma gli anni passano, le rughe si fanno strada. No, non ti sto chiedendo un intervento di chirurgia estetica: anche in questo caso, sono perfettamente cosciente che ci vorrebbe un miracolo. E poi caro Babbo Natale, ormai sono anni che convivo con me stessa e mi sono abituata all’immagine che rimanda lo specchio e per questo motivo evito di specchiarmi. Caro Babbo Natale, ti sto scrivendo per chiederti se nel corso dell’anno che verrà, potrai aiutarmi a realizzare il mio sogno nel cassetto. Sì ho già scritto queste parole, ma per me è importante. Molto importante. Ho passato una buona parte delle ultime ore a pensarci. Tutti mi chiedono cosa voglio per Natale ed io continuo a rispondere che non voglio niente, che non è proprio il caso, poi, invece… Sì, caro Babbo Natale, vorrei tanto poter accennare a qualche motivetto musicale senza correre il rischio di essere messa a tacere. Vorrei tanto poter cantare senza essere guardata di sbieco. Vorrei tanto poterlo fare senza essere definita un “pericolo ambulante per ogni orecchia” e addirittura “un’arma di dissuasione” contro ogni conflitto. Sì, vorrei poter cantare di fronte ad un pubblico. Ai ev e drim! In compenso, caro Babbo Natale, questo anno non chiederò il tuo aiuto per trovare una scusa per la cena aziendale, quella che avviene sempre in questo periodo dell’anno. Non ci andrò e basta, mi devo ancora riprendere da quella dell’anno scorso. Caro Babbo Natale, con la mia stima di sempre, |
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