Creato da: sebregon il 12/01/2008
Commento alle letture della liturgia del giorno
|
Area personale- Login
Cerca in questo BlogTagMenuCitazioni nei Blog Amici: 7 Chi puņ scrivere sul blog
Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
Ultimi commenti |
OGGI OGNUNO DEVE CHIEDERSI COSA VUOLE ESSERE : MERCENARIO O PASTORE
Post n°733 pubblicato il 07 Dicembre 2013 da sebregon
SANT'AMBROGIO vescovo e dottore della Chiesa (+397)
Gv 10,11-18
Il buon pastore è un’immagine che ho sempre amato, fin da piccola. Il buon pastore non abbandona il suo gregge nei momenti difficili, anzi li affrontano insieme,perché lui è lì, sta. Il buon pastore accoglie e conduce anche pecore che non sono del suo gregge, se necessario. Non fa differenze. .
. E soprattutto non lo fa per soldi, ma perché ci crede, è la sua missione.Un’immagine, letta ora da adulta, che vedo unire l’archetipo materno e quello paterno: accoglie e tiene insieme, protegge e mette confini, lascia andare e riprende. È in sé un’unica coppia genitoriale, yin e yang. .
.
Il buon pastore è come il TAO! E l’invito di questo brano è di essere anche noi così, dei buoni pastori che nella nostra vita valorizziamo le qualità genitoriali, applicabili avendo dei figli, ma non solo. .
.
Per questo, leggendo oggi questo brano mi viene in mente il lavoro che faccio con il corso di formazione della scuola di counseling creata insieme a un caro amico. Da nove anni conduciamo un corso che è sì, anche, di formazione professionale, ma è soprattutto un percorso di crescita personale. E siamo, in effetti, una coppia genitoriale, un insieme – anche per via dei nostri due diversi caratteri – di paterno e di materno che a volta si scambia e si mescola.
.
.
Da noi arrivano persone diversissime per età, professione, cultura, stato sociale. E il minimo comune denominatore è di crescere insieme. E noi con loro.Sento questo lavoro – per me che non ho figli - come una opportunità straordinaria di crescere io, nel valorizzare il mio maschile e il mio femminile. E di essere madre e anche un po’ padre delle persone che a noi si affidano per un tratto del loro viaggio. E che a loro volta, così, crescono nel loro essere sempre più dei buoni pastori di altri. .
Alessandra Callegari
|
Inviato da: rachelle
il 12/08/2021 alle 22:52
Inviato da: Dalida
il 01/07/2019 alle 08:37
Inviato da: Meteo
il 01/08/2018 alle 12:17
Inviato da: Wetter
il 01/08/2018 alle 12:17
Inviato da: Sat24
il 01/08/2018 alle 12:16