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« SE VIVIAMO NON PREOCCUPA...LE PAROLE DEL SIGNORE SO... »

GRANDE SAGGEZZA E' RIMANERE DISPONIBILE VERSO L'IMPOSSIBILE PERCHE' E' PER QUESTA VIA CHE TRANSITANO I DONI DI DIO

Post n°817 pubblicato il 24 Giugno 2014 da sebregon

NATIVITA' DI SAN GIOVANNI BATTISTA

 

 


 


 
Lc 1, 5-17

 
Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccarìa, della classe di Abìa, che aveva in moglie una discendente di Aronne, di nome Elisabetta. Ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni. Avvenne che, mentre Zaccarìa svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, gli toccò in sorte, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l’offerta dell’incenso. Fuori, tutta l’assemblea del popolo stava pregando nell’ora dell’incenso. Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso. Quando lo vide, Zaccarìa si turbò e fu preso da timore. Ma l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccarìa, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto».

 

Il panorama umano in cui si inserisce l’azione di Dio privilegia  ciò che per l’uomo è impossibile. Tuttavia la sua azione non è mai contro il volere dell’uomo ed infatti l’angelo precisa che Dio interviene nella coppia Zaccaria-Elisabetta grazie anche alle loro preghiere. L’insistenza da parte del Signore nell’intervenire dove le forze umane sono incapaci di ottenere un risultato è un indicatore importante per l’umanità chè non si illuda che tutto l’esistente si racchiuda in ciò che può vedere e toccare.

 

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Vi sono non solo forze e realtà nascoste che con il tempo potranno apparire grazie alla crescita umana ma anche un livello di realtà che non potrà mai apparire in questo mondo solo grazie all’intento umano. E questo livello è la fonte da cui provengono tutti i beni materiali e spirituali che nascono dalla relazione tra Dio e l’uomo. Tutto ciò dà alla nostra umanità un senso di consolazione e di speranza perché per quanto possa essere appagata dalle sue conquiste esse sono limitate ed incapaci di colmare quell’abisso di desideri che si porta nel cuore.

 

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I passi di Dio sono sempre causa di gioia, di apertura e di grande significato non solo per chi è investito da un Suo mandato ma anche per coloro che sono i destinatari veri del messaggio divino, in questo caso, i figli d’Israele. Una particolarità poi delle parole dell’angelo del Signore è data dal fatto che qui non sono i figli che devono ricondurre il cuore verso i padri ma quello dei padri verso i figli.

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Il dono deve avere, per sua prima natura, una traiettoria discendente e dunque sono i padri che devono far vedere ai figli che cosa significhi un amore disinteressato e cioè veramente donato. Ora lasciando stare i legami parentali è sempre vero che l’amore, e quindi il mondo del dono, deve transitare per una via rivestita da una patina di libertà che pur trattenendo la memoria di chi lo ha dato non lo metta nella condizione di d'essere grato in modo forzato. Di per sè la riconoscenza è una buona da ricevere ma solo perché è un segnale che destinatario l'ha inserito  nel mondo della sua pienezza e cioè quello in cui si riceve e si ringrazia rimanendo  a sua volta  pronto a far continuare questa meravigliosa catene di san’Antonio.

 

La nostra vita e la Parola

 

Spirito Santo che sei per eccellenza il donatore che libera veramente il cuore e lo fa progredire in seno alle realtà di questo mondo accresci in tutta la nostra umanità la capacità di saper donare senza ritorno e di saper ricevere con l’intento di continuare ancora questa meravigliosa catena d’amore.

 

Michele Sebregondio

 
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