Creato da: sebregon il 12/01/2008
Commento alle letture della liturgia del giorno

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

Tag

 

Ultime visite al Blog

sunguraaledadpaolo.nogaraanthonellarinopelasebregondueporcellineorsacchiottburgio.giuseppedonfranco65Windmill2010MAVAF7Emanuele19.95sarapiola.74winternet72
 
Citazioni nei Blog Amici: 7
 

Chi puņ scrivere sul blog

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 

Ultimi commenti

Approfitta delle migliori condizioni di finanziamento...
Inviato da: rachelle
il 12/08/2021 alle 22:52
 
Ma č Kurt Cobain?? E' vera questa foto?
Inviato da: Dalida
il 01/07/2019 alle 08:37
 
Sat24, Sat 24 Pogoda, Prognoza pogody National...
Inviato da: Meteo
il 01/08/2018 alle 12:17
 
Sat24, Sat 24 Pogoda, Prognoza pogody National...
Inviato da: Wetter
il 01/08/2018 alle 12:17
 
Sat24, Sat 24 Pogoda, Prognoza pogody National...
Inviato da: Sat24
il 01/08/2018 alle 12:16
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

 
« TROVAR MOMENTI NELLA GIO...L'AMORE VERO E' TENAC... »

SE NON DIAMO IL CUORE AL SIGNORE DI SICURO LO DIAMO A CHI O A QUALCOSA CHE E' MOLTO, MOLTO MENO

Post n°881 pubblicato il 09 Febbraio 2015 da sebregon

10 FEBBRAIO
V SETTIMANA DEL T.O. ANNO DISPARI - MARTEDÌ

SANTA SCOLASTICA (m)
vergine

 

 

 

 

Mc 7, 1-13



In quel tempo, si riunirono attorno a Gesù i farisei e alcuni degli scribi, venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuni dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioè non lavate – i farisei infatti e tutti i Giudei non mangiano se non si sono lavati accuratamente le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi e, tornando dal mercato, non mangiano senza aver fatto le abluzioni, e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglie, di oggetti di rame e di letti –, quei farisei e scribi lo interrogarono: «Perché i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli antichi, ma prendono cibo con mani impure?». Ed egli rispose loro: «Bene ha profetato Isaìa di voi, ipocriti, come sta scritto:“Questo popolo mi onora con le labbra,ma il suo cuore è lontano da me. Invano mi rendono culto,insegnando dottrine che sono precetti di uomini”. Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini». E diceva loro: «Siete veramente abili nel rifiutare il comandamento di Dio per osservare la vostra tradizione. Mosè infatti disse: “Onora tuo padre e tua madre”, e: “Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte”. Voi invece dite: “Se uno dichiara al padre o alla madre: Ciò con cui dovrei aiutarti è korbàn, cioè offerta a Dio”, non gli consentite di fare più nulla per il padre o la madre. Così annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voi. E di cose simili ne fate molte».


 

Sarebbe facile dire: “Noi ne siamo fuori da tutti quei precetti!”...e poi andare in giro con il cuore leggero e giustificato. Il punto però è che, sì è vero siamo liberi da tutta una tradizione che a noi sembra fuori da ogni umana comprensione, ma non siamo però esentati dal chiederci dove alberga davvero il nostro cuore.

.

.

E ciascuno può guardarsi dentro e vedere qual’è la sua passione del momento e se fiorisce aprendosi a qualcosa di nuovo e bello in collegamento sempre con il Signore o se ci getta indietro nelle tenebre di una insoddisfazione poco degna del nostro essere figli di Dio.

.

.

Ad es. coloro che hanno un po’ d’anni potrebbero essere abbattuti da continue malattie e trasferire il malessere del corpo in quello dello spirito per cui, chiuso l’orizzonte d’apertura verso il mondo esterno, diventano solo passivi recettori a beneficio solo  dei propri malanni.

.

.

Ed invece per chi è più giovane è facile che si rimanga preda dai mille impegni della vita d’oggi e dalla continua esposizione a quei giocattoli elettronici che occupano tutto il campo della coscienza: il signore Gesù per costoro è come un postulante che sta fuori della porta, di cui si sa che non andrà via, e che può aspettare: e lo si fa spettare così tanto che poi arriva l’ora di dormire.

.

.

E si può continuare con tanti esempi ma ce n’è uno che prende davvero tutti: siamo convinti  infatti nel segreto del nostro pensare ed operare di potercela fare e di non avere bisogno di questo o di quello  anche se poi ci avvaliamo lo stesso dell’aiuto di  questo o quello ( ma così perché capita).

.

.

Ed ancora,  andando più a fondo, crediamo che i mattoni fondamentali li abbiamo ben piazzati e possiamo andar sicuri nella vita. Mettersi allora di fronte al Signore e confessare i propri peccati di autosufficienza e di esagerata importanza personale non solo è un antidoto ma la vera nostra salvezza.

.

.

.

 Noi non possiamo fare nessun vero passo sulla via della carità e della giustizia che non sia concesso dal nostro Signore Gesù e da tutto il mondo spirituale che egli ci ha fatto conoscere:   dal Padre che è la fonte dell’amore, dallo Spirito Santo che ci accompagna in questa vita, dagli Angeli e poi da Maria e tutti i santi. Il Signore Gesù vuole il nostro cuore e noi dobbiamo, come fanno gli innamorati, cercare in tutti i modi di darglielo nello stesso tempo che sappiamo di averlo troppo piccolo e piagato per amarlo quanto Lui vorrebbe.

 

.

La nostra vita e la Parola

 

Spirito Santo, fa che sentiamo sempre più fortemente l’urgenza di dare il nostro cuore intero al Signore Gesù , a voi ed al Padre celeste e se siamo pigri, e tavolta svogliati, riportaci sulla strada di luce del vostro Regno.

 

Michele Sebregondio

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963