...SUSSURRANDO

Perché l'urlo di marta non diventi mai silenzio

Guardo la tv e continuo a chiedermi "se fosse successo a me?" mi viene la disperazione solo a pensarci. Sotto la polvere macerie, oggetti personali, cose di vita quotidiana, una vita che non sarà più la stessa,non sarà più la stessa perché hanno perso tutto,c'è chi nel terremoto di Abruzzo ha perso la vita, chi ha perso un amico, un figlio, un fratello, chi ha perso la casa, chi ha perso i ricordi,chi ha perso... tutto.

Ognuno di noi si alza alla mattina con problemi,io per primo in questo momento penso al lavoro, al mutuo per la casa, a come fare a costruirmi un futuro, ma intanto ho un tetto sotto cui dormire,ho qualcuno con cui mangiare, scendo per strada e posso salutare i vicini,so che all'angolo c'è il negozio del pane. continua dalla home page

Come si fa ad andare avanti perdendo tutto? Non riesco a capire... se un Dio esiste e io credo esista, come può permettere che accada tutto questo?. C'è chi viveva in un paese come Onna, in cui non esiste più una casa in piedi, chi è sopravvissuto,come farà a tornare a vivere la sua vita quotidiana, dove camminava la strada non si vede più, dove c'era la finestra da cui si affacciava l'amico per salutarti, non c'è più lui, ne la finestra, niente, tutto è distrutto, tutto sembra finito. Comincio a non avere più la forza di guardare le immagini alla televisione, mi sento impotente di fronte a tutto questo, vorrei partire come volontario e andare ad aiutare, ma forse non è adesso il momento.purtroppo l'emergenza finirà e la paura è che tra 4 mesi, nessuno si ricorderà più di loro,allora forse sarà il momento di partire, lo dico da queste colonne di questo diario,a tutti quelli che ci leggono e ci scrivono, forse il modo migliore per festeggiare il nostro diario il 26 luglio sarà quello di fare qualcosa in quei luoghi, per quella gente, stagli vicino,fargli sentire che così come qualcuno ha sentito l'urlo di Marta, la ragazza salvata sotto le macerie di una palazzina di 4 piani completamente distrutta, dopo 24 ore dal terremoto, ci sarà sempre qualcuno pronti ad ascoltarli a stargli vicino, anche quando giornalisti e televisioni se ne andranno. Pensiamoci insieme, magari si rinuncerà a qualche giorno di ferie o di vacanza, una discoteca in meno e un happy hour da rimandare,e magari sarà più bello trovarsi qualche giorno della prossima estate a l'Aquila, a fare volontariato per i bambini, ad aiutare a ricostruire qualcosa. Questo diario festeggia tutti gli anni il 26 luglio, la capacità che ha la scrittura di trasmettere emozioni, parole che diventano gocce d'inchiostro che non sono mai fini a se stesse, ma accendono la magia del condividere qualcosa insieme agli altri. Se vorremo, se riusciremo ad organizzarci, se davvero ci crederemo, si potrà fare, sarà quel tipo di condivisione a rendere il nostro compleanno ancora più bello, e sarà un modo per far si che l'urlo di Marta che scendendo in barella accompagnata dai suoi angeli salvatori, "grazie a tutti" è riuscita persino a sorridere, sarà un urlo che non trasformeremo mai in silenzio.