Idee

Posso anche sforzarmi di credere ad un "pentimento"..certo sarebbe più credibile al termine della pena a cui è stato condannato..e magari se rinunciasse a quell'eredità per la quale ha ucciso.. Vero che la punizione deve viaggiare di pari passo con la rieducazione..ma mi sembra un po' troppo comodo guardare solo al reinserimento ed evitare di scontare appieeno la punizione.. Che ne dici orion, la prossima volta che ci becchiamo una multa per divieto di sosta ci pentiamo e ci facciamo dimezzare la sanzione?

A dire il vero, sembra che abbia effettivamente rinunciato all'eredità, almeno così ho sentito dire da Vespa che su casi come questi è sempre molto informato. Interessante provare a dichiararsi pentiti se ci becchiamo una multa: non è escluso che qualche giudice di pace ci dimezzi sul serio la sanzione!:-)

Il pentimento mi sembra più che altro un discorso metagiuridico, che dovrebbe avere importanza marginale nella scarcerazione, in sé e per sé anche ammissibile in virtù del tempo trascorso. 17 anni sono un tempo sufficiente per poter cambiare. Ciò che mi lascia perplesso però non è la circostanza della mancata espiazione della pena, ma il fatto che alcuni giudici abbiano consentito al reo il conseguimento del prezzo del reato. Se qualcuno volesse pensare male, saremmo almeno in due. Buona notte.

Come dicevo sopra, pare che il prezzo del reato non lo conseguirà. Detto questo, sono d'accordo con quello che dici. Buona giornata

Scusa Orion, ma che vuol dire "ha rinunciato"? In 17 anni nessuno ha chiesto la declaratoria di indegnità a succedere (lo stabiisce il codice civile)? Non ho seguito la questione più di tanto, né intendo farlo, ma dopo il tuo chiarimento le perplessità aumentano invece di diminuire. Buona domenica.

Non ne so molto anch'io, lo ha detto Vespa che lui ha rinunciato all'eredità. Penso che sia vero perché di solito è molto informato su queste cose visto che ci sguazza alla grande: se nel '91 ci fosse già stato Porta a Porta non oso immaginare le ricostruzioni che avrebbe fatto della vicenda. L'eredità non è un obbligo: visto che si subentra in tutti i rapporti attivi e passivi si può fare la rinuncia dal notaio. Di solito è il caso di chi ha genitori con più debiti che beni di proprietà; nel caso in questione è da vedere se sia legato ad un discorso morale conseguente ad un ravvedimento o se sia finalizzato all'ottenimento di certi benefici...

non è meglio lasciare che siano gli esperti nel settore a stabilire ciò che è giusto?Voi siete mai stati 10 anni in galera? Nemmeno io, e non oso nemmeno immaginare come possa essere. Deploro il crimine di Maso, come quello di Erika e Omar, ma la civiltà di una società sta anche nel riabilitare chi commette simili nefandezze. Se così non fosse e tornassimo all'antico "occhio per occhio" saremmo dimezzati, non credi?

Magari come quegli esperti che avevano "stabilito" che Angelo Izzo trent'anni dopo il massacro del Circeo era cambiato? A parte questo, a me non interessa se sia giusto o meno che lui esca: non potrà ripetere quello che ha fatto. Mi disturba molto di più quando altre categorie di soggetti vengono scarcerati con disinvoltura. No, quello che mi domandavo io è se uno che è arrivato a tanto può davvero pentirsi. Tutti gli esseri umani sono dei potenziali assassini (le guerre insegnano); si può anche dire che uccidere fa parte della natura, almeno per quanto riguarda uccidere gli esemplari di altre specie. Ma uccidere i propri genitori è un atto contro natura, che non commettono nemmeno le belve più feroci. Io ho dei dubbi che un essere così contro natura possa pentirsi, possibilità che invece riconosco agli assassini per così dire "normali"...