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Post n°40 pubblicato il 04 Dicembre 2014 da blushadow6
sicuramente in uno stato migliore di quando le era appartenuta,quando vi aveva
ospitato tutti i suoi figli, che ne avevano usufruito in ogni frangente della loro vita portandosi dietro tutto ciò che potesse esser loro necessario . A quei tempi aveva assunto le caratteristiche di quelle case americane stracolme di mobili ed oggetti fra i più disparati , dall 'aspetto un po' caotico, ma vissuto ed estremamente vivo. Ora gli altri suoi figli avevano preso strade diverse , il suo terzogenito Gabriele , si trovava in Abruzzo per lavoro dove si era trasferito dopo il fallimento del suo matrimonio dal quale aveva avuto due figli , Cristian e Shary , lei e Giorgio lo avevano accompagnato nel viaggio verso nuovi luoghi e verso la speranza di una vita diversa che gli consentisse di dimenticare e di trovare lavoro e serenità. Gabriele era sempre stato un ragazzo chiuso e troppo fragile a dispetto dell'apparenza , aveva infatti la capacità di nascondere le proprie insicurezze e spesso le copriva sballandosi un po', si era preso parecchie sbronze e non disdegnava spinelli ed altre forme di evasione . Era un bell'uomo ed avrebbe potuto ricrearsi una vita sentimentale ma non voleva neppure sentirne parlare , trascorreva il tempo libero disegnando e intagliando il legno, aveva una manualità fuori dall'ordinario . Celeste cercava di capirlo e facevano spesso chiacchierate al telefono ma sempre brevi perchè a lui non piaceva parlare di se , telefonate che la lasciavano troppe volte in apprensione .Simone era il primogenito e si trovava con sua moglie Claudia a Torino dove aveva trovato lavoro in una grande impresa di costruzioni , anche lui un bell'uomo , alto, biondo ,occhi verdi , temperamento artistico, scriveva belle canzoni ma non aveva abbastanza denaro ed ambizione per portare avanti la ricerca del successo . La casa di Celeste ora era arredata secondo i gusti di sua nuora Paula , di origine Olandese , una giovane donna moderna ed adorabile , piccola e dolce, bella e molto risoluta che aveva appena avuto il suo primo bambino ,oggetti e suppellettili necessari per la cura del piccolo Dany e per la sua crescita erano ovunque. Quel bambino era un vero catalizzatore di attenzioni, intelligente e sempre pronto al sorriso e al gioco, era una delle sue “gioie” più grandi ! Aveva altri nipoti, Ambra e Alessio , figli di Nicole , la sua secondogenita che aveva alle spalle due delusioni d'amore da ognuna delle quali aveva avuto un figlio , Ambra dal primo e Alessio dal secondo , Nicole era una donna dolcissima , sempre pronta e disponibile con tutti , adorava i suoi fratelli ed era ottimista e piena di iniziative nonostante le sue precarie condizioni economiche , aveva lunghissimi e folti capelli neri ed occhi verdi, era una bella donna ma il suo pregio più grande era la generosità . Celeste cercava di darle una mano e quando era necessario si prendeva cura di Alessio mentre lei faceva lavoretti per arrotondare il magro stipendio della cooperativa . La piccola Ambra aveva sedici anni , era una splendida ragazza dalla bellezza mediterranea , frequentava l'accademia di danza e la scuola di recitazione . Quella di Celeste era una grande famiglia per la quale aveva cambiato tutte le sue abitudini e accantonato molte delle sue necessità, ma faceva tutto per tutti con estremo piacere , mettendo le sue esigenze in fondo alla lista . Lei era avvezza a mettersi da parte !
Aveva imparato sin da piccina e si era sentita un oggetto che gli altri spostavano di qua o di la , quando... dopo una vaccinazione alterata aveva perso l'uso delle gambe ed era rimasta immobile in un lettino per tre lunghi anni … la mamma andava a trovarla in ospedale e lei ne percepiva tutto il dolore , e non solo per la sua malattia ma anche per il rapporto asfissiante che viveva con il marito e la tristezza e la rabbia per le angherie che lui le infliggeva in nome di un legame fatto di possesso, le loro incomprensioni erano il terreno minato su cui camminava la psiche delicata di Celeste ,delle sue tre sorelle e di suo fratello . E poi c'era il conflitto interiore per l'affetto che provava per suo padre e che era costretta a rinnegare ogni volta che lui trattava la mamma in modo indegno.
Come poteva voler bene ad un padre che la prendeva sulle spalle e la portava al mare a cogliere conchiglie, che la chiamava “Piccolo fiore selvaggio” e la colmava di attenzioni ma poi ...improvvisamente si trasformava in un mostro che alzava la voce e le mani su sua madre ,quale dei due era il suo papà? Quel benedetto libro le faceva rivivere continuamente il passato ,“ma che cosa vai a ricordare ?”si ripeteva : “lascia stare il vecchiume”!!
C'era il presente con tutte le sue meraviglie , possibilità insperate si andavano affacciando nella sua esistenza, sempre più ricca di contenuti, la sua mente brillava di lucida follia e galleggiava nel liquido amniotico di sogni che , improvvisamente prendevano corpo, proprio come un bimbo che viene al mondo fra bellezze e brutture, ma nella sua inevitabile incoscienza sorride senza paure .Lei ora voleva vivere e la perdita di inutili zavorre avrebbe favorito quel suo senso di leggerezza .. Nel 90 aveva comprato quel piccolo villino sul litorale Romano e avrebbe voluto passarvi il resto della sua vita, con il profumo della salsedine nelle narici che la accompagnava mentre scendeva in cucina a farsi un caffè, la televisione sulle ultime notizie, un quadro sul cavalletto , un tavolino con la tovaglietta plastificata ...... |
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