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GLI ABITANTI DEL MONDO ASTRALE

Post n°425 pubblicato il 07 Giugno 2007 da io_deifobe

Deva - Vi è una corrente evolutiva, parallela a quella umana, le cui forme vitali fanno la loro prima comparsa sulla terra come pesci, uccelli e insetti. Nella fase successiva l’Onda di Vita si riveste di corpi non più fatti di materia fisica densa (solida, liquida e gassosa), ma di una materia più tenue, appartenente ad un quarto stato (che i Teosofi chiamano "eterico"). Le creature che si rivestono di questi corpi eterici, sia sulla terra che in astrale, sono gli spiriti di natura, di cui abbiamo appena detto. La fase evolutiva successiva li vede comparire, come si è già accennato, solo in astrale, dalla terza sfera in su, come deva, o angeli.
Questi deva astrali prendono più propriamente il nome di Kamadeva, per distinguerli da altre categorie di gerarchie angeliche che dimorano e operano nei mondi superiori (mentale e causale). Per quanto riguarda il loro aspetto, è interessante la descrizione che ne fa G. Hodson nel suo libro "Il regno degli Dei", che riporto quasi per intero:
"Le forme angeliche sono fatte di luce, o piuttosto di materia sottile luminosa, poiché ogni atomo del loro corpo e dei mondi in cui dimorano, è una splendente particella di luce. La forma che adottano assomiglia molto da vicino alla nostra ed è infatti costruita sullo stesso modello del corpo fisico dell’uomo. I loro volti, tuttavia, hanno una espressione decisamente non umana, poiché portano un’impronta di energia dinamica, di vivacità di coscienza e di vita, unite ad una bellezza superba e ad un distacco dal mondo terreno quali raramente vengono riscontrati tra gli uomini... Nei loro corpi sono visibili centri di forza, vortici e linee di forza nettamente definite. Dalle scariche dell’aura vengono prodotte forme definite che fanno pensare ad una corona sul capo e inoltre dispiegano ali dai colori vivaci e sempre mutevoli. Le ali non vengono però usate per volare, poiché gli angeli si muovono rapidamente nell’aria a volontà con un grazioso movimento fluttuante e non hanno bisogno di ausili per volare".
Sembrerebbe che le ali abbiano la funzione di antenne per mezzo delle quali viene irradiata e modellata l’energia aurica che il deva diffonde intorno a sé. I loro pensieri e le loro emozioni sono oggettivati e resi visibili sotto forma di un prorompere di luce variamente colorata. "Un’effusione di amore, per esempio, li inonda di uno splendore color cremisi ed inoltre una vivace, rosea corrente di forza d’amore fluisce verso l’oggetto dell’amore" 
(1).
I deva comunicano tra loro e con gli uomini più che per mezzo della parola, con la trasmissione del pensiero. Le correnti di pensiero da essi emesse suscitano nella materia eterica e in quella astrale lampi e disegni simbolici colorati, che spesso richiamano le più belle forme che possiamo osservare in natura, quali i calici dei fiori, conchiglie che si espandono e assumono la forma di grandi ventagli che s’intrecciano in uno scintillio di colori, ecc. All’occhio del chiaroveggente queste conversazioni tra deva appaiono come un ritmico pulsare di linee di forza iridescenti, mentre le rispettive aure si estendono da un interlocutore all’altro e si ritraggono, come ali di farfalle.
In seguito vedremo meglio quali siano gli attributi e i compiti di queste creature angeliche e quali le loro funzioni in relazione al processo evolutivo della natura (e degli uomini in particolare), sia sulla terra che in astrale.

GLI ARTIFICIALI
Elementali artificiali - La vasta atmosfera di essenza elementale, che circonda la terra ed è ovunque diffusa nei piani astrale e mentale, sotto l’urto di pensieri, di sentimenti e di desideri, viene plasmata in forme che, come abbiamo visto, prendono il nome di forme-pensiero. La durata della forma-pensiero dipende dall’intensità dell’energia che l’ha forgiata, la nettezza dei contorni dipende dalla precisione con cui il pensiero è stato messo a fuoco e il colore è in relazione con la qualità del pensiero stesso: passionale, istintivo, intellettuale, devozionale, ecc.
Se ne deduce che i pensieri vaghi, inconcludenti e confusi, generati da menti poco evolute, sul piano astrale raccolgono attorno a sé ammassi indistinti di essenza elementale. Queste nubi astrali vagano qua e là, si attraggono a vicenda per affinità o aderiscono, sempre per affinità, ai corpi astrali delle persone la cui aura le attira. Dopo un certo tempo però, queste rozze creazioni, effimere e incoerenti, si disintegrano e tornano a far parte dell’atmosfera elementale.
Al contrario, i pensieri espressi in modo determinato danno luogo a figure dai contorni ben definiti, le cui forme possono essere assai varie, così come vari sono i pensieri umani. In questo caso si deve parlare di veri e propri esseri artificiali semi-intelligenti, noti come elementali-artificiali, i quali vivono una loro vita autonoma, che dura tanto più a lungo quanto più intensi sono stati i pensieri e i desideri che li hanno generati.
A questo punto cade a proposito la descrizione che P. Richelieu" 
(2), fa di un episodio da lui stesso vissuto in occasione del suo primo viaggio in astrale. Si trovava a Londra (anzi, nella controparte astrale di Londra), in compagnia di suo fratello minore Carlo, il quale era deceduto pochi mesi prima, durante l’ultimo conflitto. L’autore ora rivedeva il fratello Carlo nel suo corpo astrale e gli appariva più vivo che mai. Sono appena entrati entrambi al Trocadero Grill, un noto ristorante situato al centro della città, e il fratello dell’autore, tutto preso dal suo ruolo di guida, è desideroso di dimostrare la sua capacità di sapersi disimpegnare nelle nuove condizioni di esistenza. Il locale è molto affollato ed i due si sono appena seduti ad un tavolo, da essi creato, con le relative sedie, col pensiero. A questo punto Carlo, rivolgendosi al fratello "disse (è l’autore che parla) che, sempre tramite il pensiero, avremmo creato un cameriere che ci sarebbe sembrato simile agli altri camerieri che vedevamo compiere il loro lavoro, ma che questo cameriere non sarebbe stato visto dai clienti del foyer. Fece quanto aveva detto e all’istante vidi un cameriere che si avvicinava al nostro tavolo e ci chiedeva che cosa volessimo bere, proprio come noi ci saremmo aspettati che facesse se fossimo stati abitanti ordinari del mondo fisico. Carlo ordinò un dry sherry ed io un whisky e soda... Mi fu servito il mio drink e a Carlo la sua bibita e il gusto che sentii nel bere era esattamente quello che mi aspettavo che fosse."
Quel cameriere è un chiaro esempio di elementale artificiale, mantenuto in vita dal pensiero dei due clienti per il tempo necessario e per lo scopo preciso da essi voluto. Possiamo ben dire che l’uomo ha la facoltà di creare col pensiero esseri viventi, che possono assumere anche forma umana. Anche se invisibili alla vista ordinaria, queste creature dalla vita effimera sono pur sempre reali. Si muovono nei vari piani dell’astrale e del mentale inferiore e, in particolari condizioni del tutto eccezionali, possono anche materializzarsi e manifestarsi agli occhi dei viventi, se hanno l’opportunità di trarre la materia direttamente dall’etere ambiente o dal doppio eterico dei presenti.
Se poi il pensiero che si accompagna ad un forte desiderio, viene più volte ripetuto, l’elementale da esso formato resterà a lungo attivo. Esso tende allora a restare nell’aura astrale di chi lo ha generato e a provocare una ripetizione dell’idea che personifica (la quale diventa così "un’idea fissa") onde ricevere sempre nuova energia e nuovo alimento. Si viene ad instaurare in questo modo un circuito chiuso che tende a stabilizzarsi e a rafforzarsi sempre più. L’elementale segue colui che lo ha generato, come la sua ombra, e finisce per influire sulla sua natura psico-fisica, in bene o in male, a seconda della natura del pensiero (e del desiderio) che lo anima.
Ma i pensieri possono essere indirizzati verso altre persone e, in questo caso, le relative forme-pensiero possono influire su di esse, essendo animate in tal senso dalla volontà del loro creatore. Se questa volontà, per esempio, è indirizzata al bene fisico di una persona, al fine di farla guarire da una malattia, l’elementale si comporterà come uno schermo nei confronti di tutte quelle energie esterne che possono generare disarmonia e ritardare la guarigione. Esso inoltre potrà mobilitare e potenziare le risorse dell’organismo psichicoeterico del soggetto su cui opera. E lo farà in modo autonomo, avvalendosi di tutte quelle opportunità che gli consentono di raggiungere l’obiettivo, seguendo la linea di minore resistenza. L’elementale artificiale sembra dotato di una sorta di istinto di conservazione che lo spinge ad indurre, nella mente di colui che lo ha generato, il desiderio di ripetere e rinnovare il sentimento che gli diede la vita. Si tratta, in altri termini, di un sistema che, una volta innescato, tende ad autoalimentarsi.
Naturalmente un elementale può anche essere animato da un pensiero malvagio, creato per arrecare danno ad altri. In tal caso esso si lancerà contro l’astrale della sua vittima e, a seconda della carica di odio che convoglia, la attornierà o la assalirà, proprio come farebbe una belva sul piano fisico, con lo scopo di annientarla. Se si pensa quanto modesto sia il livello morale medio dell’umanità di oggi, ci si può formare un’idea di quanto orribili siano le forme-pensiero create dagli umani, autentici mostri che vagano a legioni in astrale, esseri ripugnanti che popolano le plaghe del basso astrale e ammorbano l’atmosfera psichica della terra.
Gli elementali-artificiali sono infatti i responsabili dell’inquinamento psichico della Terra. L’atmosfera animica del nostro pianeta è contaminata e avvelenata dai cattivi pensieri e dai sentimenti negativi di odio, di gelosia, di collera, di sensualità, ecc., che la stragrande maggioranza dell’umanità genera nel suo attuale stadio evolutivo.
"Tutto ciò che ammuffisce e imputridisce nell’uomo, come pensieri e sentimenti impuri, produce esalazioni pestilenziali e asfissianti. Si accusano tanto le automobili per le loro esalazioni, ma che cosa rappresentano queste davanti a cinque miliardi di creature ignoranti che non hanno mai imparato a controllare la loro vita interiore?" 
(3). L’atmosfera psichica del pianeta appare, alla vista chiaroveggente, come un immenso acquitrino dove pullulano ogni sorta d’insetti immondi, i quali si nutrono dei loro stessi prodotti di rifiuto. Sono questi escrementi che ammorbano l’atmosfera psichica della terra e costituiscono la controparte invisibile di tanti mali fisici, di epidemie, di infezioni, ma anche di atrocità, di perfidie, di guerre. "Gli uomini non le vedono, ma se fossero un po’ chiaroveggenti, vedrebbero delle forme orribili, nere, viscide, uscire da una quantità di creature per accumularsi negli strati dell’atmosfera" (Aïvanhov, op. cit.).
In questi ultimi tempi l’inquinamento della terra, dei mari, dell’aria e degli esseri viventi ha destato un serio allarme in seno alla scienza. Ma gli scienziati non sanno porvi rimedio, perché ad essi mancano i mezzi per combattere il male all’origine. L’inquinamento fisico può essere combattuto solo eliminando la sua matrice di natura psichica e cioè facendo in modo che gli uomini diventino consapevoli dell’enorme potere del pensiero di cui dispongono. Essi non sanno di essere stati dotati dalla natura di un’immensa energia potenziale che si estrinseca con il pensiero. Mediante l’uso corretto del pensiero l’uomo può diventare un creatore nella bellezza e nella perfezione, ma, poiché egli non ha ancora imparato a servirsene in modo corretto, non fa altro che mettere in moto forze incontrollate, negative e distruttrici. Il dilagare delle malattie incurabili e delle deformità si deve soprattutto al fatto che il male, prima che sul piano fisico, è penetrato nei pensieri e nei sentimenti, si è insediato nel cuore e ha preso possesso dei desideri.
A proposito delle proprietà delle aure emesse dai corpi sottili abbiamo già visto che le lesioni, i traumi e, in genere, i mali organici e/o funzionali, prima ancora di manifestarsi a carico del corpo fisico, sono visibili, alla vista chiaroveggente, nei corpi sottili e nelle loro aure, il che rende possibile il formulare diagnosi preventive. Dal piano astrale l’infezione passa dapprima al piano eterico e poi, da questo, al piano fisico, perché "la putredine interiore è un ottimo nutrimento per i microbi". La scienza si ferma all’osservazione e allo studio dei mali fisici ma ignora che questi hanno la loro lontana origine nel nostro intimo e cioè nel mondo dei nostri pensieri e dei nostri sentimenti. La vera Scienza Iniziatica insegna come prendere coscienza dei propri stati d’animo e padroneggiare la propria vita interiore, onde evitare la formazione e l’accumulo di quegli elementi negativi, potenziali agenti patogeni, il cui potere distruttivo presto o tardi esploderebbe anche sul piano fisico" 
(4).
Un elementale artificiale, perché possa influire sul corpo astrale di una persona, deve poter trovare in essa qualcosa di affine a se stesso, pronto ad entrare in risonanza con l’onda che l’investe. Se questa condizione viene meno, l’onda rimbalza e torna all’origine, proprio come un boomerang: un pensiero di odio si ripercuote su chi lo ha generato, un pensiero benevolo è fonte di benedizioni per chi lo ha emesso.
Vi è poi una categoria di elementali artificiali di grande potenza, ottenuti tramite particolari processi di magia nera, come quelli in uso presso gli sciamani o gli stregoni di alcune società primitive. Può accadere che queste creature dell’astrale, dotate di intelligenza e di una forte carica malefica, sfuggano al controllo della mente che le ha partorite e vadano errando, come demoni impazziti, in cerca di mezzi atti a mantenerli in vita. Possono sottrarre energia vitale ai membri del villaggio (vampirismo), o esigere sacrifici di esseri viventi oppure, nei casi meno riprovevoli, pretendere l’offerta di cibi, dai quali estrarre l’energia vitale. Le divinità efferate, adorate presso alcune tribù, altro non sarebbero che elementali di questo tipo i quali, al fine di prolungare la loro esistenza, non esitano a produrre fenomeni fisici terrificanti onde costringere i loro devoti ad essere assidui nelle offerte e nei sacrifici.
Un fenomeno che può essere ricondotto alla presenza di elementali è quello dell’apparizione di fantasmi. Il fantasma può essere il guscio eterico di una persona da poco trapassata, oppure il corpo astrale di una persona che dorme, oppure un elementale artificiale prodotto da un vivente o da un disincarnato. Un caso tipico è quello di apparizioni ripetitive, di tipo meccanico, in cui il fenomeno si ripete sempre uguale, senza tener conto del comportamento dei presenti.
Anche i fenomeni d’infestazione, con lancio di oggetti, spostamento di mobili, suono di campanelli, rumori di passi, incendi spontanei, ecc. possono essere spiegati con l’intervento di forze elementali messe in moto e dirette da entità astrali, con l’intento di comunicare con i viventi.

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Commenti al Post:
studiofuturo
studiofuturo il 25/11/11 alle 02:21 via WEB
VOI CREDETE AL POTERE DELLA DIVINAZIONE E DEI TAROCCHI?GRAZIE DEI VOSTRI COMMENTI..
 
minarossi82
minarossi82 il 11/11/16 alle 20:55 via WEB
mi piace molto questo blog gli articoli sono proprio interessanti. Ciao da

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