Creato da lasaggiainfelice il 04/06/2007
...qualcuno mi aiuti a capire le cose del mondo...
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...alla ricerca di me stessa...
Post n°6 pubblicato il 13 Luglio 2007 da lasaggiainfelice
Dopo tempo mi ritrovo di nuovo qui...a scrivere di me...in queste pagine elettroniche... Troppi i pensieri nella mente....affollati e aggrovigliati... Troppe le immagini impresse negli occhi e nell'anima scattate in questi mesi per poterle esternare... Troppe parole non dette...e troppe ascoltate a malincuore... Ce la stò mettendo tutta per tramutare il mio stato d'infelicità in felicità...Credo di meritarmela...a momenti ho 23 anni e non mi sento realmente felice da quando ne avevo all'incirca 9. Ho sempre corso troppo...alla ricerca della maturità che ahimè non si acquista con quei numeretti chiamati età,ma con le esperienze...negative o positive che siano... Ho sbagliato in molte cose...non mi pento neppure di una sola azione che ho commesso consapevolmente...apparte solo la mia precoce voglia di crescere... Ho smesso di essere bambina troppo in fretta...la mia infanzia è durata troppo poco,adesso me ne accorgo...ma ...purtroppo,è così da sempre...mi faccio carico di tutti i problemi che mi circondano e che circondano le persone che amo...non lasciando trapelare mai il marcio che provocano restando soffocati dentro me...senza via d'uscita... Perchè è così,per quanto ci si possa fidare di una persona,ci sono sempre cose che pur volendo esternare restano bloccate...parole che imboccano una strada senza uscita,un vicolo cieco...da qui nascono i segreti...che a lungo andare logorano parte dell'anima... Comincio a rialzarmi...comincio a risplendere come i caldi raggi di questo splendido sole di Napoli...comincio a credere che la felicità siamo noi a crearcela... Bacio dolce a tutti... |
assomigli al mondo nel tuo gesto di abbandono.
Il mio corpo di rude contadino ti scava
e fa scaturire il figlio dal fondo della terra.
Fui solo come un tunnel. Da me fuggivano gli uccelli
e in me irrompeva la notte con la sua potente invasione.
Per sopravvivere a me stesso ti forgiai come un'arma,
come freccia al mio arco, come pietra per la mia fionda.
Ma viene l'ora della vendetta, e ti amo.
Corpo di pelle, di muschio, di latte avido e fermo.
Ah le coppe del seno! Ah gli occhi d'assenza!
Ah le rose del pube! Ah la tua voce lenta e triste!
Corpo della mia donna, resterò nella tua grazia.
Mia sete, mia ansia senza limite, mio cammino incerto!
Rivoli oscuri dove la sete eterna rimane,
e la fatica rimane, e il dolore infinito.
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