Creato da lasaggiainfelice il 04/06/2007
...qualcuno mi aiuti a capire le cose del mondo...
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Post N° 61
Post n°61 pubblicato il 04 Febbraio 2008 da lasaggiainfelice
Con una rapidità sorprendente siamo arrivati nientepopodimeno che al mese di febbraio!!!!! Ehhhhh si!Il tempo scorre inesorabile, silenzioso...sembra se ne stia lì fermo, buono-buono...e invece "quatto - quatto" porta via con se minuti,ore,giorni ,mesi...e peggio ancora gli anni... Quest'anno mi son prefissata buoni propositi...ma c'è qualcuno o qualcosa che si diverte a distogliere la visione ottimistica che ho del mio futuro... Anche questo nuovo anno non è iniziato come avrei voluto...no....non è solo l'amore che riesce a spiaccicarmi al suolo...o meglio si...si tratta sempre di amore, ma del "MIO AMORE PURO", quello che tutti ormai conoscete...quello che provo per mio padre. L'unico uomo al mondo che amo e amerò per tutta la vita,l'unico che mi ama e mi amerà per tutta la vita ... L'unico che mai mi tradirà... L'unico che mai vedrà un'altra più bella di me... L'unico che mai mi farà soffrire o mi "regalerà" cattiverie gratuite... L'unico capace di perdonarmi sempre per qualsiasi errore commesso... L'unico che si è sacrificato e si sacrificherà sempre per la mia felicità senza volere mai nulla in cambio se non la mia stessa felicità... L'unico capace di percepire una mia angoscia seppur nascosta perfettamente in un sorriso... Ho il cuore a pezzi sapendolo sofferente e lontano da me ormai da quasi un mese...non ci dormo la notte...non riesco a pensare ad altro durante il giorno... Mi manca... |
assomigli al mondo nel tuo gesto di abbandono.
Il mio corpo di rude contadino ti scava
e fa scaturire il figlio dal fondo della terra.
Fui solo come un tunnel. Da me fuggivano gli uccelli
e in me irrompeva la notte con la sua potente invasione.
Per sopravvivere a me stesso ti forgiai come un'arma,
come freccia al mio arco, come pietra per la mia fionda.
Ma viene l'ora della vendetta, e ti amo.
Corpo di pelle, di muschio, di latte avido e fermo.
Ah le coppe del seno! Ah gli occhi d'assenza!
Ah le rose del pube! Ah la tua voce lenta e triste!
Corpo della mia donna, resterò nella tua grazia.
Mia sete, mia ansia senza limite, mio cammino incerto!
Rivoli oscuri dove la sete eterna rimane,
e la fatica rimane, e il dolore infinito.
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