Creato da lasaggiainfelice il 04/06/2007
...qualcuno mi aiuti a capire le cose del mondo...
 

 

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PER QUALCHE ORA SONO STATA TUTTA...

Post n°63 pubblicato il 08 Febbraio 2008 da lasaggiainfelice

...MIA!

Si, mi sono concessa un pò di solitudine...lo faccio spesso ultimamente...

Qualche ora ...non di più...altrimenti finisco per diventare un monaco buddhista!(Bhè...in quanto alle sembianze del budda...)

Dunque in giro, per andare...da nessuna parte...semplicemente andare...alla guida della mia adorabile piccina che comincia a mostrare evidenti segni di stanzhezza dati dalla vecchiaia...(ehm....parlo della mia auto)...

Guidare quando le strade son deserte e il freddo costringe la gente a rintanarsi nelle proprie case mi rilassa...mi aiuta a pensare...è come se tutto intorno a me fosse nulla...come se fossi SOLA!E credetemi non esiste cosa migliore quando la voglia di sparire vi prende...

Ma....c'è un ma...in effetti ho mentito su una cosina...

Non ero propriamente sola...avevo la migliore delle amiche...la mia amata MUSICA!!!!!

Così, dopo qualche ora a girare e rigirare senza meta, alla ricerca di risposte che poi alla fine , come al solito , non sono arrivate, ho messo della musica assordante già di suo...a tutto volume...e ho cominciato a cantare,ballare(si,mentre guidavo) non curandomi di chi avrebbe potuto vedermi e definirmi a dir poco pazza...(ma col gelo che c'era ieri solo un pazzo poteva uscire quindi non rischiavo) ...e ...ho cominciato a sorridere...

Alzi la mano adesso chi ha trascorso una serata migliore della mia...No...non sono pazza (?!) ...Alzi al mano chi ...riesce a sorridere da solo, anche quando i pensieri impongono tutt'altro stato d'animo...

Buona giornata a tutti...

 
 
 
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Corpo di donna, bianche colline, cosce bianche,
assomigli al mondo nel tuo gesto di abbandono.
Il mio corpo di rude contadino ti scava
e fa scaturire il figlio dal fondo della terra.

Fui solo come un tunnel. Da me fuggivano gli uccelli
e in me irrompeva la notte con la sua potente invasione.
Per sopravvivere a me stesso ti forgiai come un'arma,
come freccia al mio arco, come pietra per la mia fionda.

Ma viene l'ora della vendetta, e ti amo.
Corpo di pelle, di muschio, di latte avido e fermo.
Ah le coppe del seno! Ah gli occhi d'assenza!
Ah le rose del pube! Ah la tua voce lenta e triste!

Corpo della mia donna, resterò nella tua grazia.
Mia sete, mia ansia senza limite, mio cammino incerto!
Rivoli oscuri dove la sete eterna rimane,
e la fatica rimane, e il dolore infinito.
 

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