Creato da Riccardo_Fuso il 02/04/2014

La Settima Arte

Recensioni cinematografiche

 

 

GODZILLA

Post n°6 pubblicato il 17 Maggio 2014 da Riccardo_Fuso
Foto di Riccardo_Fuso

Avrei preferito intitolare quest'articolo "quando il reboot non funziona", avrebbe sicuramente reso meglio l'idea. Non è una rivisitazione del 1998, il cast attuale non è nemmeno lontanamente all'altezza di quel film. Il trailer? Ingannevole. La trama? Non la riporto qua perchè personalmente non la trovo degna di essere chiamata tale. Esagero? Forse, ma tanta è stata la delusione. Mi aspettavo qualcosa di più "realisticamente mostruoso", almeno dal trailer nel quale non viene mai mostrato il volto di Godzilla, è lecito aspettarsi qualcosa di veramente stupefacente. Per darvi un'idea, somiglia di più al dinosauro Denver dell'omonimo cartone animato degli anni '90. Effetti speciali riusciti, l'unica cosa mostruosa del film è il budget stanziato per essi. Ma investire su cast e trama non va più di moda?

Voto: 4

 
 
 

DIVERGENT

Post n°5 pubblicato il 17 Maggio 2014 da Riccardo_Fuso
Foto di Riccardo_Fuso

In una Chicago di un imprecisato futuro, dopo che una grande guerra ha distrutto le città, l'umanità si trova davanti ad un profondo mutamento nell'organizzazione sociale. La società è infatti divisa in cinqe grandi fazioni (candidi, eruditi, pacifici, abneganti e intrepidi), ognuna delle quali svolge un preciso ruolo nella società e la cui appartenenza viene scelta al compimento della maggiore età dopo aver effettuato un test attitudinale finalizzato all'aiuto nella scelta. Se non si supera l'iniziazione ad una fazione, si finisce fra gli Esclusi, coloro che vivono mendicando. Coloro che dal test producono più risultati vengono chiamati Divergenti e considerati una minaccia per la società e quindi, se scoperti, giustiziati.

Film inaspettatamente piacevole e coinvolgente. Un po' irrealistico come futuro ma non troppo distante dalla verosimiltà. Buon'inizio per questa trilogia.

Voto: 7

 
 
 

NOAH

Post n°4 pubblicato il 17 Aprile 2014 da Riccardo_Fuso
Foto di Riccardo_Fuso

La pellicola narra le vicende del patriarca Noè, descritta nel libro della Genesi,  che costruì un'imponente arca allo scopo di salvare gli uomini giusti dal diluvio universale progettato da Dio. La velocità del film è varia nella sua durata, lento all'inizio, più veloce nella parte centrale per rallentare nuovamente verso la fine. Ciò che mi ha stupuito maggiormente è stata via la scelta del regista di prendersi alcune discutibili licenze storiche: il personaggio di Ila completamente inventato, i poteri di Matusalemme, lo scontro fra Noè e Tubalcain ma soprattutto la totale assenza delle mogli di Sem, Cam e Jafet (erano tutti e tre sposati e tutti e tre salirono sull'arca con le rispettive consorti). Un film ampiamente pubblicizzato visti anche i 125 milioni di dollari stanziati, che si va a perdere in scelte che non giovano al risultato artistico della pellicola. I 10 milioni di dollari spesi per la conversione in 3D in post-produzione (a mio parere, non è film da 3D specialmente se convertito) potevano essere certamente meglio utilizzati (sarebbe stato un ottimo banco di prova per qualche attore esordiente). I presupposti per un kolossal c'erano tutti, occasione persa.

Voto: 7 all'idea, 5 alla realizzazione.

 
 
 

CAPTAIN AMERICAN: THE WINTER SOLDIER

Post n°3 pubblicato il 13 Aprile 2014 da Riccardo_Fuso
Foto di Riccardo_Fuso

Due anni dopo gli eventi di New York, Steve Rogers vive a Washingyon DC dove continua il suo lavoro con lo SHIELD. Durante una missione per liberare una nave dello SHIELD presa in ostaggio da alcuni pirati guidati da Georges Batroc, il capitano Rogers scopre l'agente Romanoff, assoldata anche lei tra le fila dello SHIELD, intenta a scaricare dati dal computer della nave per conto di Nick Fury. Al ritorno a Washington, Steve si reca dallo stesso Fury per chiedere spiegazione sull'operato dell'agente Romanoff. Fury mostra quindi al capitano il progetto segreto denominato Insight, una nuova tecnologia in grado di spiare e prevenire qualsiasi minaccia. All'uscita dal quartier generale dell'agenzia, Fury viene attaccato da alcuni uomini travestiti da agenti, tra cui un misterioso soldato col volto mascherato che riesce a fargli saltare in aria il SUV blindato. Tuttavia Fury riesce a scappare ed a rifugiarsi a casa del capitano Rogers.

Atteso ritorno nelle sale per il secondo capitolo della saga sul Capitano Rogers che torna a scontrarsi con l'HYDRA, l'organizzazione criminale che è riuscita ad infiltrarsi nello SHIELD ed in altre organizzazioni governative. Per gli amanti della serie il film è un appuntamento da non perdere, anche se dalla trama sembre essere più un passaggio che porterà al prossimo Avengers. La storia risulta molto più incentrata sullo SHIELD ed i suoi agenti che non sulla rivalità fra l'HYDRA ed il Capitano Rogers. Avrebbe giovato sicuramente la presenza di più personaggi, uno fra tutti Occhio di Falco (il quale sembrava tra l'altro nutrire un certo affetto per l'agente Romanoff). Con un maggior numero di ambientazioni e personaggi sarebbe arrivato tranquillamente ad un 8 se non più.

Voto: 7

 
 
 

TI RICORDI DI ME?

Post n°2 pubblicato il 09 Aprile 2014 da Riccardo_Fuso
Foto di Riccardo_Fuso

Roberto, impiegato in un supermercato e scrittore di favole per bambini molto particolari, è affetto da sindrome di cleptomania. Bea, maestra d'asilo, è affetta da narcolessia e perdite di memoria causate da forti emozioni. I due si conoscono tramite la psicologa dove frequentano terapia di gruppo finalizzata alla soluzione dei reciproci problemi. Roberto inizia quindi un lungo, corteggiamento a Bea (spesso offrendole in dono oggetti rubati) che finirà per farla innamorare.

Coppia cinematograficamente gradevole quella formata da Edoardo Leo ed Ambra Angiolini, supportata dalla coppia di amici formata invece da un sorprendentemente divertente Paolo Calabresi e Susy Laude. Battute semplici ma efficaci, capaci sempre di strappare una risata nonostante le palesi grottesche situazioni che si vengono a creare. Il film scorre bene, risultando semplice ma gradevole nel suo insieme. La nota veramente dolente sta nel finale (cjhe ovviamente non vado a svelare), una deludente dimostrazione di come 5 minuti possano rovinosamente segnare un film che si era dimostrato fino a quel momento non certo un capolavoro della commedia, ma pur sempre una piacevole storia. Sarebbe da 7 con un altro finale. 

Voto: 6

 
 
 
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